Nonostante
il tempo incerto, molte persone si sono ritrovate alla Pria il 6
luglio 2018, per ascoltare la voce del fiume. Fino alle 15,30 i
fulmini e le saette avevano fatto pensare che l’evento sarebbe
stato annullato, invece, com'è già capitato altri anni, le nuvole
si sono diradate, il sole ha fatto capolino così alle 17,00, il
gruppo di 80 persone che si era ritrovato, ha iniziato il percorso.
Pensato e voluto da Liliana
Longin, per
ringraziare quell’acqua che scorre instancabilmente tra rocce e
salti, l’evento è arrivato all’ottava edizione, arricchendosi
ogni anno di artisti, musicisti e cantanti che hanno messo a
disposizione la propria anima, per celebrare la bellezza del fiume.
Hanno aperto la manifestazione il Coro Ensamble le Rose diretto da Jose Borgo: venti elementi che con le loro corde vocali hanno saputo esprimere la più celestiale melodia; nella corte più antica della Pria, messa a disposizione da Antonio Cappiello, i partecipanti hanno potuto assistere a un vero e proprio spettacolo: Luca Nardon ha la capacità di far diventare una qualsiasi cosa uno strumento musicale, incantando i presenti! Nel più remoto polmone della Pria, dove si aprono le gole, il gruppo Nicole Stella con chitarra acustica e una voce grintosa, accompagnata dal violoncello, hanno espresso energia e richiamato antichi ricordi. Dove solitamente c’è la fila per tuffarsi, c’è stata la fila per ascoltare il Coro giovanile di Thiene, accompagnato da Antonio, che ha riempito ogni cuore di speranza. Alla conclusione della passeggiata, l’accoglienza di Madre Natura, con il vestito artigianale che ha vinto il primo premio al Carnevale di Venezia indossato da Mari Roan, fotografata da ogni angolatura per il suo abito che si sposava perfettamente con l’ambiente circostante: semplicemente meraviglioso!
Al termine di questo viaggio tra suoni, canti e voce del fiume, Claudio Campanati ha intrattenuto il gruppo con i suoi Gong Tibetani. Suoni che fanno rabbrividire, che sanno entrare nel cuore, che scuotono i sensi spargendosi in tutta la valle, tra monti, prati e acqua…
La conclusione e la serata al Chiosco, dove si è potuto cenare con piatti molto ricercati tra crudismo e vegetariano a cura di Giada Furlan. Anche lo spettacolo di magia della Maga Lilly (Liliana Longin), è stato un ingrediente speciale per terminare la giornata; si sono aggiunti tutti i musicisti che per finire hanno saputo formare combinazioni musicali spettacolari e uniche.
Hanno aperto la manifestazione il Coro Ensamble le Rose diretto da Jose Borgo: venti elementi che con le loro corde vocali hanno saputo esprimere la più celestiale melodia; nella corte più antica della Pria, messa a disposizione da Antonio Cappiello, i partecipanti hanno potuto assistere a un vero e proprio spettacolo: Luca Nardon ha la capacità di far diventare una qualsiasi cosa uno strumento musicale, incantando i presenti! Nel più remoto polmone della Pria, dove si aprono le gole, il gruppo Nicole Stella con chitarra acustica e una voce grintosa, accompagnata dal violoncello, hanno espresso energia e richiamato antichi ricordi. Dove solitamente c’è la fila per tuffarsi, c’è stata la fila per ascoltare il Coro giovanile di Thiene, accompagnato da Antonio, che ha riempito ogni cuore di speranza. Alla conclusione della passeggiata, l’accoglienza di Madre Natura, con il vestito artigianale che ha vinto il primo premio al Carnevale di Venezia indossato da Mari Roan, fotografata da ogni angolatura per il suo abito che si sposava perfettamente con l’ambiente circostante: semplicemente meraviglioso!
Al termine di questo viaggio tra suoni, canti e voce del fiume, Claudio Campanati ha intrattenuto il gruppo con i suoi Gong Tibetani. Suoni che fanno rabbrividire, che sanno entrare nel cuore, che scuotono i sensi spargendosi in tutta la valle, tra monti, prati e acqua…
La conclusione e la serata al Chiosco, dove si è potuto cenare con piatti molto ricercati tra crudismo e vegetariano a cura di Giada Furlan. Anche lo spettacolo di magia della Maga Lilly (Liliana Longin), è stato un ingrediente speciale per terminare la giornata; si sono aggiunti tutti i musicisti che per finire hanno saputo formare combinazioni musicali spettacolari e uniche.
Questa
manifestazione esiste e continua anno dopo anno, grazie alla volontà
e all’impegno di Liliana, a tante persone che volontariamente la
aiutano in ogni richiesta, alla Protezione Civile di Arsiero che
assicura vigilanza nel percorso: a tutti coloro che in qualsiasi modo
hanno contribuito alla realizzazione di questo evento va un grande
GRAZIE!
Il
semplice, spontaneo e sincero pensiero di Liliana, la voglia di
onorare la bellezza del fiume e dei luoghi che tiene nel cuore, ha
saputo contagiare i presenti, rendendo magico il pomeriggio: chi
sente queste cose e partecipa con giusto spirito, può trasmettere
energia positiva a tutti!
Io
ho partecipato a varie edizioni, purtroppo quest’anno, con
dispiacere, non sono potuta esserci, ma vi assicuro che quando si
partecipa, i suoni, le vibrazioni, la musica che si ascolta fra il
fruscio delle fronde, lo scorrere dell’acqua e il rumore dei passi,
rimane dentro per tanto tempo e sembra quasi diventi parte dell’essere per accompagnare i suoni della nostra vita.
Quindi, GRAZIE Liliana, continua ad amare e far amare la natura che ci circonda!
Quindi, GRAZIE Liliana, continua ad amare e far amare la natura che ci circonda!
Lucia
Marangoni
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