domenica 6 agosto 2017

Ritorna l'incubo A31

29 commenti:

  1. Vedremo cosa succederà.

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    1. che la fanno esterna, a fianco dell'Astico per lo più...progetto del 90...

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  2. Filmato fuorviante ed anacronistico, riferito a progetto diverso, con previsioni diverse.
    Solita disinformazione!

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    1. Illuminaci, brancoliamo nel buio, siamo degli ignoranti terreni, ma auspichiamo tanto di condividere il tuo sapere.
      A contatto come sei delle sacre divinità, solo tu conosci quello che intendono realmente fare.
      Angela, ti preghiamo esaudisci la nostra supplica!

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    2. Ma fammi il piacere!! Scusa la schiettezza, ma se l’informazione è quella che credete di ricevere dalle fonti ufficiali, dove presentano tutto bello ed in galleria mi vien proprio da ridere...

      Ma parliamo dell’informazione “ufficiale” quella di Tosi ad esempio che, più di un anno fa circa, si diceva convinto che tutta l’autostrada più tutto il tratto a 4 corsie nel trentino sarebbe stato fatto entro 10 anni.
      Io invece sono convinto che queste dichiarazioni siano false, ma siccome non mi interessano le chiacchiere allora sono pronto a scommettere con te, Angela, qualche migliaio di € che tra 10 anni non sarà così.

      Come credo che sarà invece?? Qui ci sono più possibilità, ad esempio potrebbero non aver neanche mai fatto un metro di strada, come potrebbero aver iniziato dei cantieri senza finirli, oppure fatta fino a Cogollo..
      Ipotesi che ritengo invece più difficile: arrivare a Casotto, molto difficile perché qui si alzerebbe notevolmente la spesa...

      Ho delineato cosa penso in maniera abbastanza chiara penso, con poche certezze, se tu invece credi alle balle di Tosi, scommettiamo pure, son qua, e magari ci guadagneresti anche, oltre che chiudermi la bocca se avessi ragione.
      Ti aspetto ;-)

      Se invece nel tuo breve post, intendevi altro, allora spiegati meglio per cortesia.

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    3. Andaloche GiosKa, ... la trentaun la xe proprio un cioato sul culo par ti. Ma taré, peta,.. che coi tacarà coi busi pararà el Son Pauses.

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    4. Can dal can dun Don.
      “el son pauses” sa vollo dir??

      Comunquementemente, parlando seriamente... il problema della valle è che son tutti stanchi di questa A31, presi per sfinimento ed incapaci di continuare in una giusta rivendicazione, poi che sia un cioato o altro...
      Ti dirò, in onestà (credo parchè ze fadiga capirse fino in fondo..), che io continuo e continuerò ad oppormi, perché lo ritengo un dovere morale verso la valle ed anche su molti altri aspetti..., ma non ho nessuna ambizione al martirio ;-) : se ad un certo punto partiranno i cantieri, che dureranno decenni.. me la metterò via e forse cambierò aria, anzi a volte dico che sarebbe la scusa buona per andare.
      Pertanto se i cioati fanno così poco male, ma ben vengano, e con questa battaglia ho conosciuto parecchie persone in gamba e approfondito molti aspetti dell’essere umano in quanto tale.

      Ossequi Don.

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    5. Ecco perché i fusilâz dissero no all’assalto
      Sempre piú firme alla petizione on line che mira a riabilitarli Conoscevano il monte Cellon: di giorno era inattaccabile
      Mentre prosegue la raccolta di firme per la riabilitazione del fusilâz, varrà la pena riflettere su come, nella Grande guerra, gli orrori si mischiarono agli errori, e come spesso questi abbiano figliato quelli.
      Pietro Jahier, letterato genovese, responsabile de La Voce, arruolatosi volontario nel 1916, racconta in “Con me e con gli alpini”, testo chiave per capire la Grande guerra combattuta sui monti, un episodio emblematico avvenuto sopra Cortina. C’era da prendere l’altura del Som Pouses, che dominava strategicamente la conca ampezzana, luogo cruento e ispiratore di una delle tante strofe sull’aria di Ta-Pum (“Eravamo in ventinove/ ora in sette siam restà / e gli altri ventidue / sul Som Pauses li hano mazzà”). Gli assalti contro il caposaldo risultarono però sempre vani e alla fine si contarono piú di 300 morti, e quasi 3000 feriti.
      Il generale U. scrive Jahier, «dopo avere ordinato dieci operazioni contro Som Pauses, la mattina, prima di essere esonerato, ha preso in disparte il Capitano Dapino e gli ha detto testuale : “Né capità, ppò cortesia, no ppè sservizio, pecch'io me n'aggi a í; ma chillo cazz' de Son Pauses addò sta?”».
      Su scala piú ampia, e con nomi piú famosi, un fatto analogo avvenne anche in Trentino. Cosí lo ricordava la scrittrice e poetessa Novella Cantarutti: «Cadorna non badava a nessuno, e quando Cesare Battisti, che era geografo, pregò il generale di ascoltarlo in ordine ai preparativi che facevano gli austriaci sul fronte trentino, questi fece rispondere che il capo dell’esercito di Sua Maestà non aveva bisogno dei consigli del tenente Battisti. Era un cretino, Cadorna!».
      Perché queste citazioni? Perché, tra le cause della fucilazione di Cercivento (e facilmente anche di altre), c’è anche la frizione tra la truppa e gli ufficiali in merito a come muoversi sul territorio. Gli alpini, reclutati territorialmente erano buoni conoscitori dei luoghi, ignoti invece agli ufficiali, provenienti da altre zone.
      Ma, anche se inesperti e incapaci di valutare bene l’efficacia di un’azione, questi erano in qualche modo costretti a contraddire comunque i suggerimenti dei sottoposti, per non rischiare di indebolire la ferrea disciplina e l’autorità assoluta che doveva sostenerla.
      Fu cosí anche nell'estate del 1916, sotto il Cellon: le penne nere della vallata avevano contezza dell’impossibilità di un assalto diurno, e delle opportunità offerte invece da un attacco nella notte, con la nebbia; il capitano Armando Ciofi e il colonnello Michele Salazar (rispettivamente «quello mai visto su in trincea» e «quello che visitava il fronte in auto, da Paluzza a Timau», secondo la vulgata popolare) venivano invece da Napoli e avevano solo una conoscenza cartografica della catena carnica.
      «L’impuntamento del Ciofi fu la causa di tutto» ricorderà Pieri Boch, alpino di Paluzza, in una testimonianza resa negli anni ’70. «Basilio Matiz di Timau, che conosceva i sentieri di confine e che aveva insegnato, tra tutti, quelli piú sicuri, ebbe a dichiarare
      al processo: “Dopo tutto il mio collaborare, questo è il ringraziamento che mi danno”. Lo stesso Matiz moriva poi, invocando il figlio, con un colpo alla nuca del capo del drappello, dal momento che la prima scarica l’aveva solo ferito».

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  3. chissà invece quale sarà la VERITA'. bisogna solo intuirla e dovendola intuire, ognuno offre il suo pensiero. sbagliato o giusto che sia.
    oramai la credibilità, i nostri politici se la sono mangiata tutta, sicchè è lecito pensare di tutto e di più.

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  4. Manca qualcosa dentro la scatola...chiaro che si sta parlando di un progetto diverso
    dal progetto che fra poco arriva anche a noi... un progetto tutto diverso, senza canne,
    senza possibilità di fare alcuna galleria, la logica poi delle lobbi perverse non si sa, ma
    il buco in trentino nisba, chimera, scusa per prorogare la concessione.
    Superstrada non è autostrada, o sbaglio?

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    1. Ciò Tino, vedila in positivo: se stavolta hanno fatto il progetto senza far uso di canne sarà sicuramente venuto meglio.

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  5. Ho una preghiera per tutti quelli che si ostinano a scrivere in dialetto, in particolare per l'esimio reverendo che mi sembra ami usarlo un po' più di altri. Per favore, cercate di renderlo un po' più comprensibile o che venga limitato alla battuta di turno per una pennellata di colore. In MOLTI mi dicono che non riescono a leggerlo. Ben sapete che il dialetto, fra l'altro, nel raggio di una manciata di chilometri, cambia e il leggerlo è molto più faticoso che il parlarlo. Sicchè reverendo, già sei incomprensibile di tuo... (pur simpatico, almeno a me)... almeno se vorrai essere letto, per favore... GRAZIE A TUTTI PER LA COMPRENSIONE.

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    1. Obbedisco!
      Da qui in vanti scriverò solo in cicara o in taliacano.

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  6. Signor Gioska, l'informazione non è certo quella del filmato. Dove si tira in ballo un progetto
    sepolto... diamine! un po' di coerenza ci vuole, che si sia a favore o contro A31.

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    1. Guardi signora Angela, per colpa sua ho perso 15’ a riguardarmi il filmato.
      Mi dica dove si parla di progetti vecchi??
      Priante correttamente dice anche che nell’ultimo progetto presentato 2014 (non le chiacchiere da bar) non passa vicino alla chiesetta di San Giorgio.
      Ma a me sinceramente non appassiona il tracciato qui o la, se un’autostrada serve anche gli automobilisti che vi transitano hanno diritto a stare un po’all’aperto.
      Ma il punto fondamentale è: serve? No. Se fosse veramente utile ed essenziale l’avrebbero già realizzata, anche i loro studi dicono che servirà a poco, e probabilmente il traffico sarà molto meno di quanto stimato.
      Se poi non volete imparare da BREBEMI, Valdastico sud, pedemontane lombarde e venete, non so che dire.

      Basta chiacchiere...; Angeluccia... scommettiamo?? Dai che se serve ci guadagni e mi chiudi la bocca, che aspetti?

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    2. Purtroppo...devo constatare che le mie ragioni vengono confermate.
      Bisi = fave in questa valle

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    3. Cara Angela, da quel che si evince dalle tue concise frasi, risulta che sei favorevole all’A31, però non dici le tue ragioni, liquidando quanti sono contrari al progetto come confusionari, ovvero disinformati o, peggio ancora, come disinformatori.
      Dovresti ascoltare l’opportuno invito dell’anonimo del 1° agosto, ore 19:32 ed illuminarci sui reali benefici dell’autostrada per i fortunati valligiani.
      Aumenteranno in Valle gli insediamenti urbani?
      I villaggi attuali si trasformeranno in poli industriali?
      Le betole, cioè i novelli resort di lusso, basteranno per ospitare i numerosi turisti accorsi per ammirare le slanciate linee architettoniche dei piloni autostradali?
      Cara Angela, angelo nostro, dacci, la dritta!!!

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    4. Ma quale dritta può Angela se neppure lei lo sa. L'unica che non sarà dritta sarà A31 , perché seguirà il corso dell' Astico anziché " raddrizzare " con le gallerie, con il disappunto del sig.Fassa, che verrà privato del materiale per i suoi calcifici.E poi, se fosse, vedrà la luce fra 100 anni, quando magari il trasporto su gomma è solo un ricordo.

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    5. Sarà a causa del caldo o per altre ragioni, ma quest'anno abbiamo trovato che c'è sempre più traffico sulla provinciale. Noi che abitiamo vicinissimo a l'asfalto sulla SP350, una domanda c'è la faciamo : a quanto è estimata la polluzione ambientale per traffico, in valle ? Quante auto, camion passano ? E se aggiungiamo il passaggio degli aerei sulla nostra testa ? Poi c'è il pericolo generato dalla velocità esagerata di certe auto, moto...Qual'è la soluzione, in valle, per rimanere in salute, per salvare l'ambiente ?
      In tante città, dopo i monti, pensano alle funivie.
      https://www.ultimenotizieflash.com/curiosita/2013/11/06/funivie-urbane-il-futuro-della-mobilita-sostenibile. Come conciliare la vita locale con questo nuovo mezzo che esiste già in tante città nel mondo.

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    6. Caro Carriolante, anche per te bisi=fave

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  7. Angela: chiacchiere e anonimato, ovvero come provare a delegittimare ma senza argomentare (seriamente).

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    1. Altra serie, ho capito che hai capito.
      Il filmato parla del progetto precedente della A31.

      Il progetto in corso, che nessuno di chi sta pontificando ha potuto visionare,
      riguarda una superstrada, che MAI sarà collegata al trentino da una galleria di valico.

      Di che parlate? di aria fritta... Ed accusate me di essere favorevole alla autostrada,
      questa poi..

      si vede che capite tutto voi, certo... si vede come mai la valle è così ridotta, a scoasse
      delle lobbi, per acquiescenza dei suoi amministratori e di chi li continua a votare.

      Angela

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    2. Cara Angela, finalmente sei stata chiara. Brava!
      Ti chiedo scusa e ti ringrazio.

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    3. Ti ringrazio Carriolante: raro in questa valle trovare chi si scusa,
      magari lo devo fare anch'io, a volte ho fretta, e non mi spiego
      bene...

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  8. Se l'attuale progetto è di nuovo la superstrada, le passerelle del parco dell'emigrante servirebbero di supervedute sulla superstrada ? Scusate se mi permetto di intervenire su questo soggetto che è proprio un "serpent de mer" (un soggetto che ritorna sempre nell'attualità da anni senza risultati).

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  9. Ma don sponcio che tanto blatera, è favorevole o contrario all'autostrada?

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    1. Io direi che el ingenioso hidalgo don Sponcio preferisce il cavallo(o lama) alla macchina, dunque i sentieri alle autostrade o superstrade, per poter meditabondare. Pero, potrebbe essere stato precedentementemente, uno che amava le macchine a cavalli, una specie di François Sagan, chevelure au vent, par montsetparvaux, o un agente 007 in Russia, o un play boy abituato alla gente chic (cara)...

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  10. Se termina a casotto che danno può arrecare se il traffico servirà prevalentemente ai valligiani. A parte il serpentone che scorre in valle, che può adeguarsi all'ambiente , la nostra zona, sarebbe così facilmente raggiungibile e potrebbe essere interessante per un possibile sviluppo industriale o artigianale.

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