mercoledì 23 novembre 2016

"I farmaci omeopatici non funzionano": in America ora è obbligatorio scriverlo sulle etichette



Non funzionano sono inefficaci, d’ora in poi i farmaci omeopatici dovranno dichiararlo apertamente sull’etichetta delle loro confezioni, a caratteri cubitali. 
Accade negli Stati Uniti e chi andrà in farmacia a comprare qualsiasi prodotto realizzato con i principi base dell’omeopatia, pomate, pillole o tutto quanto fa medical-free si troverà di fronte agli occhi l’avvertenza che “non ci sono prove di efficacacia” che garantiscono risultati nel loro utilizzano.

Una sorta di informazione-avvertimento dovuto deciso dall’agenzia americana di tutela del consumatore, ovvero la Federal Trade Commission. Che ha diffuso una circolare in merito a quei farmaci che non sono prescritti dal medico, ma dovrebbero in qualche modo curare malesseri vari. Quelli che presentano sintomi di vario genere, dal mal di testa alla nevralgia. E che «si risolvono da soli, senza un trattamento particolare» come precisa la Ftc. Sottolineando il fatto che per la maggior parte dei farmaci omeopatici le prove di efficacia si basano solo su teorie tradizionali, e non ci sono studi validi che utilizzino il metodo scientifico tradizionale. Pertanto le affermazioni per questi prodotti spesso possono confondere.

Anche perché l’omeopatia nata oltre tre secoli fa si basa su teorie che non sono mai state accettate nella loro globalità nell’universo scientifico. E l’unica maniera corretta per proporsi sul mercato sarebbe quella di informare nei minimi dettagli il consumatore: «L'Ftc ha da tempo riconosciuto che le affermazioni di marketing possono contenere informazioni aggiuntive. Un’affermazione su un farmaco omeopatico potrebbe non essere fuorviante se comunica che non ci sono evidenze scientifiche che il prodotto funziona e che le affermazioni sull'efficacia si basano solo su teorie del 1700 che non sono state accettate dalla maggior parte degli esperti moderni».

La decisione è rivolta a prodotti autorizzati dalla Food and drug administration (Fda) che, con alcune limitazioni, permette la commercializzazione di medicinali omeopatici senza richiedere lo stesso tipo di evidenze di quelli allopatici. Recentemente era stati lo stesso ente regolatore, indipendente dal governo americano, a far ritirare immediatamente dal mercato compresse e gel omeopatici, venduti per alleviare il mal di denti, che potevano mettere  a rischio la salute dei bambini. In Italia secondo l’Istat i consumatori di prodotti omeopatici rappresentano poco più del 4% della popolazione. Anche se l’associazione delle imprese del settore parla di dati più corposi che si aggirano intorno al 20%.
di Luisa Mosello-ilgazzettino.it

4 commenti:

  1. Tante persone nel mondo trovano nell'omeopatia un rimedio soddisfacente a diversi mali, eccezione fatta per le malattie gravi.
    I benefici sono forse dovuti ad un effetto placebo. Ma, come si può spiegare i risultati ottenuti anche sugli animali ?
    I prodotti omeopatici, però, devono essere controllati come quelli allopatici. Cosi fanno in Francia. Sembra non essere stato il caso in America ultimamente(mal di denti/bambini). L'inchiesta lo dirà.

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  2. I rimedi omeopatici , rimedi e non farmaci appunto, sono utili per chi sta bene e non accusa alcuna malattia. Sono utili soprattutto ai farmacisti e alle case che li producono, dato il costo.

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  3. Li ho sperimentati anche io. Non hanno nessun effetto se non di alleggerire il portafoglio. È un affare x le farmacie e i produttori. Idem per le tanto sponsorizzate lozioni per i capelli o pillole per la cellulite o il dimagrimento . Le autorità di controllo dovrebbero sanzionare e proibire questi sponsor subdoli. Perché la Vanna Marchi e il suo ...capppittto....è stata stangata mentre altri continuano a proporci prodotti inutili? Qualcuno dirà, siamo in Italia, paga sempre pantalon.

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  4. per esperienza diretta solo un magna schei senza risultati. concordo con linax

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