mercoledì 12 dicembre 2012

Salvaguardare il territorio



Nel periodo della bella stagione, dove più spesso si può godere dello stare all’aperto, si può assaporare la bellezza che le nostre valli sanno regalarci,dal verde dei prati, al gorgoglio dei torrenti, al fresco del bosco, ai profumi e ai sapori che solo camminando fra i sentieri si possono “gustare”. Decantare la bellezza di quello che ci sta intorno, sarebbe facile, ma in alcuni casi, anche un po’ falso… Se pensiamo a tanti anni fa, dove ogni più piccolo fazzoletto di terra era coltivato, dove le “masiere” costruite con cura  rendevano ordinati contrà e paesi, dove era custodito gelosamente ogni orticello, pensando a tutto questo ci si accorge quanto il paesaggio sia cambiato. Amore per la terra, sostentamento per le famiglie, bisogno di sopravvivere… certamente sì, ma l’abbandono del territorio ci ha fatto perdere quello che può definirsi il rispetto per quello che ci è dato di custodire e proteggere. Spesso ci si imbatte in luoghi  dove l’essere uomo ci fa vergognare…,immondizie lasciate dappertutto, negligenza di chi potrebbe intervenire, deturpamento del territorio, fanno sì che angoli di particolare bellezza, diventano amarezza e tristezza per qualsiasi persona che sa guardare con occhi attenti.  A volte, di fronte a certe visioni, ci si sente impotenti e non si comprende come, l’intelligenza umana, scenda così in basso..  Anche lungo le strade, fuori dai paesi, non mancano episodi  dove il camminare sicuri  fra il verde, diventa pericoloso e ci porta  a una ribellione interiore che però non serve a nulla..., ma anche nei paesi, dove qualche appezzamento non viene curato dalle istituzioni competenti, è facile stare a guardare e puntare il dito… a volte invece di tante chiacchiere inutili, si farebbe prima  a sentirsi parte di quello che ci sta attorno, sentirsi, come si può, responsabili della bellezza che abbiamo a disposizione, curandola e insegnando alle giovani generazioni  il rispetto e l’amore per la propria terra. Ci sono paesi dove tutto questo succede: qualche volontario si mette insieme per lavorare in compagnia pulendo, estirpando per rendere più vivo il territorio; non serve ricevere ringraziamenti o elogi, quello che la terra sa far crescere con l’aiuto dell’uomo o quello che gli occhi possono ammirare, è senza dubbio il ringraziamento più grande per chi crede che il proprio contributo non vada in nome della comunità a cui appartiene, ma alla propria terra, alle proprie radici, al paese a cui si sente legato, al territorio di cui si sente “custode”. Non possiamo certo pensare di cambiare il mondo, ma possiamo, cambiando il nostro modo di agire, dare il nostro aiuto per sentirci parte di ciò che ci circonda. Auguro  a tutti di poter maturare e far crescere l’idea del rispetto delle nostre valli, rispetto che significa salvaguardia, tutela, sorveglianza, amore: quell’amore che è tanto decantato, ma che spesso è poco “sentito”… Nel ringraziare tutti quelli che da anni  in silenzio e del tutto gratuitamente, perseguono quest’idea  tenendo puliti i sentieri, i boschi, i torrenti, vivendo in armonia con la natura, la speranza che sempre deve essere alimentata è quella  che aumentino  in ogni paese o contrà, le persone che si prendono cura del territorio in cui vivono nel rispetto di tutto quell’enorme tesoro che abbiamo a disposizione e che spesso non siamo capaci di valorizzare..
                                                                               Lucia Marangoni

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