Ringraziamo Alberto
che ci ha inviato questa foto
meravigliosa ed "unica"
che credo valga un "capitale".
Lascio tutto alla vostra fantasia.
Forza dai ... per iniziare,
in che anno siamo?
Due particolari, molto significativi,
vi potrebbero essere di grande aiuto...
ringraziamo anche Alago per le altre inquadrature,
fatte per dare modo di ammirare il "particolare".
Stròdi che sembrano autostrade...
Chissà mai chi saranno quelle tre Persone...
e chi, l'autore dello scatto?
Stròdi che sembrano autostrade...
Chissà mai chi saranno quelle tre Persone...
e chi, l'autore dello scatto?
questa si che merita, siamo a fine ottocento, è come vedere attraverso la macchina del tempo, bravi
RispondiEliminamai visto Valdastico cosi'
RispondiEliminasotto il paese è tutto pulito sentieri come strade no un filo d 'erba io no ho mai visto il paese cosi' pulita bravi
Molto bella e storica ! Grazie Alberto.
RispondiEliminaSi trovano foto di questa epoca (fatte su vetro o celluloid) ? Le case alte, vicine alla vecchia chiesa, non esistono più. Qualcùno potrebbe spiegare i cambiamenti e darci anche qualche informazioni sulla foto stessa ?
non ci sono ancora il capitello della Joa e i muraglioni, è probabile quindi la fine 800, Jiorgio.
RispondiEliminaGrande Jorgio...io quello del capitello non l'avevo notato...
RispondiEliminaMi impressiona la mancanza di vegetazione. non c'è nulla, è desolante. Poi la frana sopra le case
RispondiEliminaIngrandendola vedo che la casa di mia Nonna ai Checa già c'era.
RispondiEliminaVedo anche tutto a sx le mure perimetrali del cimitero.
Si, la foto è decisamente unica, credo sia la sola esistente di fine ottocento.
RispondiEliminaPoche case, con l’abitato tutto concentrato intorno alla chiesa in un contesto che, diciamocelo, è più armonioso di quello attuale. Sentieri evidentissimi nel paesaggio quasi privo di vegetazione arborea: solo prati, campi e orti curati. Quello dei Trudi che sale importante in piazza dal piano dei prati. La Val del Crearo che scende dalla Joa sembra irriconoscibile come anche l’evidenza del dosso del Canpeto, che ora non si distingue più. Le Marogne che fanno da sfondo al paese senza una foglia. L’evidente distacco della Contrà dei Chéca dal centro paese e le poche case di Via Regina Margherita. Il grande stabile delle scuole elementari costruito da poco. Sui prati dell’Astico spuntano i sassi bianchi delle vanpaóre e sulla sinistra del cimitero i Giarùni al termine della Val dei Chéstele raggiungono il limite dei prati. Chissà che fatica per i nostri padri e nonni bambini trovare una forcella di orno per far la fionda o na polga de noselaro per l’arco. Ma forse allora non erano queste le principali preoccupazioni; tutto era per la sussistenza, nulla per il superfluo.
Veramente interessante questa foto!
RispondiEliminaMi ha colpito la strada,ci sono ancora le "tracce" oggi ,
a maggior ragione sarebbe significativo valorizzarlo e rimetterlo agli antichi fasti.
Grazie Carla,brava come sempre.
Sicuramente questa è una foto di gran valore storico. Mi sono molto stupita nel vedere il paesaggio così povero di piante sia nella zona a valle che nella zona a monte e mi piacerebbe conoscerne la ragione. Il campanile della Chiesa mi sembra diverso sia come stile che come posizione. Io comunque preferisco San Piero contornata da tanti alberi, mi danno un senso di protezione come le braccia di una grande madre. Floriana
RispondiEliminaLa fotografia deve essere stata scattata tra il 1886, anno di costruzione delle scuole elementari,che si vedono a destra,ed il 1900 anno di edificazione del capitello della Joa,che non si vede, come afferma Jiorgio .. Beh! i muraglioni furono costruiti molto piu' tardi. Il grande in cima è del 1937, gli altri dal 1947 in poi...Sotto le scuole manca la casa del dottore (1902)ora municipio. Manca, sotto la casa del cappellano, la "cabina elettrica" forse non era ancora arrivata la luce elettrica????? Quelle case, dietro la chiesa furono demolite per fare spazio alla nuova del 1911.Manca il ricreatorio(1910). La via Regina Margherita,non si distingue bene ma era in costruzione. Il cimitero che si vede sopra a destra doveva ancora funzionare perché il nuovo fu costruito nel 1908.Naturalmente la guerra del 1915-18 cambio', ma non troppo, la
RispondiEliminafisionomia del paese......
grazie Lino per la storia del paese.
EliminaE adesso : chi ha fatto la foto, quale tipo di foto ? Jo Condor si domanda quando è nata l'arte della fotografia. Non tanto prima, credo, e, è per questa ragione che sono sorpresa ed....interrogativa.
Alberto puo rispondere, o Alago ?
Non ci sono parole! Aspettavo Lino per tutti i particolari. E prontamente lè rivà!
RispondiEliminaTegnivelo caro con tute le robe chel sa. Bravo Lino un piasere quando che te spieghi cose così interesanti.
A domando ma la fotografia quando xela nata?
Da Aristotele a Leonardo da Vinci(che descrisse una camera oscura o"occhio artificiale") tutti i grandi uominicercarono di fissare l'immagine sulla carta.Ma fu lungo e difficile il cammino.Catturare la luce richiese la comprensione dei materiali foto sensibili.Joseph Niepce,francese,riesce ad inventare un procedimento chiamato eliografia,ma muore.Prende la successione il suo collega Louis Daguerre che perfeziono' l'invenzione e la chiamo' dagherrotipo.Uniti i due procedimenti furono costruite le prime "camere oscure".
RispondiEliminaCostruite in legno erano provviste da lenti acromatiche.Questi obiettivi avevano una lunghezza focale
di 40,6 cm.e una lominosità di x | 16.Ecco la prima macchina fotografica.... Era l'anno 1839..
Se le scaricate, le vedete meglio.
RispondiEliminaQuesta foto la avevo "scaricata" da internet qualche giorno prima che la Carla me la proponesse. Costava una cifra! e volevo proporla io a lei. Quindi in giro per il mondo esiste qualche esemplare. Mi pare fosse del 1890, ma non sono sicuro.
Le prime foto materialmente ottenibili, sono come dice Lino. Concretamente, se non ricordo male, la diffusione della "macchina" fotografica e la nascita del mestiere di fotografo, la troviamo dopo 25-30 anni. Quindi nelle immediate vicinanze dell'unità di Italia. Certamente penso anche io che prima del 1890 sia difficile pensare ad un metodico "perticare" i paesi per immortalarli in quei cartoncini chiamati cartoline. E questa cartolina penso sia la documentazione fotografica più lontana che si possa trovare di SPiero.
Ora ne invio una del 1910, che la Carla la metta in mostra, così vedete le differenze occorse in una ventina di anni.
Grazie Alago, postata in questo istante per domenica 20, il giorno del Ritorno dal Bosco.
EliminaSuperfluo sottolinearne la bellezza!
Se cliccate sulla seconda foto, esce l'igrandimento meraviglioso anche senza scaricarla.
RispondiEliminanon si può guardare questa foto e non rimanere estasiati. bellissima e ci fa vedere cose veramente sconosciute di come eravamo.queste visioni inedite, queste storie fuoriescono da quelle antichissime mura.
RispondiEliminaLa tecnica moderna di ricerca di visione ci fa ritrovare cose che nemmeno si poteva pensare. Un auspicio agli appassionati ed addetti a queste ricerche, non lasciatevi scappare queste occasioni!!
Grazie e Bravo Alberto!
riguardo la data esatta dello scatto è veramente difficile annotarla ma potremmo analizzare alcune situazioni.
La chiesa ripresa nello scatto è di certo la terza chiesa di San Pietro fatta costruire dal parroco Don Bartolomeo Gianesini ( soprannome di famiglia Mariotto) di San Pietro titolare della parrocchia dal 1771, l'edificio di culto resta eretto fino al 1928 e sul retro del coro portava la data a.d. 1790.
questa a differenza delle altre due precedenti fu volta con la facciata verso il paese come l'attuale.. misurava mt. 9 x mt. 16 ed era alta mt. 10. all'epoca le anime si contavano 400.
lo scatto risale dopo il 1816 anno di costruzione dell'attuale via Carlo Alberto, si nota infatti sulla foto i muri di sostegno vicino alle ex elementari costruita in quell'anno da un'impresa di Casotto che pagava allora gli operai mezza lira al dì, che collega San Pietro a Pedescala e chiamato stradone.. fu la prima opera viaria che sostituisce le Vegre.
sulla foto manca l'attuale edificio comunale edificato a cura di Don Antonio Fontana come casa del medico nell'anno 1902. non si vede neppure il capitello della Gioa costruito sempre a cura dello stesso Don Antonio nel 1900. e non può esserci nemmeno il cinema voluto e costruito sempre dallo stesso nel 1910.
peccato non si possa intravedere l'asilo edificato tra il 1897 e il 1898.
per cui la foto risale a dopo l'anno 1910 e prima dell'anno 1916-18 perchè altre foto che ritraggono luoghi nel periodo bellico mostrano il paese con altri edifici.
Mari8..............................se il capitello della Gioa è del 1900 e non c'è, la foto come dici non puoi datarla tra il 1910 - 1916............
RispondiEliminaNel retro c'era scritto: 1890
Ciao (vedi che bravo sei con i messaggi lunghi?)