ricordo bene la 4 foto: si tratta della festa delle piantine, in cui, prima di tutto, non c'era scuola, poi, a fronte di un piccolo bulbo da interrare, ci veniva regalata una focaccia dolce (che ricordo enorme). Il periodo potrebbe essere fra il 1956-8. Vedo sulla sinistra il maestro (forse si chiamava Spagnolo?) che scendeva in moto ogni mattina da Rotzo (pioggia e neve) utilizzando la strada che passa per PISSAVACCA
Il Maestro Carlo non è mai stato mio insegnante ma lo ricordo molto bene perché al mattino aiutava i suoi colleghi a far entrare noi bimbi "scatenati" (interessati a tutto meno che alla scuola) nelle nostre rispettive aule. Non l'ho ma sentito alzare la voce ma, troneggiando dall'alto della sua statura, si poneva come punto di riferimento non solo per noi scolari ma anche per gli altri insegnanti (più avanti negli anni ho associato il Maestro Carlo al concetto di Autorevolezza). Lo ricordo quando passava per le strade del paese con la sua moto: una splendida Motoguzzi GALLETTO gialla che lui guidava con la schiena retta come un corazziere (il GALLETTO spariva sotto di lui: sembrava una bicicletta per bambini). Ci invitò più volte a casa sua e lo trovammo sempre intento a curare le sue arnie, irriconoscibilmente avvolto dalle retine nere di protezione contro le api e dal fumo che usciva da una sorta di lampada di Aladino che teneva in mano: si percepiva la serenità e la tranquillità in cui era immerso, ci sembrava quasi di disturbare. Mi piace ricordare il Maestro Carlo in questo modo, un MAESTRO di altri tempi
a destra del cestone con le "fugasse" c'è Secondo dai Righele,a sinistra probabilmente Emo Fontana e sul fondo si distingue Don Emilio Garbin, non riesco a riconoscere altri ragazzi, ma confermo la data, piuttosto il 1958. è altrettanto vero l'associazione che ha fatto Giorgio Niero fra la persona del Maestro Carlo e l'Autorevolezza, non ha mai avuto bisogno di alzare la voce. l'ultima foto è stata fatta a Forni, in occasione di una mostra sulla scuola di un tempo, probabilmente 3 anni fa.
Apprendo con tristezza che il maestro Carlo ci ha lasciati. Personaggi come lui o come i dott. Stefani e Fontana ,saranno ricordati anche dalle future generazioni.
Che bota, tusi, .... a xe na vanti anca el Maestro Crosato! Presentaat arm al vecchio Granatiere, Maestro, Cacciatore, Amico. Quili dal vinti che no ga sixolà la guera i gera roce, ciò. Tarè che desso la bruta vecia la piantarà la piantola anca par MMS.
Come il maestro Carlo, personaggi che sono ricordati nel tempo.
RispondiEliminaCome sempre belle foto, mancanti però di: data anche approssimativa, luogo e momento raffigurante. Grazie
RispondiEliminaricordo bene la 4 foto: si tratta della festa delle piantine, in cui, prima di tutto, non c'era scuola, poi, a fronte di un piccolo bulbo da interrare, ci veniva regalata una focaccia dolce (che ricordo enorme). Il periodo potrebbe essere fra il 1956-8. Vedo sulla sinistra il maestro (forse si chiamava Spagnolo?) che scendeva in moto ogni mattina da Rotzo (pioggia e neve) utilizzando la strada che passa per PISSAVACCA
EliminaIl Maestro Carlo non è mai stato mio insegnante ma lo ricordo molto bene perché al mattino aiutava i suoi colleghi a far entrare noi bimbi "scatenati" (interessati a tutto meno che alla scuola) nelle nostre rispettive aule. Non l'ho ma sentito alzare la voce ma, troneggiando dall'alto della sua statura, si poneva come punto di riferimento non solo per noi scolari ma anche per gli altri insegnanti (più avanti negli anni ho associato il Maestro Carlo al concetto di Autorevolezza).
RispondiEliminaLo ricordo quando passava per le strade del paese con la sua moto: una splendida Motoguzzi GALLETTO gialla che lui guidava con la schiena retta come un corazziere (il GALLETTO spariva sotto di lui: sembrava una bicicletta per bambini).
Ci invitò più volte a casa sua e lo trovammo sempre intento a curare le sue arnie, irriconoscibilmente avvolto dalle retine nere di protezione contro le api e dal fumo che usciva da una sorta di lampada di Aladino che teneva in mano: si percepiva la serenità e la tranquillità in cui era immerso, ci sembrava quasi di disturbare.
Mi piace ricordare il Maestro Carlo in questo modo, un MAESTRO di altri tempi
a destra del cestone con le "fugasse" c'è Secondo dai Righele,a sinistra probabilmente Emo Fontana e sul fondo si distingue Don Emilio Garbin, non riesco a riconoscere altri ragazzi, ma confermo la data, piuttosto il 1958.
RispondiEliminaè altrettanto vero l'associazione che ha fatto Giorgio Niero fra la persona del Maestro Carlo e l'Autorevolezza, non ha mai avuto bisogno di alzare la voce.
l'ultima foto è stata fatta a Forni, in occasione di una mostra sulla scuola di un tempo, probabilmente 3 anni fa.
Apprendo con tristezza che il maestro Carlo ci ha lasciati. Personaggi come lui o come i dott. Stefani e Fontana ,saranno ricordati anche dalle future generazioni.
RispondiEliminaChe bota, tusi, .... a xe na vanti anca el Maestro Crosato! Presentaat arm al vecchio Granatiere, Maestro, Cacciatore, Amico. Quili dal vinti che no ga sixolà la guera i gera roce, ciò. Tarè che desso la bruta vecia la piantarà la piantola anca par MMS.
RispondiEliminaDon scusa la mia gnoranza. Più volte te ghe scrito MMS . Cosa volelo dire? Grazie
EliminaMa a son sempre mi, belo, .... Me Medesimo Stesso, cioè me stesso sé medesimo.
EliminaGentile da parte tua.Grazie
EliminaXe proprio el caso de dire... lupus in fabula!....
RispondiEliminaIl Maestro Carlo; Grande pesonaggio stimato da tutti, peccato che domani causa salute non posso essere presente alla cerimonia. Ciao Carlo R.I.P.
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