Ripatransone, il vicolo più stretto d'Italia e il suo patrimonio artistico
Dicono che quando il cielo è terso lo sguardo riesca a spingersi fino all'altra sponda dell'Adriatico e si scorgano le Alpi Dinariche. La bellissima giornata che ci ha accompagnato nella visita di Ripatransone - a 500 metri di altitudine e una decina di chilometri dal mare - non ci ha permesso di andare così oltre, ma la visuale che si gode dal belvedere all'ultima curva prima dell'ingresso in paese è stato ugualmente grandioso, spaziando dalla caratteristica forma del monte Ascensione e dai Sibillini al massiccio del Gran Sasso e della Laga.
Con queste premesse, inserito in un splendido paesaggio di Calanchi ed in posizione così panoramica, Ripatransone non poteva deludere. E non lo ha fatto, candidandosi con merito tra i più bei borghi che abbiamo visto.
Ci sono tanti motivi per i quali questa cittadina di origine medioevale merita di essere visitata. Non ultimo il suo centro storico, il secondo della provincia per dimensioni dopo Ascoli Piceno, racchiuso dentro possenti mura.
Ma iniziamo dalla sua attrazione più nota, il Vicolo più stretto d'Italia,
così piccolino da non avere nemmeno un nome: si tratta di una viuzza
che rispetta tutti i canoni per essere considerata un vicolo
(pavimentata, percorribile e con almeno una finestra o una porta che vi
si affacci) ma che è larga solo 43 cm! Questa misura registrata
all'incirca all'altezza delle spalle di un uomo si accorcia
ulteriormente in alcune stretture arrivando a 38 cm. Ancora più angusto
del Vicolo Baciadonne di Città della Pieve a cui ha strappato il primato, che mi sembrava già un pertugio!
A poca distanza si trova piazza XX settembre, il fulcro di
Ripatransone. Qui passa immaginariamente il 43° parallelo di latitudine
nord e si affacciano il Palazzo Municipale del XIII secolo ed il Palazzo del Podestà
anticamente noto come il Palazzo degli Anziani, risalente ai primi anni
del XIV secolo, riconoscibile dal porticato a 7 archi (6 a tutto sesto
con un arco a sesto acuto nel mezzo) e dalla torre civica.
All'interno del primo si trovano la biblioteca ed il Museo Archeologico C. Cellini che ospita vari resti di età romana, medievale e picena; nel secondo si trova uno dei teatri storici delle Marche, il teatro Luigi Mercatini (del 1790).
(girovagate-web)
Effettivamente c'è una vista spettacolare,a sx.ti vedi il mare e a dx.il Gran Sasso.Paesino che merita una visita anche per il vicolo piu' stretto d'Italia.
RispondiEliminaSi narra che, per costruirlo, abbiano addestrato all’uopo un bimbo di 4 anni.
RispondiElimina