In Trentino enti religiosi ed alberghi vengono contattati da un tour operator che propone loro di partecipare al bando di gara indetto dalla provincia per ospitare i migranti: ma chi paga la commissione?
L'Italia è presa d'assalto da un'ondata migratoria senza precedenti e la provincia autonoma di Trento, previdente, si prepara.
Il 29 aprile la provincia pubblica un bando di gara per "l'affidamento dei servizi di vitto e alloggio rivolto ai migranti",
per un periodo di tre anni a partire dal primo gennaio 2016. Qualche
giorno fa un quotidiano locale segnala il caso di un ente religioso
trentino contattato da un tour operator privato che invita alla partecipazione al bando: "Richiesta
per la vostra disponibilità a partire dal 1° gennaio 2016 per il
periodo che vorrete mettermi a disposizione la struttura, il bando è per
3 anni. Si tratta di utenti particolari in quanto parliamo di emigranti
che il Ministero dell'interno ha destinato per la vostra regione".
È allora che un cronista del giornale.it insospettito,
decide di chiamare il tour operator, fingendosi un albergatore trentino
interessato all'opportunità. Chiede subito se si occupano
dell'accoglienza dei migranti "per conto della provincia": rispondono di sì.
Quindi proseguono specificando che l'accoglienza dovrà essere conforme alle esigenze religiose degli ospiti e che in loco "sarà presente un nostro referente".
Andiamo al dunque, il cronista del Giornale chiede quanto sarà la diaria. La risposta è stupefacente: "Puoi
fare tu il prezzo. Alla fine di ogni mese tu mi darai un resoconto
insieme al nostro responsabile. Io faccio la fattura e immediatamente mi
viene saldata e io ti saldo. Al termine di ogni mese ci sono i soldi. È
molto importante, non è che va alle calende greche".
Basiti, i collaboratori della testata nazionale telefonano al direttore generale del dipartimento salute della Provincia, Silvio Fedrigotti,
per chiedere spiegazioni. Dal dipartimento ci confermano che la
provincia non ha mai dato incarico ad alcun mediatore, come peraltro
aveva già dichiarato pubblicamente l'assessore Borgonovo Re: "Noi
non abbiamo dato nessun incarico: il ministero stabilisce un fisso e
poi noi apriamo la gara al ribasso, con base d'asta a 25 euro".
A questo punto però il cronista chiede il conto al tour operator,
tornando a domandare se agiscano per conto della provincia: questa volta
la risposta è più ambigua, "lo facciamo per la provincia perché il bando è della provincia".
"Noi partecipiamo ad un bando di gara come ne partecipiamo a
tantissimi - abbozzano - Noi faremo il nostro prezzo. Facciamo
un’ipotesi: tu mi dai 20, io lo vendo a 22 e partecipo al bando di gara
come possono partecipare tanti altri."
La partecipazione al bando potrà anche essere regolare. Ma l'intenzione di speculare sulla pelle degli immigrati è chiara.
(lavocedeltrentino.it)
by Odette
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