‘Non è l’arrivo di niente, ma solo un trampolino di lancio’.
E’ con queste parole che il sindaco Tiziana Occhino ha anticipato ai
presenti il senso dell’incontro pubblico che si è tenuto giovedì sera
nella sala conferenze del municipio di Arsiero sulla dibattuta unione
con il comune confinante di Tonezza. A voler sottolineare tra le altre
cose che non sarà una decisione calata dall’alto, ma i cittadini
dovranno esserne parte integrante, chiamati a votare al referendum
previsto per il prossimo ottobre.
Una serata dove i tecnici relatori Francesco Capobianco e Francesco
Beccari hanno presentato per la prima volta lo studio di fattibilità che
ha fotografato territorio, economia e popolazione dei due paesi, punto
di partenza perché l’aggregazione tra Arsiero e Tonezza possa
concretizzarsi in una legge regionale che definisca la data di nascita
del nuovo comune ‘Arsiero-Tonezza’.
‘Questo studio di fattibilità finanziato dalla Regione – ha spiegato
Capobianco – è solo una fotografia dell’esistente, non un piano
operativo. Mette nero su bianco tutti i dati importanti per capire come i
paesi si sono evoluti negli anni e quello che sono adesso, come ad
esempio il fenomeno dello spopolamento. Come è capitato in alcuni casi
italiani, piccoli paesi con sempre meno abitanti possono salvarsi
dall’estinzione diventano la frazione di un altro paese. Conservando in
questo modo la loro identità e le loro tradizioni territoriali’.
Beccari ha invece spiegato quali potrebbero essere i benefici
economici a seguito dell’aggregazione, primi fra tutti un
ridimensionamento e ridistribuzione del personale comunale e sicuramente
quello derivante dalla riduzione di sindaco e di assessori, visto che
la compagine politica sarebbe una sola. ‘Mettendo insieme le macchine
amministrative – ha precisato Beccaro – si potrebbe arrivare al
risparmio di 40, 50 mila euro annui, soldi che sarebbero a disposizione
per i servizi al cittadino o per la riduzione del carico fiscale’.
Uno sportello al cittadino polivalente sarebbe infine la soluzione
ideale, hanno spiegato i tecnici, per impedire ai cittadini di dover
fare chilometri in più rispetto ad oggi per espletare i documenti o per
poter riuscire a inglobare in un solo momento più necessità, dalla carta
d’identità al permesso tecnico, al pagamento delle rate scolastiche. Un
solo ufficio autosufficiente con un orario di apertura di 30% in più
rispetto alle ore attuali.
‘Mi sento di assicurare i cittadini – ha precisato nel suo intervento
finale il sindaco Occhino – che da un punto di vista tributario non ci
saranno aumenti dopo la fusione, e questa è la prima cosa che va detta.
Grazie alla riorganizzazione della macchina amministrativa inolte si
potrà pensare anche ad una sostenibile riduzione delle imposte. Abbiamo
visitato i comuni di Villorba e Longarone, che hanno da qualche tempo
messo in atto la fusione con altri comuni, ed il primo ha uno sportello
unico che ha fatto scuola in tutta Italia’.
Dopo la fusione si deve pensare anche ad un piano di riorganizzazione
che dovrà avere uno occhio di riguardo per lo sviluppo turistico, ha
puntualizzato invece il sindaco di Tonezza Diego Dalla Via, presente
alla serata ed attivo negli interventi con il pubblico. ‘Difendere lo
status quo non è un bene in questo momento, non dobbiamo stare fermi ma
avere il coraggio di cambiare, migliorare e trovare per entrambe le
realtà territoriali uno sviluppo economico che rafforzi la tenuta
sociale di queste valli’.
Marta Boriero - altovicentinonline
Finalmente delle menti aperte noi invece.......
RispondiEliminalastebasse valdastico e pedemonte unico comune chiamato - unione astegana- un sogno, forse si però...
RispondiEliminaSe non siamo mai andati daccordo con pedescala, come si può pensare di fondersi con ex austriaci? Mha.......
RispondiEliminaE si la ns valle oltre che morta si è sempre dimostrata retrograda e ottusa in queste situazioni, vedi commento an. 20.59
RispondiEliminaCerto, Valle Morta!
RispondiEliminaOgnuno coltiva, per campanilismo, il proprio orticello e questo è il risultato. La storia evidentemente non ha insegnato nulla.
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