【Gianni Spagnolo © 21E23】
Forse non lo sapevate ancora, ma oggi 23 maggio, festa di San Desiderio, abbiamo proclamato la “Giornata Mondiale delle Bronsescoverte”.
In verità, oggi cadrebbe anche la “Giornata Nazionale della Legalità”, ma siccome in Italia la legalità non esiste, abbiamo pensato di intrufolarci noi. Sarebbe anche la “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore” dell’Unesco, nonché la "Giornata Mondiale delle Tartarughe". D'altronde, anche di Santi ce ne sarebbero altri da festeggiare in questo giorno, come San Battista de Rossi, o i Santi Lucio, Montano e compagni, ma sa se varda tuto no la xe pì finìa.
È diventata ormai una moda, in quest’epoca di globalizzazione e di politicamente corretto, che qualche Organizzazione Sociale proponga al culto generale il suo tema fondativo. Invece di fare un esame di coscienza e un resoconto delle proprie attività, ovviamente sempre volte il bene dell’Umanità, ci si autocelebra socializzando ogni problema e affidandolo alla grancassa dei media e dei social.
Non siamo più abituati a mettere delle priorità, per cui tutto è urgente e siamo sommersi da un sovraccarico informativo senza alcun beneficio. Siamo angosciati da tante “Giornate Mondiali” il cui unico effetto è di ricordare tutti i problemi del mondo. Problemi che nei media divengono immancabilmente catastrofici, imminenti e vicini, mentre aumenta in noi il senso di solitudine e di impotenza. Così si reagisce magari diffondendo il messaggio in modo da sentirci almeno partecipi, far capire che siamo partecipi e invitare gli amici ad essere partecipi. Tanto, per farlo, basta un click, mettere un like, aderire ad una catena di Sant’Antonio virtuale. Così si pensa mondialmente e magari si tralascia localmente, ma la coscienza social è comunque a posto.
Non è importante la realtà, ma l’apparenza. Non è interessante quello che si sta facendo ma quello che si dovrebbe o dovrà, fare. Il telespettatore e l’internauta deve sapere che si sta “lavorando” per i problemi globali che affliggono il mondo, tutti problemi di cui le Organizzazioni Internazionali non hanno colpa e su cui non hanno poteri diretti per far qualcosa, ma di cui mostrano di farsi carico. L’importante è far vedere di farsene carico.
Il 20 marzo di ogni anno, per esempio, è la “Giornata Mondiale della Felicità”, istituita nel 2012 dall’Assemblea Generale dell’ONU, il cui testo fondativo recita così:
«L'Assemblea generale [...] consapevole di come la ricerca della felicità sia uno scopo fondamentale dell'umanità, [...] riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l'eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica [...]»
È senz’altro consolante sapere che questa Suprema Istituzione Globale si preoccupa della nostra felicità. Ne siamo certamente lusingati e quel giorno non mancheremo di farlo sapere a tutti i nostri contatti social, diffondendo qualche banale meme che abbiamo a nostra volta ricevuto da qualcuno più social, aggiornato e svelto di noi. L’importante è far sapere che esistiamo anche noi e che partecipiamo all’evento.
Ecco dunque che, negli ultimi tempi, le “giornate mondiali” sono cresciute di numero, tanto che presto supereranno i giorni di calendario, com’è già successo ai Santi e ai Martiri di Santa Romana Chiesa. Per carità, sono tutte importanti, tutte da ricordare con discorsi eruditi, servizi TV, incontri di alto livello e magari un solenne richiamo Presidenziale. Il rischio è comunque l’assuefazione, la superficialità e l’oblio da sovraccarico. Rimane il momento di autocelebrazione che, a questo punto non si negherà a nessuno. Basta fare un veloce giretto sul sito www.giornatamondiale.it per avere un’idea delle “Giornate Mondiali” che sono state già istituite.
Ora qualcuno si starà chiedendo cosa fare nella “Giornata Mondiale delle Bronsescoverte”. Semplice! Niente di diverso da quello che si fa nelle altre occasioni: si prende il link e lo si diffonde a tutti i propri contatti sui social. Ma a tutti, proprio tutti, mi raccomando!
di legale in italia ce solo l"ora
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