Sì un'ottantina forse derivanti da quattro famiglie di s. Pietro che per colpa loro si sta rovinando tutto. Ma se sono uomini si prenderanno le loro responsabilità difronte a tutti.
Siete ridicoli, fate solo ridere. Mi dispiace solo che queste baruffè vengono portate avanti da quattro vecchi, i giovani sono più intelligenti e lungimiranti. Una volta i vecchi avevano dalla loro parte l'intelligenza della vita invece qua a S. Pietro .......
Ottanta su quanti contrari? Beh il miglior modo per capirlo sarà il 16 settembre quando ci saranno le prossime elezioni per lammistrazione separata. Spero che questi signori abbiamo il coraggio di metterci nome e faccia e di fare una propria lista. Ma se dovrebbero perdere come l'ultima volta abbiano il minimo di intelligenza di ritirarsi e che non vogliano ancora anche se in minima minoranza decidete per i miei figli, visto che loro non ne hanno o se ne sono andati da tempo da S. Pietro. Se poi vogliono ancora litigare e mantenere ancora certi avvocati lo facciano pure ma a proprie spese. Sono gli stessi che hanno speso migliaia di euro in liti senza raggiungere alcun fine. Soldi che potevano essere spesi più intelligentemente per esempio per le ns famiglie, bambini, anziani. Voglio che tutti quei soldi che hanno speso gli ristotuoscano di tasca propria visto che hanno voluto intraprendere liti giudiziarie senza avere il consenso dei cives. Scusa lo sfogo Carla.
Leggendo questo articolo mi sono un po’ commossa,pensare che uno dei tanti abeti che ci sono in consorzio,e magari ha visto passare mio padre con i suoi fratelli che andavano a funghi o tutte le persone di SanPiero che sono salite dalla Singela per trovare un sostentamento per vivere andrà ad illuminare piazza SanPietro a Natale mi ha inorgoglito,tanto,non ho minimamente pensato di chi è il territorio,è il mio territorio perché me lo ha insegnato mio padre,non mi ha mai parlato di mio ,nostro,quote,legge Terracina,volemo la metà,i fa bela figura con la roba dei altri,avvocati..mi ha semplicemente insegnato ad amarlo.Sono consapevole non solo romantica che gestire un territorio così è molto complesso,ma solo l intelligenza,e il coraggio di avere una strategia in comune,pensare a quanto previlegiati siamo a gestire un territorio così straordinario ci permetterà di onorare la terra dei nostri padri.
Il titolo dell'articolo mi sembra errato, non è da Rotzo che parte l'albero per il Papa ma dalle proprietà del consorzio Rotzo -S. Pietro - Pedescala
RispondiEliminaNon te ghe da dirlo qua: protesta col GdV
EliminaPienamente d'accordo, mentre noi ci facciamo le beghe tra frazioni i meriti se li prendono quelli di Rotzo
RispondiEliminaDa qualunque monte arrivi sarà sicuramente più in salute del povero spelacchio largamente deriso lo scorso Natale😐
RispondiEliminaChissà come che i ghe spiegherà al Papa le barufe fra San Piero e Pedescala... Mejo dirghe che el peso riva da Rosso par schivare brute figure...
RispondiEliminaMentre noi litighiamo loro si prendono il merito.
RispondiEliminaMi sa che le orecchie dei barufanti sono sorde o poco sensibili a queste cose
EliminaMa quale baruffè, che litigano sono solo quei quattro che vivono in un altro mondo.
RispondiEliminaDiciamo un'ottantina...
EliminaE allora continuate, contenti voi.......
EliminaSì un'ottantina forse derivanti da quattro famiglie di s. Pietro che per colpa loro si sta rovinando tutto. Ma se sono uomini si prenderanno le loro responsabilità difronte a tutti.
EliminaSiete ridicoli, fate solo ridere. Mi dispiace solo che queste baruffè vengono portate avanti da quattro vecchi, i giovani sono più intelligenti e lungimiranti. Una volta i vecchi avevano dalla loro parte l'intelligenza della vita invece qua a S. Pietro .......
RispondiEliminaquesta notizia ha risvegliato la valle che sembrava addormentata.....
RispondiEliminaOttanta su quanti contrari? Beh il miglior modo per capirlo sarà il 16 settembre quando ci saranno le prossime elezioni per lammistrazione separata. Spero che questi signori abbiamo il coraggio di metterci nome e faccia e di fare una propria lista. Ma se dovrebbero perdere come l'ultima volta abbiano il minimo di intelligenza di ritirarsi e che non vogliano ancora anche se in minima minoranza decidete per i miei figli, visto che loro non ne hanno o se ne sono andati da tempo da S. Pietro. Se poi vogliono ancora litigare e mantenere ancora certi avvocati lo facciano pure ma a proprie spese. Sono gli stessi che hanno speso migliaia di euro in liti senza raggiungere alcun fine. Soldi che potevano essere spesi più intelligentemente per esempio per le ns famiglie, bambini, anziani. Voglio che tutti quei soldi che hanno speso gli ristotuoscano di tasca propria visto che hanno voluto intraprendere liti giudiziarie senza avere il consenso dei cives. Scusa lo sfogo Carla.
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo con te
EliminaLeggendo questo articolo mi sono un po’ commossa,pensare che uno dei tanti abeti che ci sono in consorzio,e magari ha visto passare mio padre con i suoi fratelli che andavano a funghi o tutte le persone di SanPiero che sono salite dalla Singela per trovare un sostentamento per vivere andrà ad illuminare piazza SanPietro a Natale mi ha inorgoglito,tanto,non ho minimamente pensato di chi è il territorio,è il mio territorio perché me lo ha insegnato mio padre,non mi ha mai parlato di mio ,nostro,quote,legge Terracina,volemo la metà,i fa bela figura con la roba dei altri,avvocati..mi ha semplicemente insegnato ad amarlo.Sono consapevole non solo romantica che gestire un territorio così è molto complesso,ma solo l intelligenza,e il coraggio di avere una strategia in comune,pensare a quanto previlegiati siamo a gestire un territorio così straordinario ci permetterà di onorare la terra dei nostri padri.
RispondiEliminaChe bello questo commento spero che la maggior parte dei aventi diritto ai usi civici la pensi in questo modo.
EliminaMa non si erano messi d'accordo e tutto era a posto? Ora non capisco più niente. Cosa faranno in settembre?
RispondiEliminaQuesto non lo so ma dobbiamo essere uniti contro chi vuole separarci, chi non accetta il cambiamento. Brava Antonella
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