Non promette nulla di buono
la nuvola raggomitolata
su altre nuvole che insieme
coprono il poco azzurro rimasto
per dirsi cielo di un giorno d'aprile.
E ancora il vento a sbattere le porte,
con fare da padrone mette a dura prova
la sottile pazienza dei fiori, dell'erba,
dei rami dove la linfa vitale è tornata
come sangue a circolare.
Dove sei primavera degna di questo nome,
creatura eterea ma così dirompente
da mettere a soqquadro i cinque sensi,
dove siete aria lieve, sole delicato,
colori pastello spalmati sulle ore.
Qui è una confusione mentale,
un'altalena regolata male,
uno scendere e salire privo di senso
e un continuo maledire il tempo
che non rispetta più le stagioni.
Forse pioverà sul cattivo umore
e il vento farà la sua parte - come sempre -
nell'agitare le acque e i pensieri in cerca
di un posto al sole.
Francesca Stassi
Stupenda!
RispondiEliminaGrazie Carla per pubblicare le poesie di Francesca, non solo sono belle e profonde ma a volte leggendole mi cambiano la giornata.
Stefania