sabato 10 ottobre 2015

Vajont


"C'era una strana aria, in quei primi giorni di ottobre, a Longarone. Si sentivano strani discorsi. La gente bisbigliava continuamente, ma non capivamo bene di cosa, almeno noi bambini. ricordo un discorso sentito così, di sera tra mamma e papà, un discorso fatto quando noi bambini, eravamo in cinque, non eravamo presenti. Ricordo quella sera che la mamma diceva al papà: "Non sarebbe meglio mandare i bambini a Belluno?"
Mi sono fermata ad origliare. Perché la mamma voleva mandarci via? Cosa avevamo fatto?
La voce di papà rispose: "Cosa vuoi che importi? Se cade la diga, parte anche Belluno! Se dobbiamo morire, meglio farlo tutti assieme!!"
Era un discorso troppo duro e forte, almeno per me. Incomprensibile! Guardavo la diga e pensavo: "Come può farci del male, farci morire?"

Micaela
(una bambina sopravvissuta al disastro del Vajont)

1 commento:

  1. Preghiamo Dio che disgrazie del genere non accadano più. Per chi le causa o non impedisce che succedano, merita la pena di morte. Per questa gentaglia nessuna pietà !!!

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