Nota
già al tempo degli etruschi, fino a pochi anni fa la
crusca di avena
veniva utilizzata esclusivamente come cibo per suini ed equini.
Questo succedeva perché non erano ancora state rese note le sue
incredibili proprietà. Con le prime pubblicazioni di studi americani
che provavano l’azione di questo importante cereale nella riduzione
del colesterolo
si ebbe, invece, un’inversione di tendenza, tanto che nel 1980 la
stampa americana cominciò a parlare di crusca-mania.
Nel giro di poco tempo questo alimento salutare e dimagrante è stato
ampiamente rivalutato tanto da essere oggi giorno consumato come
alimento in tutto il mondo. In Italia, solo ultimamente sono stati
riconosciuti gli
effetti benefici della crusca di avena.
La
crusca d’avena è una sorta di involucro fibroso che ricopre il
chicco del cereale, di cui rappresenta circa un terzo del peso. È un
alimento molto ricco
di fibre
(20%), essenzialmente fibre solubili e pectina.
AZIONI
DELLA CRUSCA D’AVENA SUL NOSTRO ORGANISMO
- Diminuzione del colesterolo
- Prevenzione del diabete tramite la riduzione dell’indice glicemico del bolo alimentare.
- Prevenzione delle malattie cardiovascolari
- Senso di sazietà e dimagrimento
- Difesa contro l’arteriosclerosi
- Protezione contro il cancro del colon e del retto.
- Protezione del fegato
- Favorisce la peristalsi ed ha un’azione benefica sul transito intestinale
AZIONE
DIMAGRANTE DELLA CRUSCA D’AVENA
Le
fibre
solubili
della crusca d’avena sono i beta-glucani,
fondamentali per combattere i chili di troppo. Assumendo con il cibo
un paio di cucchiai di crusca d’avena al giorno si elimina il
problema della fame nervosa e si attenua
la sensazione di fame.
Le sue fibre solubili, infatti, hanno un’elevata capacità di
assorbimento che le permette di assimilare acqua in abbondanza, da
venti a quaranta volte il suo peso. Ingerita durante il pasto, la
crusca di avena forma una patina gelatinosa che avvolge le pareti
dello stomaco, si gonfia e infonde un immediato senso
di sazietà.
Il senso di sazietà, come sanno tutte le persone che seguono un
regime dietetico, è fondamentale per la perdita di peso. Spesso,
infatti, la fame nervosa vanifica qualsiasi tentativo di
dimagrimento, anche in un regime alimentare ben bilanciato. La patina
gelatinosa formata dalla crusca di avena ha anche un’altra
importante peculiarità, inibisce
l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri,
riducendo così l’apporto calorico del pasto.
PREVENZIONE
DEL DIABETE E DEL COLESTEROLO
Rallentando
l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri, la crusca d’avena
limita notevolmente l’evoluzione del diabete
e combatte l’aumento del colesterolo.
La crusca d’avena è il primo alimento naturale ad avere ricevuto
il marchio dell’ american heart association
che permette ai produttori di consigliarla nella prevenzione delle
malattie cardiovascolari. Dal 1963 più di 30 studi clinici hanno
dimostrato come la crusca di avena riesca a diminuire i livelli di
colesterolo nel sangue. In individui con livelli molto elevati di
colesterolo, quindi oltre 220 mg/dl, il consumo giornaliero
dell’equivalente di 3 g di fibra solubile di avena ha abbassato il
colesterolo totale dall’8 al 23%
PREVENZIONE
DEL TUMORE AL COLON
La
patina gelatinosa prodotta dalla crusca di avena protegge
le pareti del colon
dalle sostanze cancerogene presenti nelle feci. In medicina, il ruolo
benefico delle fibre per combattere il tumore al colon è ormai
diffusamente provato.
COME
SI CONSUMA LA CRUSCA D’AVENA
La
crusca può essere mangiata con yogurt
magri o formaggi freschi magri,
sciolta nel latte, può essere altresì unita ad altri ingredienti
(cereali, albume d’uovo ecc ) ed essere cotta in padella, può
essere aggiunta a zuppe di cereali e legumi, può essere utilizzata
per fare pane, pizza, schiacciate, crêpe ecc.
Come
ogni cosa, anche la crusca di avena deve essere consumata con
moderazione. Un consumo elevato di crusca di avena potrebbe ridurre
l’assorbimento di vitamine e minerali da parte del nostro
organismo.
Per aver sperimentato, (un cucchiaio di crusca nel yogurt ogni giorno) posso confermare l'azione dimagrante e sul colesterolo, dopo qualche settimane. Prendere crusca BIO per evitare di ingerire dei pesticidi. Da consumare, com'è detto, con moderazione, e limitando i grassi nell'alimentazione, sopratutto saturi.
RispondiEliminaGrazie Odette per i consigli. Ora aspettiamo quelli del Don, il centenario di acciao!
RispondiEliminaEl pastà déglelo ale galine! Dovete sapere, mie care donzelle, che il Don medesimo stesso non è arrivato alla vegliardezza più spinta per le parche abitudini alimentari e nemmeno per morigeratezza di costumi, bensì, più prosaicamentemente, per sfinimento del Supremo Fattor. Ei infatti, nella sua infinita misericordia e nella speranza di un tardo ravvedimento sul filo di lana, pare concedere i tempi supplementari ai soggetti più coriacei e impenitenti, come avviene per le partite in cui non s'è combinato nulla. Stiani dicevano nevvero che muor giovane chi è gradito a Dio. Il vero problema è che di là non paiono apprezzare particolarmente la gettata in mucca delle cose serie e ciò un po' mi preoccupa....
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