domenica 25 ottobre 2020

Curiosità di ogni genere


Ripatransone, il vicolo più stretto d'Italia e il suo patrimonio artistico


Dicono che quando il cielo è terso lo sguardo riesca a spingersi fino all'altra sponda dell'Adriatico e si scorgano le Alpi Dinariche. La bellissima giornata che ci ha accompagnato nella visita di Ripatransone - a 500 metri di altitudine e una decina di chilometri dal mare - non ci ha permesso di andare così oltre, ma la visuale che si gode dal belvedere all'ultima curva prima dell'ingresso in paese è stato ugualmente grandioso, spaziando dalla caratteristica forma del monte Ascensione e dai Sibillini al massiccio del Gran Sasso e della Laga.

Con queste premesse, inserito in un splendido paesaggio di Calanchi ed in posizione così panoramica, Ripatransone non poteva deludere. E non lo ha fatto, candidandosi con merito tra i più bei borghi che abbiamo visto. 
Ci sono tanti motivi per i quali questa cittadina di origine medioevale merita di essere visitata. Non ultimo il suo centro storico, il secondo della provincia per dimensioni dopo Ascoli Piceno, racchiuso dentro possenti mura.


IL VICOLO PIU' STRETTO D'ITALIA

Ma iniziamo dalla sua attrazione più nota, il Vicolo più stretto d'Italia, così piccolino da non avere nemmeno un nome: si tratta di una viuzza che rispetta tutti i canoni per essere considerata un vicolo (pavimentata, percorribile e con almeno una finestra o una porta che vi si affacci) ma che è larga solo 43 cm! Questa misura registrata all'incirca all'altezza delle spalle di un uomo si accorcia ulteriormente in alcune stretture arrivando a 38 cm. Ancora più angusto del Vicolo Baciadonne di Città della Pieve a cui ha strappato il primato, che mi sembrava già un pertugio!
A poca distanza si trova piazza XX settembre, il fulcro di Ripatransone. Qui passa immaginariamente il 43° parallelo di latitudine nord e si affacciano il Palazzo Municipale  del XIII secolo ed il Palazzo del Podestà anticamente noto come il Palazzo degli Anziani, risalente ai primi anni del XIV secolo, riconoscibile dal porticato a 7 archi (6 a tutto sesto con un arco a sesto acuto nel mezzo) e dalla torre civica.
All'interno del primo si trovano la biblioteca ed il Museo Archeologico C. Cellini che ospita vari resti di età romana, medievale e picena; nel secondo si trova uno dei teatri storici delle Marche, il teatro Luigi Mercatini (del 1790).
(girovagate-web)

2 commenti:

  1. Effettivamente c'è una vista spettacolare,a sx.ti vedi il mare e a dx.il Gran Sasso.Paesino che merita una visita anche per il vicolo piu' stretto d'Italia.

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  2. Mario Claudio Sartori30 ottobre 2020 alle ore 05:40

    Si narra che, per costruirlo, abbiano addestrato all’uopo un bimbo di 4 anni.

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