Notre Dame cade a pezzi. Cadute le
cupole, il tetto non c’è più, dall’interno si vede il cielo.
Per terra cocci e frammenti, la basilica è inagibile e lo sarà per
anni. Le funzioni sacre avverranno in altre chiese. Si dice che
l’arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit, avrà così modo di
stare più vicino alla sua città. Per il recupero non basteranno 10
anni anche perché lo Stato non ha soldi e ci vuole un fondo cassa,
che grazie a consistenti offerte sembra aver già preso il via.
Questo perché il governo laicissimo di Parigi non si è mai
associato alla Chiesa e quindi si è creato un abisso, tanto che a
subirne le conseguenze sono stati gli aiuti e gli interventi di
manutenzione contro il degrado naturale del tempio e contro
soprattutto il pericolo di attentati alla cattedrale.
E così, il più alto emblema della
Francia, il monumento per eccellenza della città, che non figura
nemmeno assicurato, è destinato a sgretolarsi a causa di calcinacci
che si staccano dalle pareti. Ora Notre Dame frana per effetto di un
incidente di lavoro, sembra. Ma per notare la gravità della
situazione non occorre salire sul tetto, basta semplicemente
contemplare il triste spettacolo offerto dal giardino che sta dietro
la cattedrale, letteralmente ingombro di frammenti precipitati
dall'alto. A segnare, inoltre, un inesorabile conto alla rovescia, per
la meraviglia più visitata della Francia, sono intervenute poi le
infiltrazioni d'acqua che inesorabilmente hanno corroso l'altissima
guglia centrale e gli archi rampanti in pietra.
Del decadente destino della cattedrale
si era già occupato nientemeno che Victor Hugo, denunciando «le
innumerevoli degradazioni e mutilazioni» che l'edificio sacro aveva
subito a partire dalla Rivoluzione francese. La proprietà di Notre
Dame era della Chiesa fino al 1905, quando lo Stato ha confiscato i
beni ecclesiastici, dimenticando poi di curarsene, e intanto emergono
enormi moschee. Ma questo ai francesi non interessa, tanto paga il
Qatar. Povero Carlo Magno e il suo Sacro Romano Impero!!!
(fonte: il
Giornale.it, elaborato)
Domenico Giacon
Domenico Giacon? Chi è costui?
RispondiEliminaLei non è stato a Parigi dopo l’incendio di Nôtre Dame, Lei non vi è penetrato per descrivere i danni. E poi, Lei ha mai visto, che dopo un incendio, nemmeno una settimana dopo, sul luogo tutto era pulito ? Il “governo ha creato un abisso” Lei dice. Quale? Non ci sono soldi? Non era assicurata? Ma che dice? Fandonie! E le code lunghe centinaia di metri di fedeli e turisti per entrare, più di 10 milioni all’anno? E Lei dice che è stata trascurata?
E poi, che c’entra il Qatar? La Grande Moschea, la prima in Francia, fu costruita dopo la prima guerra mondiale per rendere omaggio a decine di migliaia di musulmani morti per la Francia. Allora il Qatar come Stato non esisteva nemmeno, esiste dal 1971. E poi il sito internet della Grande Moschea di Parigi appella alla sottoscrizione nazionale per la ricostruzione di Nôtre Dame.
Guardi un po’ intorno a Lei. Le chiese là sono tutte in ottimo stato? Si occupi piuttosto di loro.
Fichè legge il Giornale, questo Sig Domenico sarà sempre
RispondiEliminaben informato!