Ecco, lungimirante deriva da lungi (lontano) e dal verbo latino mirari, guardare attentamente, guardare con attenzione. Che significa essere lungimiranti? Significa non farsi distrarre da quelli che vorrebbero lobotomizzarvi, incantarvi, significa guardare non solo a ciò che è presente, immediato, ovvio, ma anche attorno a sé, specialmente là dove pochi hanno il coraggio di farlo.
Ma «mirare» non significa soltanto guardare, osservare, ma significa anche «meravigliarsi». «Mirate come ’l tempo vola», diceva Petrarca. Meravigliatevi cioè del tempo, del cielo, della luna. Apritevi alla meraviglia della vita. Oggi invece pochi guardano, ascoltano, si meravigliano.
La nostra è una società della fretta, della superficialità, del «tutto e subito», la società in cui conta soltanto «l’adesso», dove tutto deve essere immediato, le risposte immediate, le soluzioni immediate, i piaceri immediati, la società che ha bandito la meraviglia e lungimiranza perché non vanno più di moda. La maggior parte della gente vede ciò che gli altri vedono, il percorso che va da A a B, ma non hanno idea che esista anche C, non si sognano neppure che nell’alfabeto esistano anche la F, la W, la Z.
E poi ci sono le menti lungimiranti, quelli che vedono le cose in modo differente.
E sono queste persone che fanno la differenza. Voi potete fare ciò che tutti fanno, lasciare che il rumore delle opinioni altrui offuschi il vostro sguardo. Oppure, come dicevano Dante e Petrarca, potete tornare a «mirare», a guardare e a pensare senza fretta, superficialità, passività, guardate alla vita come se steste mirando un quadro, una statua o un paesaggio. Introducete un po’ di meraviglia nella vostra vita che «allarghi» il vostro sguardo, la vostra mente e il vostro cuore.
Senza meraviglia non c’è cuore.
E senza cuore non c’è vita.
G. Middei
Nessun commento:
Posta un commento