L'Alta Val d'Astico fra passato, presente e futuro ..
giovedì 13 aprile 2017
Lodevole iniziativa a ricordare che lì un tempo c'era il Casélo, anch'esso uno spaccato di vita del Paese. Un sentito grazie a Giampaolo Alessi e ai Volontari!!!
Un plauso a Giampaolo e volontari per questo meraviglioso "monumento° in segno di gratitudine per chi al "caselo" ha lavorato per condividere quel bene prezioso che era il latte. I nostri bambini sono cresciuti con pane e latte, polenta e latte. Rimanga vivo il ricordo anche di tutti coloro che si alzavano alle 4 del mattino, anche con il freddo, il gelo e la neve, per mungere le vacche e scendere dalla contrade, con i secchi pesanti per portare il latte al caselo. Erano tempi difficili. Eppure si viveva con animo lieto e coraggio. Anonimo
Ottima iniziativa, complimenti a Paolo ed a tutti coloro che lo hanno aiutato.
RispondiEliminaUn plauso a Giampaolo e volontari per questo meraviglioso "monumento° in segno di gratitudine per
RispondiEliminachi al "caselo" ha lavorato per condividere quel bene prezioso che era il latte. I nostri bambini sono cresciuti con pane e latte, polenta e latte. Rimanga vivo il ricordo anche di tutti coloro che si alzavano alle 4 del mattino, anche con il freddo, il gelo e la neve, per mungere le vacche e scendere dalla contrade, con i secchi pesanti per portare il latte al caselo. Erano tempi difficili. Eppure si viveva con animo lieto e coraggio.
Anonimo
Ma la caliera, erela de legno?!
RispondiEliminaSe te la meti de rame i te la frega come i portafiori dei cimiteri.
EliminaBrao ciò, bel mestiero. D'altrondemente anca soto naja i te dixea sempre de fartele de legno le robe.
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