Gli idoli dell’uomo moderno sono la produzione, il consumo, la tecnologia, lo sfruttamento della natura. Quanto più ricchi sono i suoi idoli, tanto più l’uomo si impoverisce. Invece della gioia, egli va in cerca di piacere e di eccitamento; invece di crescere, cerca possesso e potere; invece di essere, egli persegue avere e sfruttamento; invece di ciò che è vivo sceglie ciò che è morto.
Ed ecco perché nella nostra civiltà è rara la concentrazione. Si fanno molte cose alla volta: si legge, si ascolta la radio, si chiacchiera, si fuma, si mangia, si beve. Siamo i consumatori con la bocca aperta, disposti a inghiottire qualsiasi cosa: quadri, liquori, esperienza.
Questa mancanza di concentrazione trapela chiaramente dalla nostra difficoltà nel restar soli con noi stessi. Sedere in silenzio, senza bere, leggere o fumare è impossibile per la maggior parte delle persone.
Esse diventano nervose, inquiete, e devono assolutamente fare qualcosa con la bocca o con le mani.
Erich Fromm
Essere o avere-L'arte di vivere
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