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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Eccidio di Pedescala - by Lucia -

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Nel marzo 2005, scrivevo per il Giornale degli Altipiani e la Valle dell’Astico e, saputo che stavano girando un filmato sull’Eccidio di Pedescala, mi sono presentata al regista per scrivere un articolo. Mi ricordo che non aveva tempo, ci siamo dati appuntamento sulla panchina sotto alla “maronàra” vicino al monumento e li, con molta semplicità, ha risposto alle mie domande. Era freddo, ma è stato gentile con le spiegazioni così ho capito cosa ci può essere dietro a un documentario che riguardava le dolorose vicende del mio paese. L’articolo che leggerete è quindi quello pubblicato sul giornale dell’Altipiano del 5 marzo 2005 e parla di quando il filmato doveva ancora uscire. Lucia L’ECCIDIO DI PEDESCALA:  UN DOCUMENTARIO PER NON DIMENTICARE Informarsi, documentarsi, ricercare, indagare, rintracciare … Questi sono tutti verbi che indicano un modo per capire, per trovare, per conoscere cose, fatti, avvenimenti della vita che hanno fatto la st...

Eccidio di Pedescala - seconda parte -

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Gli Artisti della Val d'Astico

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Valpegara inverno 1923-24: alla cascata ghiacciata  si fa musica! Che l'idea di questi concerti,  ora così ricercati,  sia stata diffusa dai nostri Artisti di Valpegara?

Una fiaba da raccontare ai vostri bambini o nipotini...

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I TRE GIORNI DELLA MERLA Ben sapete che, da tempi memorabili, i tre giorni più freddi dell'anno risultano essere il 29, 30 e 31 gennaio, ma non è stato sempre così. Tanto tempo fa gennaio aveva 28 giorni e una volta i merli, che allora erano bianchi, sottovalutarono la potenza del Generale Inverno. E quello si arrabbiò davvero. C’era una volta … … prima che le leggi della natura fossero spiegate dagli scienziati, a farla da padrone era il terribile Generale Inverno, che mandava neve e gelo sull’intero globo terracqueo. Il suo potere era concentrato nei mesi di dicembre e gennaio mentre già in febbraio il vecchio Generale era influenzato dalla giovane primavera e si faceva più mite. Anche i mesi non erano uguali a quelli di oggi, infatti gennaio aveva solo 28 giorni e febbraio 31. In uno di quei freddissimi mesi di gennaio la terra era ricoperta da una coltre bianca e anche i merli erano bianchi, ma proprio tutti bianchi tranne, come oggi,  il becco g...

Erano tempi...

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che anche Valpegara aveva le sue cartoline!  Notiamo sulla statale la casa di Odette   (by Odette)

Anche quest'anno ho fatto la ... Befana!

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Ormai sono diversi anni che il 5-6 gennaio mi vesto da Befana e vado in giro: a volte chiamata, a volte per mio piacere. Il fatto è che in tutti questi anni, il travestirmi e impersonare un personaggio che amo, mi ha sempre dato grandi soddisfazioni. Se un tempo, quando ero a scuola, il mio naso non proprio alla francese, mi ha dato modo di sperimentare la cattiveria dei ragazzi per le tante prese in giro, da tanti anni mi sono resa conto che Madre Natura mi ha fornito di un particolare perfetto per fare la Befana! Infatti, mai ho voluto mettere una maschera, ma solo un po’ di fuliggine, una parrucca, occhiali, portamento da vecchia e voce stridula: questi sono gli unici ingredienti che uso per il mio travestimento. Sono stata la Befana dei bimbi della Scuola Materna del Grumello anni fa, poi in giro a case dove  alcune amiche  richiedevano la mia presenza e tante, tante volte ai Forni, quando i bambini del posto non mi conoscevano bene e quindi potevo fare la mia sce...

Eccidio di Pedescala - prima parte -

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Ringrazio Piero da Vicenza  che mi ha passato il filmato sull'eccidio di Pedescala,  che dura all'incirca un'ora.  E' stato spezzettato in 4 parti di circa 15 minuti l'una. Ringrazio anche Stefano G. per tutta la parte tecnica.

Shoah

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Le maschere italiane

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Ai miei tempi,  queste le maschere della tradizione,  ma mi rendo conto  che tanta acqua sotto i ponti è passata... Visto che siamo in carnevale  e che si parla di frittelle,  crostoli e quant'altro,  ricordiamo anche loro,  forse con un po' di nostalgia. La maschera di Arlecchino ha origine dalla contaminazione di due tradizioni: lo Zanni bergamasco da una parte, e “personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese”, dall’altra. La carriera teatrale di Arlecchino nasce a metà del cinquecento con l’attore di origine bergamasca Alberto Naselli noto come Zan Ganassa che porta la commedia dell’arte in Spagna e Francia. Nel ’700 Goldoni lo introdusse nella commedia letteraria. Abito: a pezze multicolore, maschera nera, dialetto pseudo bergamasco, astuzia, coraggio e poltroneria. Ebbe particolare fortuna nel ’700, durante l’800 la sua figura decadde per essere ripresa durante il teatro dei burattini, come pro...

Stambecchi - Valle Antrona -

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FENOMENALI, pur che è la loro natura! (by Odette)

Solo per oggi

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Giovanni XXIII, il Papa buono,  scrisse così...  Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi  della mia vita tutti in una volta.  Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.  Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.  Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.  Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.  Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.  Solo pe...

I grùstuli dela Gianìna campanàra

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S ta specialità sajà al Circolo Pensionati. 4 guciàri de acua 4 guciàri de late 2 guciàri de graspa 2 guciàri de sùcaro 2 uvi 2 guciarìti de lievito 2 noséle de buro na presa de sale la farina che tira sùcaro a velo da spolveràrghe sora oio par frìsere scaldare acua, late, sùcaro, buro e sale. Dontàre pian pianélo tuto el resto. Tirare la sfoja fina. Fé i rumbi co la ruéla o tundi col bicére, o la forma ca vulì. Scaldé l'oio de bagìgi fresco e procedì... Se i ve ven fora boni e tanti e no saì a chi dàrghili... mitì pure un messaggio sul post ca rivémo... E... me racomàndo... sempre la finestra vérta... par far cicàre chi che passa...

La panadéla...

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A cosa serve: - questo impacco è molto utile per ammorbidire la tosse secca e anche per sedare gli attacchi di tosse violenti; - serve per la sinusite (applicare l'impacco, il più caldo possibile, sulla fronte o sugli zigomi, a seconda di dove si sente il fastidio-dolore); - è utile in caso di cistite , applicato direttamente sulla vescica, ancora caldo; allevia il fastidio-bruciore e la sensazione di dover urinare continuamente; Ingredienti : - 1 dose di semi di lino (si possono acquistare nei negozi di alimenti naturali e biologici) - 2 dosi di acqua Le quantità variano in base all'utilizzo. L'impacco per la tosse va messo sulla parte alta del torace e quindi per un bambino la dose è una tazzina di semi di lino e 2 tazzine di acqua. Per un adulto saranno invece 2 tazzine di semi di lino e 4 tazzine di acqua. Preparazione : 1) preparate un fazzoletto, tovagliolo o panno di cotone (o lino) ben disteso sul tavolo 2) prendete un pezzo di carta casa (tipo scottex...

El sùcaro de ordo

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150 g de sùcaro medo bicére de acua na petoléta de buro In te na pignàta bassa e larga col fondo spesso mitì el sùcaro, l'acua e la petoléta de buro. Missié sù ben e lo fé nare pian pianélo. Quando che el sùcaro cominsia a cambiar colore, prima gialéto e via via sempre pì scuro, quando che lo vidì de un bel dorato carico a versè sto sciropéto in te un piato e lassè chel devente duro e fredo. Dopo a lo tajé a scajéte co la ruéta dei grùstuli o quela dela pissa.

Il Coro del Grumello

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Festeggiati i venticinque anni  del Coro  Parrocchiale  del Grumello di Piovene Il percorso della vita di ognuno di noi è fatto di gioie e dolori, preoccupazioni e problemi, ma ci sono anche tanti momenti di felicità da vivere pienamente. Così è stato, infatti la serata che il Coro del Grumello ha organizzato per ricordare i 25 anni di canti insieme: un momento di gioia e condivisione. Come racconta il maestro, Guido Toniolo, il caso ha voluto che nel settembre 1988 mentre in un panificio ordinava il rinfresco per il suo matrimonio, ci sia stato un incontro a dir poco fortunato. Il parroco di allora, don Leonardo, gli fa gli auguri e gli propone di seguire il coro della parrocchia. Poche parole che però non lasciano tanto da pensare; in ottobre si inizia col trovarsi in tanti per iniziare un percorso che  negli anni ha regalato tanto, a tutti i componenti. Allora, una ragazzina che si chiamava Sabrina, suonava l’organo a tutte le messe, le viene...