Ero stata operata da un mese e non stavo bene,
ma questo dono inatteso è stata una medicina preziosa,
una terapia straordinaria e per questo,
a distanza di anni,
ricordo con gioia quei momenti vissuti.
ma questo dono inatteso è stata una medicina preziosa,
una terapia straordinaria e per questo,
a distanza di anni,
ricordo con gioia quei momenti vissuti.
“E’ una fredda sera d’inverno, sono qui nella mia calda stanzetta, davanti allo schermo del computer e sto scrivendo un articolo per il giornale, che mi è stato richiesto.
La giornata, per vari motivi, è stata più pesante del solito… ad un tratto il suono del campanello di casa, mi distoglie dai pensieri... sarà la solita amica che viene a farmi visita? No, lei arriva molto più tardi!
Scendo le scale, apro la porta e… vengo invasa dai canti della Stella, da visi di bimbi, da occhi amici, da sorrisi... la mia cucina si riempie del calore che queste persone mi hanno portato in questa gelida sera di dicembre. “Avete sconfinato!” dico io, sapendo bene che oltre ad essere di un altro paese, sono di un’altra parrocchia e anche di un’altra Diocesi, nonostante ci sia solo il torrente che ci separa... ma l’amicizia, l’affetto e l’amore non hanno confini e se arrivano direttamente dal cuore, sanno togliere tante barriere che a volte vengono erette. Mi guardo intorno, il cuore trabocca di felicità e mi emoziono… Questo è veramente un regalo inaspettato, un dono prezioso che ha illuminato la mia notte. Nei loro occhi, nei sorrisi, nelle parole trovo solo sincerità e gioia di donare qualcosa anche con un semplice canto e, quando uno di loro mi dice che sono nel loro cuore, lì veramente mi sento veramente avvolta, protetta, attorniata, coccolata da quei forti sentimenti che in questo periodo, più di sempre, ho potuto toccare con mano.
Li accompagno fuori e guardo il cielo trapunto di stelle lucenti: non posso fare a meno di ringraziare Dio che si serve sempre di tante persone per farci capire le cose importanti, anche nella semplicità di un canto natalizio!
La giornata, per vari motivi, è stata più pesante del solito… ad un tratto il suono del campanello di casa, mi distoglie dai pensieri... sarà la solita amica che viene a farmi visita? No, lei arriva molto più tardi!
Scendo le scale, apro la porta e… vengo invasa dai canti della Stella, da visi di bimbi, da occhi amici, da sorrisi... la mia cucina si riempie del calore che queste persone mi hanno portato in questa gelida sera di dicembre. “Avete sconfinato!” dico io, sapendo bene che oltre ad essere di un altro paese, sono di un’altra parrocchia e anche di un’altra Diocesi, nonostante ci sia solo il torrente che ci separa... ma l’amicizia, l’affetto e l’amore non hanno confini e se arrivano direttamente dal cuore, sanno togliere tante barriere che a volte vengono erette. Mi guardo intorno, il cuore trabocca di felicità e mi emoziono… Questo è veramente un regalo inaspettato, un dono prezioso che ha illuminato la mia notte. Nei loro occhi, nei sorrisi, nelle parole trovo solo sincerità e gioia di donare qualcosa anche con un semplice canto e, quando uno di loro mi dice che sono nel loro cuore, lì veramente mi sento veramente avvolta, protetta, attorniata, coccolata da quei forti sentimenti che in questo periodo, più di sempre, ho potuto toccare con mano.
Li accompagno fuori e guardo il cielo trapunto di stelle lucenti: non posso fare a meno di ringraziare Dio che si serve sempre di tante persone per farci capire le cose importanti, anche nella semplicità di un canto natalizio!
Grazie, ragazzi, con tutto il cuore!
Lucia Marangoni
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