lunedì 3 dicembre 2012

Girovagando - Montepiano


Avendo occasione di parlare spesso con la gente mi sono accorta che tante persone della valle non sono mai salite fino a Montepiano. Magari sono state alle Maldive, ma non a Montepiano.
Mi direte: cosa c'entra? Niente,  ma visto che è vicino a noi, un giretto vale la pena farlo.
Montepiano è una piccola contrada in comune di Lastebasse a 600 mt di quota e si può raggiungere dalla statale passando in mezzo ai Tamburinari e dopo 1500 mt di salita su una stradina asfaltata, che si snoda in mezzo al bosco, si arriva al piano. Da qui il nome MONTEPIANO.
La prima sensazione è di aver raggiunto un angolo di paradiso per la pace e il silenzio che vi regna.



Pensate che qui oggi abitano solamente 12 persone: la Maria (98 anni) col figlio Modesto – la Orsolina – la Bruna – Gianni – la Zita– Alfredo -  Cristiano – Marco – Fanny – Sofia e Matilde. Una curiosità: Cristiano ha 45 anni e solamente dopo 41 anni è nata Sofia e poi Matilde, le figlie di Fanny e Marco, ultima coraggiosa famiglia, amante degli animale della natura  che si è trasferita a Montepiano. Da sperare che Fanny e Marco possano contagiare anche altre giovani famiglie a trasferirsi in questa oasi di pace, altrimenti Montepiano è completamente nelle loro mani... Guardandosi  indietro si ha una panoramica su Pedemonte che alla sera, quando è illuminato, sembra un presepe. Con le spalle a nord, alla propria sinistra si vede in alto la chiesa di Luserna e si sentono anche le campane. Sulla piazzetta della contrada c'è dal 1965 una chiesetta dedicata a S.Stefano molto bella e ben curata, dai tetti rossi e spioventi e un piccolo campanile accanto, che con la sua campanella, il primo di luglio chiama a raccolta i fedeli per la messa celebrata appositamente per proteggere gli abitanti dai morsi delle vipere. Un'altra messa viene celebrata in agosto in concomitanza con la festa paesana e poi il giorno di Santo Stefano. Poco prima della chiesa c'è un vicolo stretto da dove inizia, ben segnalato, un sentiero che porta al Restele, allo Spitz di Tonezza e a Campomolon. Il percorso presenta 1100 mt di dislivello e si possono raggiungere le vette in 3 ore circa e lungo il sentiero si incontra una grande varietà di flora e fauna. Infatti, non è raro incontrare branchi di camosci o caprioli, che spesso scendono anche a fare razzia negli orti o, nella vegetazione, trovanofaggi e pini silvestre, mentre più in alto carpini o la ginestra radiata, tipica dei luoghi più aridi. Tutto questo per chi vuole fare una bella camminata, diciamo pure, impegnativa. Per chi vuole scegliere qualcosa di più leggero, può salire a piedi a Montepiano partendo dal sentiero dopo contrà Sella, passando dal Maso Moretti. E' una gradevole camminata di 20 minuti circa e si raggiunge così  la contrada dove si possono vederee capre bionde dell'Adamello, piccole pecore nere e i lama in buon armonia con l'ambiente, rendendolo caratteristico e meritevole di una visita domenicale che in questa stagione... è... favolosa!
La salita a Montepiano è gradita in particolare ai bambini. Ne sanno qualcosa i bambini della scuola materna di Pedemonte che in una splendida giornata d'autunno sono saliti con il pulmino a far visita alla fattoria didattica 

"la casa del pastore” di Fanny. 
All'arrivo sono stati accolti da "Eric macho", un bellissimo lama bianco e da "lillo" un piccolo capretto biondo dell'Adamello. Hanno fatto visita agli asinelli al pascolo e successivamente hanno arricchito i loro disegni con lana, piume e foglie secche, giocando, imparando e apprezzando quanto la natura offre per la loro creatività.    
Consiglio a tutti una visita a Montepiano perchè ne vale la pena e conoscendo il territorio che ci circonda impariamo anche ad amarlo e rispettarlo.   

Buona passeggiata a tutti!  
Milly


N.B.: le foto dei caprioli e dei camosci
gentilmente offerte da Modesto  


Nonna Maria, la più anziana e Matilde, la più giovane











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