lunedì 14 ottobre 2013

Il ritorno dal bosco: LE LAVANDARE








LE LAVANDARE: 
quadro gettonatissimo quanto a visitatori, foto e video: 
"la Capa" è la GINA, la Katia Ricciarelli del gruppo, 
nonchè elemento trainante. 
Qui la vediamo a sx con accanto la ZAIRA e NADA.




la figlia di NADA, la PIA, la SERENA



da dx: la SERENA, la PIA, la ROSSELLA



l'acqua la zé un fià freda... 
e par ciapàr coràjo le canta a squarciagola, 
ma le barùfa anca savìo... 
e par i fregolòti de una e de l'altra, 
le se fa i cunti se la roba che le lava la zé massa sporca 
e lòra bion che le se tire pì basse... 
le se lava anca el muso co le sbate i nissùi...
ma l'alegrìa la zé tanta
e la smorsa zò tuto...


Giampaolo le sta riprendendo 
con sottofondo di canti vecchi e meravigliosi...



GINA la "Capa" sta rilasciando l'intervista su Ersilia



tutta originale del tempo che fu, questa dote:
valore inestimabile...




notate come era importante 
il vicendevole aiuto per "strucàre i nissùi"



riva ale fontane la pia dona...
la sta gironsolando pal paese 
e la se sfinìsse a furia de rosari 
parchè el tempo el tegna... 
nol prométe miga ben...



Le lavandare erano 6...
e la settima vegliava su loro 
perchè tutto procedesse bene...

5 commenti:

  1. Carla, dove giritu, ti ?

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    1. In tutt'altre faccende affaccendata, ma c'ero! Le foto dei post del blog le ho fatte tutte io!

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  2. MERAVIGLIOSAMENTE MERAVIGLIOSO TUTTO E TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ERAVATE STUPENDI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    LE LAVANDARE - GLI ANIMALI - LA STALLA VICINO AGLI ANIMALI - IL CASELO QUELLE CHE MI SONO PIACIUTE DI PIU, PERO' BELLO E BRAVI TUTTI! MAMMA QUANTO LAVORO.
    ERA UN PAESE CHE NON CONOSCEVO PIU. SONO VENUTA NEL 2005 E POI BASTA MA NON SAREI MAI ANDATA A CASA. CIAO A TUTTI

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  3. Che nostalgia! Non vedo l'ora! Una lode a tutti i figuranti anche quelli a 4 zampe!👏👏👏👍Donatella Dal Maso

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  4. Mario Claudio Sartori21 febbraio 2020 alle ore 11:32

    A quel tempo, in caso di siccità prolungata, poteva succedere che non si potesse, per conseguenti motivi, usufruire del lavatoio e, in quel caso, la mia mamma scendeva all’Astico. Non mi restava di meglio da fare, io bimbetto, di portami appresso una forchetta. Poveri marsoni: parecchi finivano, dopo il bucato, infarinati nell’olio bollente. Davvero una specialità!

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