Questo è un filmato messo su Youtube da "esploratori" sportivi stranieri... e segnalatoci dalla nostra attentissima Odette!
La Pria, luogo ameno per il paesaggio attorno, la piccola spiaggia, le gole profonde, i tuffi... (PERICOLOSISSIMI!!!) dal ponte e dalle rocce, viene esplorato nei suoi "abissi", messi così alla nostra "vista" ed a quella di tutti coloro che non praticano queste "esplorazioni".
La visione del filmato, con una ceppaia incastrata sul fondale della gola, ha richiamato alla mia mente il pericoloso lavoro dei nostri antenati, legato a queste "gole del Sitòn".
Fra le loro attività, c'era la "condotta del legname", cioè la guardia e l'accompagnamento dei tronchi, precedentemente calati dalle nostre montagne, verso le destinazioni di pianura.
Si approfittava delle "morbide" dell'Astico, cioè quelle fasi del torrente successive alle "brentàne", quando l'acqua è ancora abbondante, ma meno pericolosa (quando i veri pescatori si rifanno il ... "carniere").
Ideale per il galleggiamento del legname, con minor pericolo di spiaggiamenti dello stesso.
Il problema era sempre il superamento delle gole della Pria e quelle di Cogollo/Piovene, dov'era
fatale che qualche tronco si incastrasse... ed erano guai seri, disincagliare con mezza brentana in corso...
Un tronco di traverso, voleva dire bloccare la migrazione di quelli in arrivo... e fermarsi a liberare il torrente
voleva dire lasciar andare senza guardia quelli già passati... (qualche altro lungo il tragitto ne approfittava
per... farseli propri; si trovano cause su queste "rapine" di legname, negli atti notarili dei secoli scorsi).
Era un operare concitato, ecco, magari ancora pioveva... qualche poveretto scivolava ed annegava.
Alago
Bellissimo,stupendo reportage,adatto alla stagione.-"Rafraichissant"-
RispondiEliminaCome si vede,come la pista del Costo per i motociclisti tedeschi ,anche le acque della Pria con le "gole de Sitron"sono conosciute dagli esploratori di tutto il mondo.
Si, magari tornasse quel luogo tranquillo e raro di un tempo... ora è l'esempio di come si massacra l'ambiente legalmente... musica a tutta manetta, a volte la senti da Pedescala. E non è bella cosa, certamente.
RispondiEliminaPer non dire dei tuffi, tre incidenti gravi ultimamente!
Eppure si potrebbe regolare l'uso corretto di questa risorsa, l'Astico lo è sempre stato per la Valle; tutti i torrenti lo sono per le valli dove scorrono.
Possiamo contare tutte le singolarità, meritevoli di attenzioni da parte delle Amministrazioni, per ricavare ancora reddito dall'Astico? non solo quello delle licenze di pesca, delle sanzioni relative...
Mi prendevano per matto negli anni '70, quando proponevo di valorizzare molti luoghi, lungo l'Astico, per fermare un po' di quei turisti domenicali che intasavano le nostre strade, per cercare un meritato fresco dopo una rovente settimana in città... non occorreva che arrivassero a Luserna, al lago di Lavarone, a Folgaria... l'Astico allora era a disposizione quasi totale dei cavatori, ma un modo per salvare capra e cavoli vuoi che non ci fosse? Se avessimo realizzato alcune strutture ricreative, sarebbe difficile ora tentare di rovinare la Valle con una autostrada.
Anzi, quante firme contro la autostrada riusciremmo a raccogliere andando alla Pria??
Per valorizzare certi luoghi non credo ci sia una data di scadenza, si può sempre iniziare a farlo.
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