Quello che il nostro compaesano Fernando Spagnolo mi ha permesso di fare, è un
viaggio nella memoria.
Mi aveva chiesto se potevo andare a prenderlo a
Camporosà per riportarlo a San Pietro.
Voleva far conoscere la Singéla ai
suoi nipoti provenienti dal Belgio.
Le facce erano stanche, ma contente.
Quando sono arrivato Mirco aveva già pronta la pasta con i funghi e
perciò ci siamo seduti tutti assieme a mangiare, assaporando
un’atmosfera da tempi passati.
Non ci siamo fatti mancare un abbondante
pezzo di formaggio d’Alpeggio, inconfondibile per il caratteristico
colore giallo e dalla presenza di tante piccole occhiature.
Nel viaggio
di ritorno Fernando mi ha raccontato molti aneddoti sulla Singéla, ha
raccontato dei Cavallari, di mio Padre, delle sue avventure di spazzino
della Singèla, un fiume di ricordi, difficile per la nostra generazione e
per quelle future, capire quanto questa mulattiera abbia rappresentato.
Grazie Fernando!
Gino Sartori
Ricordi indelebili di posti fantastici.
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