sabato 28 luglio 2018

Tempo di funghi... Amanita falloide




E' considerata il più velenoso tra i funghi che crescono dalle nostre parti (le foto  sono scattate sopra contra' Baise).
E' inodore ed insapore e la sua pericolosità è dovuta al fatto che  può avere una lunga incubazione (anche 18 gg.), distruggendo piano piano le cellule epatiche e causando cirrosi.
Meno pericolosa se ci si accorge di averla da poco ingerita, dato che con una lavanda gastrica si può risolvere l'avvelenamento.
Cresce comunemente nel bosco di latifoglia (es. dietro la chiesetta di Santa Margherita di Rotzo), pertanto su terreno dove crescono anche le mazzetamburo (le "ombréle").
Residui di essa, infatti, si sono trovati sul cappello delle stesse mazzetamburo, che si consiglia sempre di pulire grattandolo con un coltello seghettato (in questi casi l'avvelenaamento è meno problematico poichè si tratta di residui secchi che hanno perso gran parte della loro pericolosità).
Difficilmente si trova nel bosco di aghifoglia, se non al limite, soprattutto se c'è presenza di larici o pini silvestri.
Riccardo Stefani 

(io, da grande intenditrice qual son sempre stata ;-) ... pensavo che la letale fosse quella rossa coi puntini bianchi, ma Riccardo mi smentisce...)

2 commenti:

  1. Anch'io ho sempre visto quella classica rossa!questa bianca non la conoscevo!grazie ce sempre da imparate👍

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  2. La puntini rossi , muscaria , è pur sempre velenosa ma non come la falloide. Attenzione poi agli ovuli, facilmente confondibili quelli della falloide con quelli della mazzatamburo . Meglio astenersi nella raccolta se non si è certi della co mmestibilita.

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