"C'era
una strana aria, in quei primi giorni di ottobre, a Longarone. Si
sentivano strani discorsi. La gente bisbigliava continuamente, ma non
capivamo bene di cosa, almeno noi bambini. ricordo un discorso sentito
così, di sera tra mamma e papà, un discorso fatto quando noi bambini,
eravamo in cinque, non eravamo presenti. Ricordo quella sera che la
mamma diceva al papà: "Non sarebbe meglio mandare i bambini a Belluno?"
Mi sono fermata ad origliare. Perché la mamma voleva mandarci via? Cosa avevamo fatto?
La voce di papà rispose: "Cosa vuoi che importi? Se cade la diga, parte anche Belluno! Se dobbiamo morire, meglio farlo tutti assieme!!"
Era un discorso troppo duro e forte, almeno per me. Incomprensibile! Guardavo la diga e pensavo: "Come può farci del male, farci morire?"
Micaela
(una bambina sopravvissuta al disastro del Vajont)
Mi sono fermata ad origliare. Perché la mamma voleva mandarci via? Cosa avevamo fatto?
La voce di papà rispose: "Cosa vuoi che importi? Se cade la diga, parte anche Belluno! Se dobbiamo morire, meglio farlo tutti assieme!!"
Era un discorso troppo duro e forte, almeno per me. Incomprensibile! Guardavo la diga e pensavo: "Come può farci del male, farci morire?"
Micaela
(una bambina sopravvissuta al disastro del Vajont)
Preghiamo Dio che disgrazie del genere non accadano più. Per chi le causa o non impedisce che succedano, merita la pena di morte. Per questa gentaglia nessuna pietà !!!
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