MADONNA AUSILIATRICE
(dalla serie Capitelli di Pedescala)
Il Capitello, che inquadra una nicchia, è inserito all’altezza di due metri dal suolo nella facciata della casa della famiglia Marangoni-Mattielli in via Venezia, 10 a Pedescala. Le misure del Capitello sono: m. 2,80x1,05; quelle della nicchia: m. 1,50x0,75x0,20. Gli elementi architettonici: la mensola, le due lesine, la ghiera e la piattabanda terminale che porta al centro un angioletto sono leggermente aggettanti. Sul fondo della nicchia è dipinta a fresco Maria Ausiliatrice. La devozione alla Madonna sotto questo titolo è antica ma si è diffusa ed è diventata popolare in seguito all’erezione a Torino, per opera di S. Giovanni Bosco, della Basilica di Maria Ausiliatrice. Sempre ad illuminarla, posta sotto la chiave di volta, un’elegante lampada a campana in vetro.
Il Capitello venne eretto per devozione dal sig. Domenico Mattielli nell’anno 1923; il dipinto è di discreta fattura e abbastanza ben conservato, fu eseguito nello stesso anno dal pittore Ongaro di Treschè-Conca e vi si leggeva sopra la testa della Madonna: “M.D./D.M.C. Fece Fare 1923”.
L’angelo proviene dalla settecentesca vecchia chiesa di Pedescala distrutta dai bombardamenti durante la Grande Guerra 1915-18. Venne recuperato dalle macerie da Domenico Stenghele e posto qualche anno dopo sopra il Sacro manufatto dal farmacista locale sig. Giuseppe Casentini. La fascia in lamiera che tiene fermo l’angelo portava la seguente descrizione ora scomparsa: “CONTRADA DELL’ANGELO”. Ancora oggi fra i più anziani questo termine viene usato per indicare Via Venezia. Nel 1984 l’Amministrazione Separata di Pedescala fece un intervento di restauro.
Con il titolo di Madonna Ausiliatrice, da “Auxilium Christianorum” (Aiuto dei Cristiani) si è voluto fin dall'antichità omaggiare questa eccezionale figura di donna, che con la sua virtù, la sua grazia e la sua vita votata all'abnegazione e alla sofferenza ha meritato il titolo di “madre” di tutti i Cristiani.
1) Immagine dell’attuale Capitello.
2) Domenico Stenghele nell’atto di mettere in sicurezza il cherubino.
3) Contra' dell’Angelo (via Venezia) in una foto del 3 maggio 1945.
Delmo Stenghele
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