lunedì 11 novembre 2024

Abitudini di vita

 



Ogni individuo, specialmente tra le mura domestiche, ha una serie di abitudini di vita che possono diventare riti, consuetudini, prassi abituali e talvolta sentiti come inevitabili. 

Abitudini che possono essere state tramandate o sono diventate tali, perché continuate giorno dopo giorno, vivendo. 

Specialmente in famiglia, coi bambini si usano tanti gesti che diventano abitudini, scandiscono il tempo e hanno il potere di essere ricordati anche in età adulta. Pensiamo alla fiaba prima di dormire, a una particolare preghiera, a un gesto, a un bacio… Sono piccole cose che, anche se non possono durare nel tempo perché riguardano gli anni della fanciullezza, vengono ricordate con tenerezza e possono infondere gioia. Certo è che tanti sono i riti o le abitudini che si hanno in età adulta, ma quelli di quando si era bambini, hanno un posto speciale nel cuore. 

Rileggendo vecchie poesie, mi è venuto tra le mani uno scritto che era destinato ad una canzone, ma che poi ho tradotto in poesia, modificandone la stesura. 

Fa capire una situazione vissuta, una consuetudine, uno spicchio di vita che parla di un momento che vivevamo in famiglia, quando i miei figli erano piccoli. La sera, dopo cena, era abitudine raccontarsi la giornata tenendo sulle ginocchia i nostri figli. 

Cinzia andava senza esitazione tra le braccia del Papà, mentre Marco veniva da me e quell’abbraccio diventava un modo per coccolare, parlare, consigliare, consolare o anche semplicemente ascoltare. 

Io, con mio figlio tra le braccia, guardavo davanti a me e riuscivo a scorgere negli sguardi e nei gesti, l’amore, l’intesa e la totale fiducia che mia figlia aveva per il Papà e viceversa. 

Erano momenti speciali che, vissuti ogni sera, sono diventati un piacevole rituale fino al tempo dell’adolescenza. Ed è proprio osservando quella scena che ho cercato di mettere in rima quello che percepivo e ne è venuto fuori un testo visto dalla parte del genitore. La dedico a tutti i genitori, perché ogni più piccola usanza, li faccia sentire più vicini ai loro figli e ne rimanga un tesoro prezioso. 

Basta provare a immaginare la scena…



Piccola mia


Piccola mia, vieni qui

sulle ginocchia, proprio così…

come fai ogni sera

per stringerti forte a me.

    Piccola mia, dimmi i tuoi “se”

   le tante domande, i tuoi “perché”,

   quello che pensi, quello che senti.

   I tuoi nuovi sentimenti…

Posso raccontarti, se tu lo vuoi

la giostra che gira intorno a noi,

quel mondo che non ti potrà mai dare

l’amore che da me puoi trovare.

    Piccola mia, vorrei capire

    quello che a volte ti fa soffrire,

    parlami sempre e vedrai che

    sarò l’amico più grande per te.

Finchè vivrò e tu vorrai,

confidarti con me sempre potrai,

troverai  la mia forte mano

e un bacio posato, piano piano. 

   Il tempo passa e tu crescerai,

   ma la mia piccola sempre sarai,

  perché in fondo al mio cuore

  ogni giorno per te, crescerà l’amore!


Posso assicurarvi che le parti si possono invertire: è mio figlio che spesso mi tiene sulle ginocchia, ma se anche con il passare degli anni, gesti come quello che ho raccontato non possono più esistere, l’importante è che con uno sguardo, un abbraccio o una parola, possiamo sempre ritrovare, diverso e maturato, quell’amore immenso e unico che c’è tra genitori e figli. Spesso  queste briciole di ricordi ritornano e parlandone gli occhi si illuminano e la mente si rasserena: questi diventano attimi di pura felicità!


Lucia Marangoni (Dàmari)

9/11/2024

Nessun commento:

Posta un commento

Cambiamento grafica del blog

  Stiamo cambiando la grafica del Blog e abbiamo bisogno di più tempo del previsto. Vi chiediamo gentilmente di pazientare.  Pensiamo di rip...