sabato 9 febbraio 2013

Historia Christi






 Alla mostra “Historia Christi”  
 il dipinto di Maria Maddalena 
di Forni di Valdastico

Ogni chiesa, anche la più piccola, povera e spoglia, possiede dei tesori preziosi: quadri o pitture sono la testimonianza di una fede viva, una fede antica e sono l’espressione genuina di artisti e pittori che, con le loro opere, hanno arricchito di valore tutti i luoghi sacri. 
Un valore che ci dà un forte segno di volontà nel voler raccontare, con i tanti dipinti, la storia del messaggio evangelico, ma tutto questo è un’eredità da custodire, da salvaguardare, da tenere cara perché è la più grande espressione di fede cristiana e di arte. 
Inaugurata il 23 aprile 2008 al Salone del Palazzo Vescovile di Vicenza, la mostra “ Historia Cristi” ci porta  a intraprendere un percorso di conoscenza della vita di Cristo, attraverso le opere.
Promossa dal Museo Diocesano di Vicenza in collaborazione con la Sovrintendenza  al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Verona, Rovigo e Vicenza, la mostra si propone di portare a conoscenza di quanti la visitano, le opere  che  sono custodite in molte chiese della Diocesi di Vicenza. 

Un quadro che è stato messo in risalto sugli inviti e sulla copertina del libro che illustra tutte le opere, è quello custodito nella chiesa di Forni di Valdastico, che raffigura la “Cena in casa di Simone il fariseo” che ritrae Gesù ospite in casa di un fariseo che accoglie l’umile gesto di una peccatrice la quale, bagna i piedi del Cristo con le lacrime, le asciuga con i capelli e li bacia cospargendoli di profumo: questa donna è Maria Maddalena e, insieme a Gesù, è la principale figura di questo quadro. 

Il dipinto è la pala dell’altare maggiore che, dopo  aver subito opere di restauro, si mostra agli occhi dei visitatori, nella sua luce migliore. 
Il primo conflitto bellico aveva distrutto la pala della chiesa del piccolo paese, così fu necessaria la realizzazione di un altro dipinto che venne donato dalla Contessa Giulia Persico Della Chiesa. L’autore del  dipinto è un pittore romano Virgilio Guidi e porta l’iscrizione “1928”. Molte le ricerche fatte, tante  notizie acquisite su questa opera, riportate nel libro che fornisce spiegazioni su ogni singolo pezzo della prestigiosa mostra. Ogni lavoro ha la sua storia, ha un valore particolare, ha anche un posto speciale  dove fa parte  di una tradizione cristiana ed ha un grande valore affettivo per le persone su cui ha vegliato in silenzio.  
La mostra è stata visitata da molte persone, che hanno ammirato sculture e dipinti di arte sacra che molte volte abbiamo alla portata di mano, ma, pur guardando, non ci facciamo caso…
Grazie a tanti contributi che sono arrivati per i vari interventi (gli alpini di Forni non sono mancati), a tante persone che hanno collaborato, agli enti pubblici, agli studiosi, ai ricercatori, alla ferma volontà di agire per il recupero e il mantenimento di beni che fanno parte della nostra storia, che tutti noi abbiamo la possibilità di poter “gustare” in pieno la bellezza, l’armonia, le tonalità e i colori, le espressioni dei volti, la “vita” che traspare da queste opere. 
Quindi un grande grazie a tutte le persone che sono state coinvolte in questo progetto e per la Parrocchia di Forni, la gioia di poter  condividere la pala del proprio altare, rinnovata e tornata a casa con più splendore!   
                                                                           
Lucia Marangoni

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