sabato 27 aprile 2019

La leggenda del "bòccolo di San Marco"


Questa leggenda (Festa del 25 aprile a Venezia) risale ai tempi del Doge Orso I Partecipazio (864-829), la cui figlia Maria divenne la protagonista femminile. Maria aveva occhi così splendenti e meravigliosi che fu soprannominata Vulcana. Ella si innamorò di un trovatore, Tancredi, ma le umili origini dell’amato non permettevano ai due di coronare il loro sogno d’amore. Allora Vulcana suggerì a Tancredi di partire per combattere contro gli infedeli, con la speranza che tornasse glorioso e famoso. Tancredi partì e ben presto le notizie delle sue gloriose imprese si diffusero in tutti i territori Cristiani fino ad arrivare a Venezia, che ormai aspettava il ritorno del giovane in patria per accoglierlo con tutti gli onori riservati agli eroi. Ma un brutto giorno Tancredi perì in battaglia e si accasciò su un rosaio, macchiando con il proprio sangue un bòccolo di rosa. Privo ormai di forze riuscì a consegnare il fiore ad un messo che lo portò a Vulcana. Straziata dal dolore, la giovane si ritirò nelle sue stanze: la mattina seguente venne trovata morta con il bòccolo di rosa posato sul cuore. 
Era il 25 aprile, giorno in cui a Venezia si festeggia San Marco.
venetoa360°

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