mercoledì 2 agosto 2017

Bhutan: il paese più felice del mondo

In Lunchbox, un film del 2013 che ha avuto un discreto successo, la protagonista, dopo aver iniziato una tanto romantica quanto platonica storia d’amore iniziata a causa dello scambio di una lunchbox, le caratteristiche scatole portapranzo indiane che tutti giorni arrivano dalle case fino agli uffici grazie ad un sistema di pony express specializzati in questo servizio, decide di abbandonare il marito che la tradisce ormai da tempo e di trasferirsi in Buthan con la figlia, si perché in Bhutan ci sono le persone più felici del mondo, il Buthan è il paese non con il più alto PIL, ma con il più alto tasso di felicità al mondo.

Da quanto riportano le statistiche sembra che sia proprio così, questo paese del corno d’India, a metà tra India e Tibet, infilato lì, tra l’Himalaya e le cascate dell’Arunachal Pradesh non si preoccupa della ricchezza, ma solo della felicità, solo della spiritualità e della salute di anima e corpo.
Un paese per lo più buddista dove il tasso di disoccupazione è praticamente inesistente, perché si sostiene grazie alle piccole attività di ognuno, dove la sanità è gratuita, cosa rarissima in India, dove per tutelare la salute della popolazione è stato introdotto il divieto di fumare sia nei luoghi aperti che chiusi (i turisti possono avere due stecche di sigarette che saranno però tassate) e dove la quasi totalità dell’acqua è potabile, cosa normale nell’India Himalayana, ma rarissima nell’India post globalizzazione.


Eppure quest’isola di calma e vita a misura d’uomo è, economicamente parlando, uno dei paesi più poveri del mondo.
Il Bhutan si schiera così contro le sovrastrutture dei bisogni indotti, contro la ricchezza a tutti i costi, contro lo strapotere degli Stati Uniti, contro le dinamiche del lavora-produci-consuma e lavora di più-produci di più-consuma di più, fino ad esaurimento, ad esaurimento delle risorse della materia prima, della biodiversità, dell’essere umano stesso.
Il Bhutan è un esempio di come tutto questo non sia indispensabile, di come sia possibile vivere senza tutti i bisogni indotti che ci sono stati propinati in quest’ultimo ventennio.
In Bhutan la popolazione non è preoccupata del tasso di povertà, ma degli effetti collaterali che potrebbe avere la ricchezza sul benessere armonico che è stato raggiunto dalla popolazione.
Il Dalai Lama appoggia in pieno la politica di questo stato che rispecchia in pieno i principi buddisti.
L’essenziale è la ragione della felicità del Bhutan e dovrebbe essere d’esempio per il mondo intero.

«Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi.. perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto»  (Dalai Lama)
Jordana Pagliarani

2 commenti:

  1. Non so da quale fonte questa Jordana abbia preso le informazioni. E' già difficile dare una definizione di felicità. E' una questione molto soggettiva. Comunque le agenzie specializzate in materia sono concordi nel mettere ai primi posti delle nazioni più felici del mondo i Paesi del Nord Europa come Danimarca, Norvegia, Islanda, Finlandia, poi Svizzera, Australia, Canada, Nuova Zelanda (più o meno si alternano di anno in anno....). Bhutan è intorno all' 80mo posto. Abbastanza distante quindi dal paese più felice del mondo. Povertà, ignoranza, discriminazioni etniche ecc... Non possono fare del Bhutan una nazione da invidiare. Si tenga conto anche che il Buthan, come molti paesi asiatici, pratica al proprio interno una discriminazione etnica pesantissima. Infatti negli anni 1990 la popolazione Lhashampa (circa150.000, un quinto della popolazione) è stata perseguitata, costretta a rinunciare a usi, costumi, lingua, modi di vestire ecc., obbligata all'emigrazione, privata di case, proprietà, beni. Molti sono stati accolti dagli USA, Canada, e altri Paesi occidentali........ . E' come dire che Miss Italia è la ragazza più bella d'Italia... Ce ne sono tantissime altre più belle.
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