La notte di San Giovanni (ovvero la notte tra il 23 e il 24 giugno) è una notte carica di misteri e leggende.
La tradizione vuole che in questa data si prepari l’acqua di San Giovanni. Un’acqua profumata e odorosa che sembra dia la possibilità di raccogliere la “rugiada degli Dei” in questa notte magica.
Vediamo meglio di cosa si tratta, quando si fa, con quali erbe, come si prepara e come usarla.
Ricetta Acqua di San Giovanni
Autore: Michela-Erbecedario Blog
Cos’è l’acqua di S. Giovanni:
è un’acqua nella quale viene messa una misticanza di erbe e fiori spontanei la notte di San Giovanni (la notte che precede il 24 giugno, che è il giorno in cui viene celebrato San Giovanni Battista). Considerata da sempre una notte magica del solstizio d’estate.
Origine: la tradizione della notte di San Giovanni è particolarmente legata al solstizio d’estate, infatti è questo il periodo in cui inizia il momento più propizio per la natura. In passato, per evitare eventi negativi (come siccità e tempeste) che avrebbero potuto rovinare i raccolti, venivano fatte preghiere e riti magici propiziatori. Per questo motivo, raccogliere questa rugiada era considerato un rito utile per ottenere salute e serenità nei mesi successivi.
A cosa serve e cosa fare con l’acqua di San Giovanni? Viene usata per lavare viso e mani. Si tratta di un tradizionale rito propiziatorio, considerato un gesto di purificazione, in quanto la rugiada ricordava il battesimo di San Giovanni Battista. Bagnarsi mani e volto con la rugiada di questa notte ha un significato di rinascita e rinnovamento.
Si dice porti fortuna, amore e salute.
Ecco come fare a preparare questa preziosa acqua e quali fiori raccogliere.
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di macerazione: 8-12 ore
Ingredienti:
- Acqua
- Fiori ed erbe spontanee
Quali fiori raccogliere per l’acqua di San Giovanni?
Solitamente si raccolgono le erbe e i fiori edibili che offre il proprio territorio.
Tuttavia, solitamente si trovano facilmente:
- Iperico: detto anche “Erba di San Giovanni”, in quanto fiorisce proprio intorno al 24 Giugno. Ritenuta un’erba scacciadiavoli, infatti la leggenda vuole che abbia la capacità di scacciare gli spiriti malvagi. In particolare nella notte di S. Giovanni veniva messo un mazzo di fiori di iperico davanti alle porte di casa per scacciare il maligno.
- Lavanda
- Assenzio
- Finocchio selvatico
- Malva
- Verbena
- Rosmarino
- Rosa
- Menta
- Salvia
- Camomilla
- Passiflora
- Sambuco
Procedimento
- Quando si prepara? Secondo la tradizione si devono raccogliere erbe e fiori spontanei la sera del 23 Giugno, dopo il tramonto.
- Nella scelta delle erbe non c’è una regola, ci si affida al proprio istinto scegliendo tra le erbe presenti.
- I fiori raccolti vanno messi in una bacinella piena d’acqua da lasciare all’aperto tutta la notte.
- Le erbe e i fiori in questo modo possono assorbire la rugiada del mattino.
- Come usarla? La mattina del 24 giugno, si otterrà l’acqua profumata di San Giovanni da utilizzare per lavarsi mani e viso. Si avrà una piacevole sensazione di profumo e freschezza.
Avresti dovuto ricordarcelo ieri.... pazienza
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