LA MIA SANTA SPECIALE
Credo che il nome di ogni persona, sia stato pensato e programmato in riferimento a desideri e sogni dei genitori. Comunque sia il nome che portiamo, tutti sappiamo che è stato scelto dalle persone che ci hanno dato la vita e hanno cercato di esprimere i loro desideri, a volte la moda corrente, a volte i divi della televisione. Un tempo, non si discuteva tanto sul nome da dare a un figlio: spesso doveva portare il nome dei nonni, degli zii o di qualche persona della famiglia da ricordare . Le giovani mamme, non avevano certo la facoltà di decidere, bello o brutto, lungo o corto, conosciuto o sconosciuto, il nome era destinato a ripetersi e spesso si aveva a che fare con troppi nomi uguali e quindi venivano storpiati. (Giovanni – Nane, Giovanin, Giovanela, Giovanina; Antonio – Toni, Toniti, Togna; Giuseppe-Bepi, Bepo, Bepiti, Bepon, Bepina; Lucia - Lussia, Cia, Cietta, Lussieta... e quanti altri!) Ai nostri giorni i nomi sono più vari, magari anche stranieri, ma sempre e comunque scelti da mamme e papà liberi di dare al proprio figlio il nome desiderato e, se chiamato bene, ogni nome è bello e ha il suo fascino! Ognuno dovrebbe portarlo con gioia appunto perché, chi lo ha scelto, lo ha pensato con l’amore e la trepidazione di chi attende l’arrivo di una nuova vita. Io ho sempre amato il mio nome e sono cresciuta con il quadro di S. Lucia attaccato sopra al mio letto. Confesso che, da piccola, vedere quel piatto con gli occhi mi incuteva paura, ma quando mio papà mi ha spiegato il motivo del mio nome, l’ho amato ancora di più. Ora vi racconto una storia…
Tanti anni fa un giovane uomo, lavorando, fu ferito agli occhi con delle gocce di piombo; a quei tempi non c’erano grandi cure, ma si fece ciò che si poteva e gli furono prescritti gli occhiali da portare per un periodo. L’occhio comunque aveva subito qualche danno e ci vedeva un po’ meno, ma se pensava che poteva rimanere cieco… Così quel giovane decise che, se si fosse sposato, la prima figlia che avrebbe avuto, si sarebbe chiamata Lucia come la Santa protettrice della vista. Quel ragazzo era mio papà! Mi raccontava spesso la storia della Santa, di come si diceva fosse “sora i oci” e di come lui le era sempre stato riconoscente per l’esito del fatto accaduto. Il mio onomastico è sempre stato festeggiato e, nonostante non possa sopportare che il mio nome venga storpiato, il 13 dicembre il suo augurio era sempre lo stesso: ”Santa Lussia, el fredo crussia” (a S. Lucia fa molto freddo).
Da lui avrei accettato ogni cosa e da quando non c’è più, mi manca tanto quel suo augurio… Ma il 13 dicembre del 2009, Santa Lucia mi ha portato un gran regalo: non i regali che porta a Verona, Trento o nei paesi di Pedemonte e Lastebasse, non i soliti dolci arrivati di notte con un asinello, come dice la tradizione, no! Santa Lucia si è servita della tecnologia e…
Ero appena tornata dal battesimo di mio nipote, anche se non stavo bene ero stata attorniata da tanti bimbi e avevo raccontato filastrocche e fiabe: erano le 17.00 e stavo per accendere la stufa, quando… squilla il telefono, rispondo… E’ il mio medico che, andato in ambulatorio per dei documenti, guardando nel computer ha trovato la risposta a un esame importante che attendevo da un mese… Mi dice che è tutto negativo, che non ho bisogno di cure e che devo festeggiare… un fiume di lacrime represse da tanto tempo, quasi come una liberazione, è sceso copioso sulle mie guance e quasi non ci credevo! Era una notizia splendida, un regalo meraviglioso, ricevuto in un giorno speciale e io sono sicura che certe cose non succedano a caso, ma abbiano dei fili invisibili che le tengono unite. Avevo passato una bella giornata con la mia famiglia, mancava solo mio papà, ma mi ha fatto sentire la sua presenza, il suo pensiero, il suo augurio per il mio onomastico. Certo che si è servito di persone e di tecnologia, ma cosa mi importa, dietro a tutto questo io ho sentito ancora una volta il suo grande amore per me! Quindi, ancora una volta, ringrazio la mia Santa protettrice e mio papà per il nome che porto, ma…… non provate a storpiarmelo! Non lo sopporto!
Tanti anni fa un giovane uomo, lavorando, fu ferito agli occhi con delle gocce di piombo; a quei tempi non c’erano grandi cure, ma si fece ciò che si poteva e gli furono prescritti gli occhiali da portare per un periodo. L’occhio comunque aveva subito qualche danno e ci vedeva un po’ meno, ma se pensava che poteva rimanere cieco… Così quel giovane decise che, se si fosse sposato, la prima figlia che avrebbe avuto, si sarebbe chiamata Lucia come la Santa protettrice della vista. Quel ragazzo era mio papà! Mi raccontava spesso la storia della Santa, di come si diceva fosse “sora i oci” e di come lui le era sempre stato riconoscente per l’esito del fatto accaduto. Il mio onomastico è sempre stato festeggiato e, nonostante non possa sopportare che il mio nome venga storpiato, il 13 dicembre il suo augurio era sempre lo stesso: ”Santa Lussia, el fredo crussia” (a S. Lucia fa molto freddo).
Da lui avrei accettato ogni cosa e da quando non c’è più, mi manca tanto quel suo augurio… Ma il 13 dicembre del 2009, Santa Lucia mi ha portato un gran regalo: non i regali che porta a Verona, Trento o nei paesi di Pedemonte e Lastebasse, non i soliti dolci arrivati di notte con un asinello, come dice la tradizione, no! Santa Lucia si è servita della tecnologia e…
Ero appena tornata dal battesimo di mio nipote, anche se non stavo bene ero stata attorniata da tanti bimbi e avevo raccontato filastrocche e fiabe: erano le 17.00 e stavo per accendere la stufa, quando… squilla il telefono, rispondo… E’ il mio medico che, andato in ambulatorio per dei documenti, guardando nel computer ha trovato la risposta a un esame importante che attendevo da un mese… Mi dice che è tutto negativo, che non ho bisogno di cure e che devo festeggiare… un fiume di lacrime represse da tanto tempo, quasi come una liberazione, è sceso copioso sulle mie guance e quasi non ci credevo! Era una notizia splendida, un regalo meraviglioso, ricevuto in un giorno speciale e io sono sicura che certe cose non succedano a caso, ma abbiano dei fili invisibili che le tengono unite. Avevo passato una bella giornata con la mia famiglia, mancava solo mio papà, ma mi ha fatto sentire la sua presenza, il suo pensiero, il suo augurio per il mio onomastico. Certo che si è servito di persone e di tecnologia, ma cosa mi importa, dietro a tutto questo io ho sentito ancora una volta il suo grande amore per me! Quindi, ancora una volta, ringrazio la mia Santa protettrice e mio papà per il nome che porto, ma…… non provate a storpiarmelo! Non lo sopporto!
Un grande augurio di BUON ONOMASTICO a tutte le Lucie!
Lucia Marangoni
I primi auguri li ho ricevuti da te,
anche se non ho potuto sentirli con le orecchie,
li ho percepiti con il cuore..
Ora queste sensazioni sono sempre parte di me,
stamattina appena sveglia, ho sentito che mi dicevi:-
“Santa Lussia el fredo crussia!”
Così mi hai sempre detto, con un bacio appena posato,
con quel tuo modo un po’ distante,
quasi a vergognarti di farmi un abbraccio o di darmi un bacio…
Oggi non è più come gli altri anni,
non sento la tua voce che mi racconta il perché del mio nome..
Forse per questo motivo, per l’importanza del significato
che mi sono sempre sentita legata a te,
da qualcosa di intimo e profondo
e tacitamente era il nostro segreto.
un nome che ho sempre amato
e che adesso, che non ci sei tu a ricordarmi ciò che significa,
acquista ancor più importanza.
Ma sono sicura che, da dove sei ora,
mi mandi un bacio e mi dici “Auguri Lussia”;
anche se non sarà più la stessa cosa,
in questo giorno ti sentirò ancora più vicino, Ciao Papà.
Lucia Marangoni
13 dicembre 2005 SANTA LUCIA
❤️Che bello sto scritto questo ricordo questa testimonianza commovente molto sentito Brava Lucia gli auguri più sinceri x te da Rosy
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