Nella vita di tutti i giorni, per un motivo o l’altro, ognuno di noi ha modo di conoscere e frequentare tante persone, ognuna diversa, ognuna unica.
Conoscere individui sensibili, generosi, sempre pronti a dare una parola o un aiuto, è senza dubbio una grande fortuna. Ho sperimentato che le persone che sono oberate d'impegni, trovano sempre un attimo da dedicare a chi ha bisogno; lo stesso è per chi ha le tasche vuote, ma il cuore sempre pieno… Nel grande arcobaleno di gente, c’è anche chi coltiva sentimenti non del tutto positivi: sono gli invidiosi, i criticoni, quelli che io definisco “brutte persone”.
Questi sono sempre al lavoro, con la mente, la bocca e le mani, noi diciamo che “el gà tanto bontèmpo”; le chiacchiere, le critiche distruttive fanno male e insieme ai gesti, mirano a cancellare quello che altri costruiscono o si prodigano a fare.
Io sono certa che queste persone non abbiano altri pensieri, altre preoccupazioni a cui volgere le loro attenzioni, altrimenti non perderebbero il loro tempo e le loro energie, in comportamenti che non sono da imitare, né da prendere in considerazione.
Io resto ferma con la mia idea: se non si fa del male, se si cerca il bene comune, tutte le cattiverie, le malignità e le meschinità che incontriamo ogni giorno, possono solo scivolarci addosso, e a testa alta si deve continuare il proprio cammino.
Lucia Marangoni
condivido e tutto vero, incredibile per me dopo 55 anni di vita e esperienza altrove
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