LA RIFLESSIONE
IL VANGELO
Mt 2,13-15.19-23I domenica dopo Natale
I Magi erano appena partiti,
quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse:
«Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta
là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per
ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e
gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nella
terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il
bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d'Israele. Ma,
quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo
padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò
nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città
chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo
dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».LA POESIA
Il mattino si espande
come raggio di luce,
non tutto brilla
o viene raggiunto dal sole
e allora un lavoro interiore
costringe a cercare
in fondo al barile,
oltre la strada,
in altri occhi
e in altri luoghi
la gioia semplice
di un sorriso.
E dire buongiorno
diventa un'altra cosa.
Francesca Stassi
LA FRASE
Non credere che la felicità dell'uomo possa dipendere dal benessere
materiale. La soddisfazione che deriva dai beni esterni manca di una
solida base: ogni gioia che viene dal di fuori se ne andrà, ma quella
che l'uomo trae dal proprio intimo è sicura e solida; essa cresce e ci
accompagna fino alla morte. Tutti gli altri beni, tanto ammirati dal
volgo, sono effimeri. "E che? Non possono essere utili e piacevoli? "
Chi dice di no? Ma a condizione che essi dipendano interamente da noi, e
non noi da essi. Tutti i beni che derivano dalla fortuna possono
procurare gioia e utilità solo se il suo possessore è anche padrone di
sé e non schiavo delle sue cose.
Seneca - lettere a Lucilio.
PROVERBI E NON SOLO
O dal cao o dala coa... vedarì che l'inverno dirà la sua...
O dal cao o dala coa... vedarì che l'inverno dirà la sua...
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