lunedì 14 ottobre 2013

Incontro austriaci - italiani




Austriaci e Italiani: 
ritrovarsi per ricordare, pregare e stare insieme




E’ passato quasi un secolo dal primo conflitto mondiale che ha toccato da vicino i nostri paesi, che ha fatto diventare profughi le famiglie rimaste mentre gli uomini combattevano con il nemico. Quanti hanno perso la vita da ambo le parti! Testimonianza perenne rimangono i tanti monumenti, cippi, sacelli e le tante croci che da un secolo si alzano verso il cielo e ci fanno fermare per un ricordo e una preghiera. Da tanti decenni, ogni anno, una delegazione dei fucilieri della Carinzia (Austria) , torna tra le nostre montagne per un ricordo ai caduti e un saluto agli amici Italiani. Nel 1918, a fine della guerra, gli ultimi Austriaci a lasciare il fronte, furono i fucilieri della Carinzia che si arresero deponendo le armi: per questo motivo anche quest’anno ventinove Austriaci capeggiati dal colonnello STEFAN KORB, sono arrivati accolti con affetto dal Gruppo Alpini di Forni per portare il loro saluto.




Il 24 agosto, sabato pomeriggio, insieme al presidente del gruppo Luciano Lorenzi, la delegazione è stata accompagnata sui cippi di confine di quello che un tempo era l’Impero austroungarico per poi recarsi al ristorante “Trentino” a Barcarola, per la cena in compagnia. Questo è un modo per mantenere le amicizie, ritrovarsi, dialogare, ma la sera del 24 agosto 2013 è stata un’occasione particolare per Sabatino Libratti di Cogollo del Cengio, conosciuto per la sua esperienza di cerimoniere che dura da 56 anni. Sabatino è arrivato all’età di novantasei anni sempre attivo e presente a ogni cerimonia o celebrazione per le vittime della Grande Guerra, svolgendo il suo “lavoro” con vera dedizione, rispetto e grande serietà;  nonostante  abbia nel cuore tutto questo, ha deciso che è arrivato il tempo di mettere fine alla sua grande avventura che lo ha portato a conoscere tante persone , ad arricchirsi e ad arricchire se stesso di un bagaglio enorme e prezioso. Quale miglior occasione dunque per salutare gli amici Austriaci e Italiani? Il presidente dei fucilieri, Stefan Korb, ha consegnato a Sabatino le onorificenze e lo ha stretto con un abbraccio per suggellare una grande amicizia; dal canto suo, l’ultra novantenne ha consegnato ad alcune  persone , una piccola pergamena in ricordo della serata. Sicuramente tra gli applausi  qualche lacrima è scesa anche sulle gote più dure, a significare che il cuore umano non ha né confini, né bandiere e può contenere e regalare tanto affetto e amore.
 


Domenica 25, a Tonezza del Cimone, si è svolta all’Ossario la commemorazione dei fatti avvenuti in quel luogo con la Santa Messa; è stata poi deposta una corona di alloro in ricordo di tante vite spezzate. Un doveroso ringraziamento va al prezioso lavoro di MARIA KEMETH, che ha fatto da interprete ufficiale e ha permesso a tutti di comprendersi e di dialogare; al gruppo Alpini di Forni che è sempre presente a questi importanti momenti e a Sabatino perché con la sua lunga testimonianza ci fa capire quanto sia importante amare la propria Patria anche con questi gesti. A lui va il ringraziamento per quello che ha fatto in tutti questi anni con l’augurio di continuare in salute e serenità il suo cammino, sempre con la positività, l’allegria e l’energia che fa di lui una persona speciale.
                                                                                    Lucia Marangoni



3 commenti:

  1. Sai Lucia che non l'ho mai saputo?
    Pubblico volentieri, perchè questi segnali distensivi li reputo molto positivi e da far conoscere, grazie.

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  2. Bella questa imagine ! Mi fa pensare a questa frase :
    » La guerre est un massacre de gens qui ne se connaissent pas, au profit de gens qui se connaissent mais ne se massacrent pas. » (Paul Valéry)
    (La guerra è un massacro di persone che non si conoscono, a beneficio di persone che si conoscono ma che non si massacrano). Paul Valéry -1871-1945- era un filosofo, poeta, scrittore francese, di papa Corso e mamma Genovese.

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  3. E' bellissimo vedere i figli di coloro che si sono combattuti pranzare insieme. Chissà che questa mescolanza di culture non porti a qualcosa di buono per il futuro ??????? Floriana

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