LA RIFLESSIONE
Padre nostro,
che sei nei Cieli,
scendi!
Siediti,
prendici
e poi tienici,
con le braccia possenti,
sollevaci come solo i padri,
e ascoltaci come fossi dentro,
come se tu fossi.
Esisti,
resisti,
insisti
e poi insegna
a fare uguale.
Dacci il pane,
dacci tempo,
dacci un talento;
oppure
solo amore,
consueto,
consensuale,
mansueto e vettoriale,
e che duri
che non spergiuri
che ci veda e che si veda,
che ci creda.
E liberaci dalla paura,
dallo squillo del telefono di notte,
dalle botte,
dalle notti dei giorni,
dal non essere capaci,
dal sentirci meno belli,
o inadatti o soli o inetti,
dal non essere migliori,
dal non sentirci tuoi figli tutti,
dal non sentire i battiti,
i nostri e quelli degli altri;
dalle porte chiuse,
dal non aprire,
Liberaci dal male.
Liberaci.
(Beatrice Zerbini)
LA POESIA
Non è amore, quell'amore che muta quando scopre mutamenti o tende a ritirarsi se l'altro si ritira.
Oh no... esso è un faro per sempre fisso che guarda alle tempeste e mai ne
è scosso;
è la stella polare per ogni nave errante, il cui valore è
sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama.
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.
Se questo è errore, e mi sia provato, io non ho mai scritto e nessuno ha mai amato.
(William Shakespeare – da "Sonetto 116")
LA FRASE
Conquista la rabbia con l'amore,
allontana la cattiveria con la bontà,
guarisci la miseria con la generosità,
sconfiggi la menzogna con la verità,
solo l'Amore disperde l'odio.
NATURA
BUONUMORE
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