domenica 11 agosto 2019

La pagina della domenica






LA RIFLESSIONE

Non si è trovata una spiegazione scientifica per le lacrime per più di 150 anni, non hanno una funzione biologica specifica.
Ma sono importanti.
Secondo gli antichi era il cuore che si indeboliva e si trasformava in acqua.
Le lacrime possono comunicare: dolore, rabbia, frustrazione, tenerezza, empatia, gioia.
Sono preziose, importanti, e aiutano.
Specialmente se condivise, curano. Esse sollevano dal dolore e aprono una strada nel buio della notte della vita.
Quando qualcuno piange con te o ti mostra le sue lacrime, abbi grande rispetto, cura e attenzione.
Stai in silenzio e attendi che l'onda emotiva si esaurisca, non parlare, non intervenire per fermarle, aspetta e sii testimone.
Essere testimone del dolore altrui permette di alleggerire il dolore e dividerlo in pezzetti più piccoli e facili da portare.
Lascia fluire le tue lacrime o quelle di altre persone, esse sono preziose.



POESIA

Ho visto piazze
ad ampio raggio
contenere solitudini,
panchine offrire discorsi
agli sconosciuti
per sorridersi senza motivo.
Ho ascoltato lingue diverse
incontrarsi sulla parola Amore,
innamorati di un minuto
sentirsi padroni del mondo
e il mondo crederci forte
per girare ancora...

Francesca Stassi


LA FRASE

Se pensi come la maggioranza, il tuo pensiero diventa superfluo...



PROVERBI e non solo

Dove che ghe vol fati... le parole no le basta...


LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA

Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”,
sono parole dal gusto amaro.
Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”,
se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo.
Non chiedermi sempre e solo perché,
ne sono certo, lo sai già da te.
Se poi non mi urli tutti i santi giorni,
sarò più felice quando ritorni.
Non chiedermi cose sotto ricatto,
o imparerò il prezzo di averlo fatto,
non per amore, ma per esser costretto
e non di certo perché ci rifletto.
Se sono stanco e non capisco niente,
è perché stanca è anche la mente.
Non mi gridare se rovescio il latte,
chissà tu, da piccola, quante ne hai fatte.
Non dirmi mai che non si può fare,
tra il dire e il fare non sempre c’è il mare,
o che non posso cambiare il mondo
e ci crederò in un nanosecondo.
Se aggiungi sempre “ma”, “forse”, ‘‘però”,
stai pur sicura non ce la farò.
Poi, se lo posso fare da solo,
non aiutarmi e prenderò il volo.
Mostrami invece parole belle
e te lo assicuro, toccherò le stelle.




NATURA

Quando è decisamente il caso di
interrompere il proprio viaggio
per godere di due minuti rari




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