In
quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ascoltate un'altra
parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una
vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio
e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne
andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò
i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto, ma i contadini
presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro
lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi,
ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio
figlio dicendo: «Avranno rispetto per mio figlio!». Ma i contadini,
visto il figlio, dissero tra loro: «Costui è l'erede. Sù,
uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!». Lo presero, lo
cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il
padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli
risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in
affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a
suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle
Scritture:
La
pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra
d'angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una
meraviglia ai nostri occhi?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti.
*§*
Oggi,
contempliamo il mistero del rifiuto generale di Dio, e di Cristo in
particolare. È sorprendente vedere come l’uomo si resiste ad
accettare l’amore di Dio.
Tuttavia, oggi la parabola si
riferisce in particolare al rifiuto che gli ebrei ebbero con Cristo:
«Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno
rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero
tra loro: “Costui è l’erede. Sù, uccidiamolo e avremo noi la sua
eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo
uccisero.» (Mt 21,37-39). Questo non è certamente facile da capire:
è perché Cristo è venuto a redimere il mondo intero, mentre gli
ebrei attendono ancora il loro proprio “messia” particolare che
dia loro il dominio sul mondo intero.
Quando andai in Terra
Santa mi diedero un prospetto turistico di Israele nel quale vi erano
gli ebrei più famosi della storia: da Mosè, Gedeone e Giosuè fino
a Ben Gurion, che fu il realizzatore dello Stato di Israele. Tuttavia
in quel prospetto non vi era Gesù, e dire che Gesù è stato l’ebreo
più famoso della storia: oggi è conosciuto nel mondo intero, ed è
morto duemila anni fa...
Ai grandi personaggi, dopo un po’
di tempo, sono ammirati, ma non amati. Oggi nessuno ama Cervantes o Michelangelo. Tuttavia, Gesù è il più amato della storia. Uomini
e donne danno la vita per amor suo. Alcuno di colpo attraverso il
martirio, e altri “goccia a goccia”, vivendo unicamente per Lui.
Se ne contano a migliaia nel mondo intero.
E Gesù è il più
influente nella storia. Valori oggi accettati dappertutto sono di
origine cristiana. Non solo, ma oggi si può constatare che vi è un
avvicinamento a Gesù, anche tra gli ebrei (“nostri fratelli
maggiori nella fede”, come disse Giovanni Paolo II). Chiediamo a
Dio soprattutto per la conversione degli ebrei: un popolo di grandi
valori, convertito al cattolicesimo, può essere di gran beneficio
per l’umanità intera.
*§*
LA FRASE:
SCUSA - Ecco la parola più difficile da usare, eppure è così breve e facile da ricordare. Una parola che è così piccola, ma usata potrebbe avere un potere grande. Il potere di riavvicinare le persone accorciando il rancore. Unisce e perdona.
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