(da Biblioteca Civica di Rotzo)=(pensiero che condivido al 100%)
Se n’è andato Gino Strada, chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, uomo libero.
La sua è stata una voce costantemente fuori dal coro, un solista sopraffino in un mondo dove ormai tutti suonano lo stesso strumento e con le stesse note.
Lui invece non si è mai stancato di gridare quanto fosse spaventosa la guerra. L’aveva vista da vicino, la guerra, anni e anni in prima linea, in mezzo ai conflitti, nei posti più disgraziati e abbandonati del mondo, a ricucire corpi devastati, a riattaccare arti, a rimettere assieme i pezzi e ricostruire uomini distrutti dall’indifferenza e dalle bombe, molto spesso di casa nostra. Forse farebbe bene a tutti fare un giro nei suoi ospedali e vedere dal vivo gli effetti di un bombardamento.
Caro Gino, adesso che non puoi più dire nulla e sei finalmente diventato innocuo, ti esaltano, ma fino a ieri ti hanno spesso denigrato, ferito, offeso.
Eri contro la guerra e contro tutto quello che serve alla guerra, le bombe, i missili e tutta l’industria degli armamenti.
Invece loro pensavano al profitto, al PIL, alla economia di casa nostra. Mai una volta che pensassero anche alla casa degli altri.
A cosa sarà mai servita la guerra in Afghanistan, ora che i talebani stanno riconquistandone il territorio pezzo dopo pezzo? Quante morti, quante distruzioni è costata? E in Iraq? Ci eravamo proposti come liberatori, portatori di libertà e democrazia, ma certe merci non sono da esportazione e non si possono imporre sul mercato con le logiche dell’economia, quasi fossero lattine di coca cola. I valori hanno dinamiche diverse dalle merci.
Nei mesi scorsi ti avevano perfino proposto come ministro della sanità ma ovviamente non se ne fece nulla: come tutte le persone per bene, che dicono quello che pensano, stavi sulle scatole a troppa gente. Nemmeno in Calabria la politica ti ha accolto bene: se veramente la tua idea - tanto semplice quanto rivoluzionaria, di sistemare i bilanci della sanità pubblica tagliando i fondi a quella privata - si fosse concretizzata, sai quanti guadagni in meno per gli amici e gli amici degli amici? Però adesso tutti ad esaltarti ed elogiarti.
Quanta ipocrisia, quanta miseria attorno a noi.
Per quanto ci riguarda, continueremo nel tuo ricordo ad emozionarci rileggendo quella dolcissima profezia biblica: “forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci, non si eserciteranno più nell’arte della guerra”.
Era il tuo sogno, il sogno di tutti gli uomini liberi, un sogno che ora sembra sfumare un po’ di più.
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