mercoledì 17 giugno 2015

Poesia


I papaveri di quando eravamo bambini
crescevano sotto la nostra casa,
in periferia, tra strade sterrate 
e squarci di prato.
Erano tanti tanti, e tutti
 ondeggiavano al vento,
anche quando il vento era poco, 
perché il papavero
era un fiore impalpabile,
leggero, timido nel suo reclinare lieve, 
ma prepotente
nel rosso del suo colore,
così spavaldo, quel rosso,
che sembrava uno squarcio
tra cielo e prato…
Uso il passato perché
i papaveri, quei papaveri,
non ci sono più, 
ma ci sono loro: 
i nostri ricordi di oggi…

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