Ultimamente parevano sopite le polemiche sul proseguimento dell’A31, sul calcificio e sulle cave, ma forse è solo la quiete prima della tempesta, dato che in valle è apparso un segno inquietante vergato in punta di spada sul monte di Casotto, quasi fosse il fondoschiena del sergente Garcia. Nella foto s'intravede appena, ma chi passa per la Provinciale, con la giusta esposizione, non può fare a meno di notarlo. Coloro poi che appartengono alla generazione dei boomer avranno già capito l'antifona.
Si, ciò, ancamassa! Pare che in Valle sia passato nientepopodimeno che Zorro, il giustiziere mascherato. Chi altri infatti poteva incidere quella "Z" cubitale proprio sulla parete sovrastante la Cava Molino?
Che sia il preludio di epiche imprese?
Chi sarà mai stato a richiamare cotanto eroe dalla lontana California? Forse qualcuno del Comitato ha contattato Bernardo, il suo servo muto, i cui vecchi erano oriundi dal Maso Cuiato e costui avrà sensibilizzato il nostro eroe sui pericoli che corre la Valle. O forse i casotani stanchi dello sferragliamento della cava che vogliono passare al vie di fatto? Fatto sta che la “Z” è ben visibile e promette epici duelli. È finita l'epoca di Don Chisciotte contro la pala eolica.
Inquieta un po' sapere che Zorro incalza sempre l’Aquila, il capo dell'organizzazione criminale composta da insospettabili trafficanti e politici corrotti che mirano a prevaricare il popolino bue imponendo il loro volere. Se dunque Lui è arrivato fin qui da noi, un motivo ci sarà senza fallo. Ormai Zorro sarà rimasto l'unico a portare la mascherina all'aperto, perciò non passerà inosservato e ci farà vedere di che pasta è fatto.
Voci di corridoio riferiscono d'aver intravisto perfino Tornado, il nero destriero di don Diego de la Vega, pascolare furtivo dalle parti della Casa del Pastore, camuffato fra i lama.
Nessun commento:
Posta un commento