venerdì 7 dicembre 2012

Circolo Vicentini nel mondo a Grenoble




      Domenica 18 Novembre 2012 si é celebrato il 45° Anniversario della fondazione del CIRCOLO di Grenoble dell'ENTE VICENTINI NEL MONDO alla MISSIONE CATTOLICA ITALIANA.

Era l'anno 1967 quando in un giorno d'autunno, con la partecipazione di più di duecento VICENTINI della regione, con una Messa Solenne, cantata da un coro giunto apposta da un paese vicentino e davanti alle massime autorità della Camera di Commercio e dell'Ente Vicentini  nel mondo di Vicenza, fu inaugurata la nuova sede del Circolo Vicentini di Grenoble.
Il pranzo fu allietato da polenta e baccalà alla vicentina portato direttamente da Sandrigo, che per tanti nostri connazionali era la prima e forse l'ultima volta che gustavano tanta prelibatezza.    
Ci furono i grandiosi discorsi delle Autorità venute da Vicenza, dove si metteva in risalto il grande contributo che avevano dato  le rimesse degli emigranti allo sviluppo della città e alla prosperità   dei paesi vicentini. L'eterna riconoscenza che avrà l'Italia verso questi figli, che la miseria aveva costretto ad andare a cercare lavoro all'estero, e che la Camera di Commercio e  l’Ente Vicentini saranno sempre solerti nell'aiutare moralmente e materialmente nel possibile  tutti gli emigranti e i Circoli che gli rappresentano.      
PAROLE...PAROLE...soltanto PAROLE....e scroscianti applausi.
E la grande festa terminò con il coro che cantava canzoni  "amarcord”e  balli che si protrassero fino all’alba.
Fu  l'inizio di una serie di feste: Natale-Pasqua-Carnevale...
Il ritrovarsi con Persone perdute di vista e a quel tempo, troppo intente al lavoro e che  non trovava altro per divertirsi. Bisogna dire che il poter approfittare di una sala così,era il giusto compenso per il tanto lavoro e la contribuzione che i Veneti, ed in particolare i Vicentini avevano dato alla costruzione degli edifici della Missione Cattolica. Essa era composta da un piccolo immobile di due piani: abitazione e sale di studi. Una grande "salle de fete" e una grande Capella per le funzioni religiose.
Questa chiesa fu frequentatissima: ci furono diversi matrimoni, battesimi e cerimonie varie.
Il primo ventennio fu splendido, tutti partecipavano, poi piano piano i vecchi Emigranti scomparivano e con essi, le feste vere, la voglia di stare insieme. L'arrivo della televisione, le rivalità, le maggiori possibilità e la mancanza di forze nuove, fecero il resto.
Antonio e Bruno Fontana dalla Grotta e Canale da Tonezza con rispettive mogli
E i figli? Loro era nati qui. Andavano a scuola con dei compagni multietnici che venivano da tutto il mondo cantavano la "Marseillese". I piccoli andavano volentieri con i loro padri  a visitare i loro nonni, i loro cugini, a partecipare alle feste, ma poi con gli anni volevano vedere "autre chose". Notiamo, per onor di cronaca, che ci furono molte ragazze che trovarono “l'amour" e si sposarono con giovani italiani,f acendo il cammino inverso delle loro madri! Ciò non mi risulta per i ragazzi! Molte famiglie, anche vicentine, dimenticarono di parlare il dialetto veneto ai loro figli e molte “francizzarono” anche il loro nome.
E l’Italia cosa faceva? I Comuni come si comportavano? Eri partito dal tuo Paese, via dall'anagrafe, via i diritti civici. Eri andato sù a Rotzo il 9 giugno del 1947 per giustamente difenderli e avevi ricevuto una "stéla" sulla schiena, peggio per te, via da qui. Straniero in casa tua. Un emigrante, una vergogna d'Italia. Ora erano diventati ricch, avevano le fabbriche in paese! Solo il 15 agosto eri riconosciuto. Discorsi con lacrime agli occhi tipo Fornero, pergamena di riconoscimento, questua di qualche cento lire per la Cappellina dedicata all’Emigrante...
Sulla casa, che ti sei costruito con i tuoi sudori, devi pagare l'ICI, ora IMU, come seconda casa, cifre esorbitanti! Per l’acqua, per fortuna c’è il contatore, ma per i rifiuti? Comune magnanimo, visto che per quindici giorni l’anno… si pagano anche lì cifre inique! E chi ti fa la carta d'identità ora che sei cittadino europeo? L' Unione Europea interviene e costringe l'Italia a riscrivere  i suoi emigrati all’ anagrafe ed istituire L'.A.I.R.E. L'Anagrafe Italiani residenti all'estero. Ridiventi italiano di terza classe.
Oramai pochi sono i superstiti degli Emigranti della Vecchia Guardia..
Alla festa del 45° anniversario del Circolo eravamo una decina, e tutti ultraottantenni...
E vi ricordate le promesse della Camera di Commercio, e dell’Ente Vicentini nel Mondo di Vicenza?
A rappresentarli tutti, c'era una ragazza, emigrata belga, in "stage" alla Camera di Commercio.
Arrivata all’una, piena di fame, e che doveva ripartire alle diciotto.
Le avevano solamente pagato il treno andata e ritorno!...

Lino Bonifaci



Il Presidente Canale da Tonezza consegna una targa ricordo all'inviata dell'Ente Vicentini nel mondo

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