venerdì 31 gennaio 2014

Eccidio di Pedescala - by Lucia -


Nel marzo 2005, scrivevo per il Giornale degli Altipiani e la Valle dell’Astico e, saputo che stavano girando un filmato sull’Eccidio di Pedescala, mi sono presentata al regista per scrivere un articolo. Mi ricordo che non aveva tempo, ci siamo dati appuntamento sulla panchina sotto alla “maronàra” vicino al monumento e li, con molta semplicità, ha risposto alle mie domande. Era freddo, ma è stato gentile con le spiegazioni così ho capito cosa ci può essere dietro a un documentario che riguardava le dolorose vicende del mio paese.
L’articolo che leggerete è quindi quello pubblicato sul giornale dell’Altipiano del 5 marzo 2005 e parla di quando il filmato doveva ancora uscire. Lucia


L’ECCIDIO DI PEDESCALA: 
UN DOCUMENTARIO PER NON DIMENTICARE

Informarsi, documentarsi, ricercare, indagare, rintracciare …
Questi sono tutti verbi che indicano un modo per capire, per trovare, per conoscere cose, fatti, avvenimenti della vita che hanno fatto la storia dell’uomo. Ogni singola persona costruisce la propria storia con la vita, le vicende, le opere, gli ideali, le azioni. Tutto quello di cui siamo a conoscenza, che leggiamo sui libri, che vediamo nei documentari, è frutto di lunghe ricerche, di studi, di documentazioni, di racconti; un minuzioso lavoro per portare a conoscenza di tutti, per aiutare a capire. E’ in nome della storia che il signor Andrea Prandstraller, regista di film documentari raccontati, ha cercato di realizzare un progetto per dare il suo apporto alla conoscenza di frammenti di pagine passate, da scrivere su basi certe. L’inizio delle sue prime ricerche, risale a tre anni fa quando, leggendo gli articoli sulle stragi nazifasciste dopo l’avvenuta scoperta del famoso “armadio della vergogna”, la sua voglia di sapere lo ha spinto fino al piccolo paese di Pedescala, dove ha cercato testimonianze sui terribili fatti dell’Eccidio del 30 aprile 1945, dove ci furono 84 vittime, compresi Settecà e Forni. Subito ha pensato che questo fosse un caso isolato, ma poi, dopo essersi documentato sulle ricerche di alcuni storici toscani, è venuto a conoscenza di realtà simili a quella di Pedescala, come Guardistallo, Civitella Val Di Chiara e altre stragi dove il filo conduttore era lo stesso anche per il “dopo”; vicende raccontate in molti libri che testimoniano pezzi di storia. Così Andrea ha pensato che il suo lavoro andasse di là del fatto di Pedescala, che potesse assumere un valore generale per il dopo guerra dell’Italia, cercando di allargare gli orizzonti, vista la somiglianza di alcune vicende. Nel nostro paese i filmati-documentario sono poco prodotti, a differenza dell’estero, dove la diffusione è ampia, per questo non è stato possibile avere finanziamenti, quindi veder realizzato questo lavoro era veramente difficile. Così, il signor Prandstraller, che aveva scritto una traccia per un film, in forma un po’ autonoma e con l’aiuto di alcuni amici, ha realizzato due anni fa un “promo”, un filmato di 10 minuti, allo scopo di fare un manifesto pubblicitario, per cercare i fondi necessari per la realizzazione dell’intero documentario. Per due anni non ha avuto risposte, poi con l’avvento delle TV satellitari, che sono TV telematiche, si sono aperte nuove strade. L’autunno scorso, ha proposto il suo “promo” in occasione della settimana del documentario a Bologna, alla The History Channel, un canale che si occupa solo di documenti e inchieste sulla storia. Il progetto ha destato interesse, così con i finanziamenti ottenuti sarà possibile la realizzazione dell’opera. La Società di produzione Brooklin Film Ager Tre che aveva in mano il progetto, ora potrà portarlo a termine. Dal momento che tutto questo è stato possibile, la troupe televisiva capitanata dal regista Prandstraller, si è recata per una settimana a Roma e a Padova, la scorsa settimana è stata a Pedescala e nei dintorni, andrà quindi in Germania, per poi recarsi negli Stati Uniti, precisamente a Washington, dove potrà accedere ai fascicoli della strage conservati al NARA, il più grande archivio storico americano. Il documentario, dopo essere stato montato, sarà proiettato su SKY il 29 aprile 2005. Come per altre vicende, altre stragi, è doveroso ricordare con un grande senso di rispetto per chi ha perso la vita, comprendendo chi ha vissuto quei momenti terribili, ma cercando che il “non dimenticare” diventi un modo perché cose di questo genere non succedano più e che in ogni persona ci sia sempre la ricerca della verità, in nome della Bandiera della Pace.

Lucia Marangoni

Andrea Prandstraller è nato a Padova il 20 maggio 1959. Nel 1981 si laurea in Storia del cinema al D.A.M.S. di Bologna. Dal 1982 lavora per dodici anni come Aiuto Regista in numerose produzioni italiane e internazionali collaborando, fra gli altri, con Franco Taviani, Emidio Greco e Franco Rosi. Ha diretto alcuni cortometraggi di fiction e numerosi documentari di attualità, storia ed arte, trasmessi da Rai 3, RAI Sat Arte, The History Channel e National Geographic. 

1 commento:

  1. Fatto bene Lucia, così comprendiamo anche il contesto in cui è stato girato il documentario. Attendo con ansia le prossime puntate perché devo dire che non risulta molto chiaro (parlo più che altro per le persone che eventualmente non conoscessero direttamente gli eventi) come e dove i sopravvissuti che raccontano fossero stati segregati (sono rimasti in paese oppure scapparono in Valdassa?) e avessero preso atto dell'eccidio dopo due giorni. Si parla anche di Settecà?

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