TORREBELVICINO. L'antica
sorgente con oltre 170 anni di vita salvata da un giovane ed
intraprendente imprenditore, attivo nel mondo della finanza. Una bella
storia locale che racconta di come siano proprio le piccole aziende le
paladine del "km 0" in grado di garantire il mantenimento della qualità
dei prodotti, difendendo il territorio dagli sciacallaggi delle
multinazionali sempre in agguato.
Protagonista della vicenda è la Fonte Margherita, storica azienda
turritana che oggi ha due stabilimenti (uno in paese e uno a Valli del
Pasubio) e che produce oltre 12 milioni di bottiglie all'anno, con i
brands Azzurra, Alba e Fonte Margherita. È l'unica in Veneto ad
imbottigliare esclusivamente sotto vetro in un'ottica “green” e
sostenibile, a differenza degli altri marchi dediti alla plastica,
sicuramente senza il buon vecchio “vuoto a rendere”.
«Dobbiamo proteggere e bere le nostre acque locali: ciò che sarà
perso non tornerà più indietro – sottolinea il nuovo proprietario, Denis
Moro, 31enne, vissuto oltre dieci anni all'estero pur mantenendo salde
le radici venete -. Le multinazionali controllano la maggior parte dei
settori. Non possono prendersi anche le nostre acque. Conosco molto bene
il loro modo di pensare orientato al solo profitto, che non si sposa
con qualità, sostenibilità e contribuzione sociale. Quando rilanciano un
prodotto, raddoppiano il prezzo e dimezzano la qualità». In questo
senso, alcune assonanze potrebbero essere riscontrabili sul territorio
ad esempio con la vicenda Recoaro, rilevata da una multinazionale
olandese. A Torrebelvicino invece, nonostante la fonte sia stata colpita
dalla crisi, la trentina di famiglie che vivono d'indotto possono
ritenersi parte di un'azienda che va controcorrente.
«Le acque che sgorgano dalle Piccole Dolomiti sono tra le migliori
d'Italia – aggiunge – quindi è doveroso salvaguardare questo nostro
patrimonio. Meglio spendere qualche centesimo in più bevendo “buono” e
“locale”. La nostra Fonte Margherita a livello qualitativo fà invidiare
le marche più famose e sgretolare i produttori in plastica. Ad oggi
tutto questo non é comunicato, ma siamo qui per raccontarvi la verità
sulle nostre acque sotto attacco».
Ora Moro e il suo staff, tutti dotati di esperienze professionali
internazionali, sono pronti a rilanciare il marchio in una veste del
tutto nuova, partendo però dalle radici della storia aziendale,
incominciata nel 1845. Per questo stanno raccogliendo informazioni non
solo in archivi locali, dove hanno appurato che anche Margherita di
Savoia Regina d'Italia era una estimatrice di questa fonte, ma anche
dalle testimonianze di alcuni residenti ultranovantenni. Tutto per
ottenere un restyling creato a puntino. Tra le novità c'è anche quella
di affiancare alle linee di acque classiche, una nuovissima di gamma
alta, anzi d'élite, da lanciare sul mercato come concorrente diretta
delle blasonate Evian, S.Pellegrino e sorelle. «Siamo qui per proteggere
un'azienda che altrimenti sarebbe stata spazzata via dalle
multinazionali che producono plastica. La nostra missione é proteggere i
beni strategici del nostro territorio e la nostra comunità».
Nessun commento:
Posta un commento