E’ definitivamente chiusa l’unica farmacia di Valdastico che
ancora resisteva alla crisi dello spopolamento ormai cronica per i
piccoli paesi di montagna. Il malumore e la delusione degli abitanti si
fa sentire, e non tutti riescono ad accettare di buon grado la scomparsa
di un servizio così primario da essere considerato scontato.
Sono soprattutto gli anziani, ormai il 50% dei residenti, a subirne
le conseguenze, proprio i più bisognosi di un servizio di cure costante,
e che spesso non hanno la possibilità di muoversi in macchina. Chi è
cresciuto e vissuto a Valdastico ricorda a stento di quando la farmacia
non c’era. Perché la farmacia c’è sempre stata. Chi vuole acquistare
anche il più semplice medicinale da banco deve per forza usufruire delle
farmacie di Arsiero o di Pedemonte.
‘Qui sta chiudendo tutto – lamentano sconsolati alcuni cittadini – e
per Valdastico è un problema. Ormai siamo così pochi, e soprattutto per
gli anziani il disagio adesso è enorme. La generazione dai 30 ai 45 anni
non esiste quasi più, se ne sono andati via tutti dal paese. Come si fa
a non essere pessimisti?’.
La farmacista, Katy Buora, ha appena vinto un concorso e si è
trasferita a Zugliano, lasciando il locale che occupava in via Regina
Margherita a San Pietro da qualche anno. Qualcuno intravede la
possibilità di una nuova apertura tra qualche mese, ma al momento non
c’è niente di definitivo. Come per un brutto temporale però,
amministrazione e cittadini si sono mobilitati e, da buoni montanari, si
sono rimboccati le maniche per tamponare un periodo di attesa più o
meno lungo. Il sindaco Claudio Guglielmi si è subito attivato per
garantire il servizio della distribuzione di medicinali all’interno
della casa di riposo comunale ‘Casa nostra’ di via Sartori, mentre
numerosi cittadini, in particolare il gruppo pensionati, si sono dati
disponibili per consegnare i medicinali direttamente a casa dei malati.
La procedura attuale vuole che, dopo che sono state staccate le
ricette dal medico, un farmacista consegni le medicine richieste
direttamente al centro servizi di via Sartori, e nel nuovo dispensario
gli utenti vanno a ritirare quanto necessario. Chi ne ha la possibilità
può scegliere comunque di andare ad acquistare i farmaci a Pedemonte o
ad Arsiero.
‘Siamo riusciti ad attivare il nuovo sistema – ha spiegato Guglielmi
– in tempi brevissimi, e nello stesso giorno in cui la farmacia ha
chiuso i battenti, il 27 luglio, abbiamo messo in funzione il servizio
in casa di riposo. Appena ho saputo che la dottoressa Buora si
trasferiva, ho chiamato gli uffici della Regione e mi sono mosso con gli
operatori del distretto sanitario di Thiene, dei veri professionisti.
Nel giro di poche ore abbiamo definito tempi e metodi del dispensario.
So che è un rimedio provvisorio in attesa dell’apertura di una nuova
farmacia, ma i cittadini hanno capito quanto abbiamo fatto. I volontari
sono preziosissimi e non finirò mai di ringraziarli per il loro
contributo a favore di anziani e malati’.
Marta Boriero-altovicentinonline
Meno male che c'è ancora qualche bottega alimentare e distributore dI benzina. Succede questo, grazie alle politiche penalizzanti operate dalle amministrazioni di ogni livello, a partire da Roma. Certo non è costruendo calcifici o autostrade che si incentiva la gente a rimanere,anzi, ma attività che risaltano la bellezza della montagna.
RispondiEliminapurtroppo la ex farmacia soffriva la mancanza di parcheggio a differenza di Pedemonte. Pensate che non sia possibile creare uno spazio all'interno del supermercato di Gastone ,per una farmacia, con costi di gestione più convenienti?
Lastebasse , Pedemonte e Valdastico siamo poco più di duemila persone . Si potrebbe quasi dire che ci sono più automobili che abitanti . Infatti ci sono tre officine per auto e due distributori . Servono tantissimi parcheggi anche se siamo in pochi . Adesso c'è solo una farmacia e chi abita a Forni , Pedescala e Barcarola è più comodo ad andare ad Arsiero .
RispondiEliminaTutto a San. Pietro soffre la mancanza di parcheggi. E poi ci si lamenta
RispondiEliminaDimmi se sto capendo giusto. A Sanpiero mancano parcheggi?
RispondiEliminaNon voglio contraddirti, ma esprimere solo il mio parere.
A Sanpiero manca tanto, ma non i parcheggi.
Se diciamo che davanti la farmacia non c'era ok, ma c'è ai Checa, al vecchio caselo, nell'orto del prete, in piazza, in posta, due in comune, su per via alpi, ecc. e sono sempre semivuoti a parte quello del caselo e dell'orto del prete.
E' tanto altro che manca purtroppo.
Pienamente d'accordo 12,32
Eliminacerto che per quelli che entrerebbero addirittura in macchina nei 2 negozi rimasti (edicola e frutta/verdura) i parcheggi mancheranno sempre.
La farmacia tornerà, ma ai Cerati e ce ne faremo una ragione. Come per tutte le altre cose.
RispondiEliminaE vero che siamo abituati bene ad avere tutto comodo e a portata di auto. Però preferiamo fare qualche km. in più con la macchina che 50 metri, in più ,a piedi. Però è anche vero, che le amministrazioni del passato, anche remoto, cercavano di accentrare tutto a San pietro
RispondiElimina,escludendo categoricamente le periferie. Forni ha lo studio dentistico, vicino al ponte maso 'c'è
Gastone, entrambi con ampi parcheggi. Le abitudini nel tempo sono cambiate ma non la mentalità di alcuni.
Il centro storico di San Pietro potrebbe assumere LA posizione di "" movida"" della valdastico ,specializzandosi in attività di particolare attrattiva, di cui però chiedo aiuto e consiglio al Don, spolverando magari antiche professioni. La fantasia non ha confini. ....
RispondiEliminaSampiero come tanti paesi è vecchio, la gente ormai si muove in macchina, si doveva creare uno spazio nella piana sotto il paese, così Banca posta e farmacia, ci potevano stare.
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo
EliminaÈ sempre li che casca l'asino! Il parcheggio. Come sempre,i soliti, per puro egoismo, vogliono portare l'acqua al proprio mulino col risultato che se ne vanno tutti. Sono curioso di vedere quanto dureranno l'edicola e fruttivendolo.
EliminaPerché non guardare il lato positivo delle cose? Siccome la farmacia è un negozio che vive sulle disgrazie umane, significa semplicemente che in zona, a differenza di Pedemonte, non ci sono così tante disgrazie da sostenerne l'economia di esercizio. Sanpiero Pedemonte: 1-0
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