di Cristina Giacomuzzo
VENEZIA. «Hanno fatto analizzare dei campioni di
materiale inerte con scarti di lavorazione industriale per farlo
certificare. Ma quello che effettivamente era oggetto della fornitura
era diverso. Era materiale tossico che sarebbe finito nel sottofondo
dell’autostrada Valdastico Sud e in altri impianti di rifiuti (vedi
articolo a lato) in Veneto». È questa la tesi del sostituto procuratore
di Venezia Fabrizio Celenza della Direzione distrettuale antimafia, che
ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente del Consorzio Cerea,
Claudio Baraldi, 63 anni, residente a San Pro (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola
GdV
Ahaahahaha ... non era vero..- ahahahah... e dicono che non ne sapevano niente!.... Ma perché non recintano i cantieri delle opere stradali? Eppure in capitolato quei soldi vengono anticipati alla impresa... e non sono soggetti a ribassi... Quanta ladroneria legalizzata! Non sapevano niente! ?
RispondiEliminaAveva ragione Antonello Venditti quando cantava ''un mondo dì ladri ''. Nonostante tutti i giorni amministratori vengono arrestati, continuano a rubare. Che schifo!
EliminaSperiamo che siano finiti solo li ( disgraziatamente ) !!!
RispondiEliminaAh Bepiti.......
RispondiElimina