Lo abbiamo chiesto a due esperti.
Nikola Tesla è nato il 10 luglio del 1856 a Smiljan, una
cittadina dell’Austria-Ungheria (oggi in Croazia). E nel giorno della
sua nascita la Tesla Memorial Society ha proposto più volte all’Onu di
ricordarlo. Scienziato di origine serba, ritenuto uno dei più grandi
inventori nel campo dell’elettricità. Nella sua vita Tesla ha registrato
più di 300 brevetti e le sue invenzioni hanno aiutato a perfezionare la
corrente alternata, i motori elettrici, le radio, le luci fluorescenti,
i laser e i telecomandi. Molte delle sue idee sembravano strane già
quando era in vita e lo sono ancora oggi.
Diego Marin classe 1983. È un fisico teorico e uno
storico indipendente. Come fisico ha concepito una nuova “Teoria del
Tutto” alternativa alle Stringhe e denominata “Arrangement Field
Theory”. E’anche uno storico e scrittore, Samsara è il suo ultimo romanzo.
Marco Pizzuti, ex ufficiale dell’esercito, dottore
in Legge, e autore di diversi libri (più di 200.000 copie vendute solo
in Italia), ricercatore scientifico ed esperto di controinformazione.
Nel campo della divulgazione scientifica collabora con il Museo dell’Energia e durante il TED
di Bologna del 2011 ha stabilito il nuovo record mondiale nella
trasmissione di corrente elettrica senza fili direttamente in forma di
corrente alternata (senza l’impiego del sistema wi-tricity) applicando
esclusivamente la tecnologia Tesla di fine ‘800.
Perché è giusto ricordare Nikola Tesla?
Diego Marin: Scoprì un modo efficace di produrre
corrente alternata, con tutti i vantaggi che questo comporta, in
particolare riuscendo a ridurre le perdite a grandi distanze tra
centrale e utilizzatori. Era una persona schiva che non amava la fama,
motivo per cui le sue scoperte/invenzioni venivano copiate e brevettate
da altri, tipo Marconi con la radio. Il suo obiettivo principale era
fornire energia a basso costo o addirittura gratuitamente.
Marco Pizzuti: Nikola Tesla può essere giustamente definito l’uomo che ha inventato il XX
secolo. Tutti i moderni motori elettrici a corrente alternata infatti
funzionano grazie ai suoi brevetti. Persino l’invenzione della radio che
viene ancora erroneamente attribuita a Guglielmo Marconi fu ideata,
sperimentata e brevettata molti anni prima da Tesla. Ciò è dimostrato
dai documenti da me raccolti e pubblicati nel saggio “Scoperte
scientifiche non autorizzate” oltre che dalla creazione del primo
modellino di battello robotizzato e radiocomandato (anch’esso brevettato
molti anni prima degli esperimenti di Marconi) da lui mostrato in
funzione nel 1898 presso il Madison Square Garden di New York. Nikola
Tesla insomma, ci ha lasciato centinaia di brevetti straordinari che
vanno dal motore elettrico AC fino agli aerei a decollo verticale Vtol,
alle porte logiche dei computer, alla candela elettrica dei motori a
scoppio, all’orologio elettronico e al tachimetro delle automobili.
Tesla però non si limitò alle invenzioni e fece molte scoperte nel campo
della fisica come i raggi cosmici che prima gli costarono la fama di
scienziato pazzo e poi vennero attribuite ad altri che presero il Nobel
al suo posto…
Perché il suo nome crea ancora dibattito?
Diego Marin: La cosa più strana è il suo accostamento all’esperimento Philadelphia. E’ un dato di fatto che non fece in tempo a morire che l’FBI
sequestrò il suo laboratorio e portò via ogni progetto, motivo per cui
di alcune sue invenzioni abbiamo solo informazioni frammentarie.
Marco Pizzuti: Il motivo è molto semplice da spiegare:
nonostante il suo enorme contributo scientifico al progresso umano, il
suo nome viene ancora quasi completamente ignorato mentre molti altri
inventori di livello intellettivo e culturale assai inferiore (Tesla
parlava fluentemente 9 lingue, conosceva a memoria tutte le più grandi
opere letterarie) godono di fama mondiale. Edison ad esempio è conosciuto da tutti ma perse la causa contro Westinghouse Electric
per la tutela dei suoi diritti sul brevetto della lampadina in quanto
non conosceva neppure la legge di Ohm che ne è alla base del
funzionamento (per la legge sui brevetti americana per poter rivendicare
i diritti di un invenzione occorre conoscerne i principi della fisica
che ne consentono il funzionamento).
Perché è diventato un simbolo di un certo complottismo scientifico?
Diego Marin: Viene accostato al complottismo per
denigrarlo, così da non fare caso ai suoi metodi per produrre energia
davvero a basso costo.
Marco Pizzuti: Di Nikola Tesla è possibile conoscere in
maniera sufficientemente dettagliata solo la prima parte della sua vita
che riguarda i brevetti registrati e le invenzioni di cui facciamo uso
tutt’ora mentre si sa ben poco di ciò che accadde dopo la rottura con il
banchiere J.P. Morgan avvenuta a inizio ‘900. Ciò è
dovuto al fatto che la sua invenzione più grande per la trasmissione di
energia senza fili in tutto il globo senza dispersione (da non
confondere con il sistema primitivo brevettato nel 1891 e spacciato dal
Mit di Boston come propria invenzione nel 2007) venne interrotta dal suo
finanziatore quando era ormai quasi ultimata (mancava solo la cupola di
rame). Stando infatti alle dichiarazioni dello scienziato, il suo
sistema avrebbe consentito addirittura di incrementare l’energia
trasmessa sfruttando particolari caratteristiche dell’etere (nome che
nell’800 veniva usato per definire l’energia del vuoto) e senza
l’impiego delle onde elettromagnetiche ordinarie. Se ciò corrispondeva
al vero, la sua invenzione avrebbe azzerato i guadagni dell’allora
nascente mercato del petrolio e della produzione di energia elettrica
mediante lo sfruttamento dei carburanti fossili. J. P. Morgan da parte
sua, diffuse la voce che lo scienziato era diventato improvvisamente
pazzo e gli fece terra bruciata intorno impedendo ad altri uomini
d’affari di completare l’opera mediante il rifiuto di vendere le sue
quote societarie. Dopo questi fatti, Tesla si ritirò a vita privata ma
continuò a rilasciare interviste fino alla sua morte e alcune di esse
riguardavano l’annuncio dello sviluppo di tecnologie futuristiche per la
modificazione artificiale del clima o la creazione di macchine volanti
dalla forma e dalle caratteristiche sovrapponibili a quelle degli
attuali Ufo. Sulla fondatezza di simili dichiarazioni però non è
possibile fornire alcuna prova e l’unico fatto certo è che dopo la sua
morte (avvenuta in circostanze da spy-story), l’FBI impose il segreto di Stato sulle sue scoperte e invenzioni per motivi di sicurezza nazionale.
Davvero le sue teorie e invenzioni sono state boicottate dall’establishment e dalle élite dell’epoca?
Diego Marin: Ti racconto solo questo aneddoto realmente
accaduto. Tesla aveva trovato il modo di caricare la ionosfera e
recuperare quell’energia con delle particolari antenne da impiantare
sugli utilizzatori, come le auto ad esempio. Per farlo costruì una
struttura chiamata Wardenclyffe Tower, che tuttavia JP Morgan fece distruggere prima che potesse testarla.
Marco Pizzuti: Indubbiamente sì. Se uno scienziato non
viene ricordato dalla storia, può accadere solo per due motivi: o ha
scoperto poco o ha scoperto troppo e andando per esclusione, la seconda
ipotesi rimane quella più probabile. Oggi infatti, i libri di scienza
ricordano il nome di Tesla solo come unità di misura del campo
elettromagnetico (il Tesla). Un po’ come se si ricordasse Napoleone per
il suo cavallo bianco e non anche per le sue grandi doti di condottiero.
(ilfattoquotidiano)
Poro Tesla! Parfin Marconi te gà scopiassà, fasendose belo lu!
RispondiEliminaQuanti altri te gà portà via meriti, e se ga fato sior co' le to fadighe!
Anca ancò sucede storie del genere, semo in man dele lobi...