mercoledì 26 giugno 2024

Gratitudine... questa sconosciuta...


Perché le persone molto spesso non riconoscono quello che fai per loro? 
Perché la prima volta che tu fai qualcosa per qualcuno tu generi in lui la gratitudine. 
La seconda volta che tu fai o dai a qualcuno generi l’anticipazione. 
La persona si aspetta di ricevere di nuovo. 
La terza volta hai già generato un’aspettativa. 
La persona si aspetta di ricevere ancora quello che gli avevi dato. 
La quarta volta tu generi un merito. 
La persona sente di meritare quello che gli stai dando e vuole continuare a ricevere. 
La quinta volta hai già creato una dipendenza. 
Quella persona sente di non vivere più bene senza quello che tu gli stai dando. 
É già viziata. 
La sesta volta percepisci che non c’è reciprocità, tu non ricevi nulla in cambio e smetti di dare. 
E allora la persona viziata che tu hai creato è risentita con te perché gli stai negando quello di cui ha tanto bisogno e allora finisce per odiarti, perché hai smesso di dare quello che tu gli hai fatto credere di meritare. 
Per questo bisognerebbe sapere qual è il limite nel dare. 

Perché l’altro non sempre conosce i limiti nel ricevere. Spesso, quando siamo immersi nella routine quotidiana, tendiamo a dare per scontate le Persone e le cose che ci circondano, ma non è così!

Riflettere su questa verità può portarci a un’importante consapevolezza: la necessità di coltivare la gratitudine quotidiana. 

Essere grati non solo per i grandi eventi della vita, ma anche per le piccole cose che spesso passano inosservate, può trasformare il nostro modo di vedere il mondo e vivere ogni giorno con maggiore pienezza.

La gratitudine non è solo un sentimento, ma una pratica che può essere coltivata attraverso semplici gesti quotidiani. 

Prendersi un momento ogni giorno per riflettere su ciò che abbiamo e ringraziare per le persone e le cose che arricchiscono la nostra vita può portare numerosi benefici. 

Mario Venuti-web


3 commenti:

  1. Se ti do una mano ,pretendi il braccio! succede ...si crea il precedente e l'avaro vuole approfittare!!!

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  2. La dipendenza delusa, poi rode!

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  3. Dare una volta,la seconda genera esigenza nel ricevente patologico
    e insensibile

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