martedì 28 gennaio 2014

Anche quest'anno ho fatto la ... Befana!




Ormai sono diversi anni che il 5-6 gennaio mi vesto da Befana e vado in giro: a volte chiamata, a volte per mio piacere. Il fatto è che in tutti questi anni, il travestirmi e impersonare un personaggio che amo, mi ha sempre dato grandi soddisfazioni. Se un tempo, quando ero a scuola, il mio naso non proprio alla francese, mi ha dato modo di sperimentare la cattiveria dei ragazzi per le tante prese in giro, da tanti anni mi sono resa conto che Madre Natura mi ha fornito di un particolare perfetto per fare la Befana! Infatti, mai ho voluto mettere una maschera, ma solo un po’ di fuliggine, una parrucca, occhiali, portamento da vecchia e voce stridula: questi sono gli unici ingredienti che uso per il mio travestimento. Sono stata la Befana dei bimbi della Scuola Materna del Grumello anni fa, poi in giro a case dove  alcune amiche  richiedevano la mia presenza e tante, tante volte ai Forni, quando i bambini del posto non mi conoscevano bene e quindi potevo fare la mia sceneggiata!



La Befana mi piace, così anche quest’anno la settimana prima del 6 gennaio, ho pensato di rallegrare le persone che ne hanno più bisogno: sarei andata alla Casa di Riposo a San Pietro. Ho preso contatto con la responsabile e ho chiesto il permesso per poter far visita ai nonni. A dire il vero il 5-6 gennaio sono stati giorni difficili per via di ricordi dolorosi e anche di problemi famigliari di salute, ma al pomeriggio del 6, visto che la situazione era sotto controllo, ho deciso di travestirmi. Maglione, gonna, calze di lana, calzettoni, scarponcini, scialle, parrucca, fazzoletto, occhialoni, sacco, campanella e scopa con pila incorporata sul manico. Sono partita da casa mia e sono andata da mia mamma: la sua esclamazione: - Valà , che te sì mata ti! -.  


Arrivo a San Pietro e parcheggio  al Casélo per godermi una passeggiata un po’ diversa… Non c’è anima viva in giro, sono le 16e30 … una signora è alla finestra, la chiamo e lei mi fa segno di andarmene ... poi busso a una finestra e vengo accolta con gioia; incontro un’altra signora per la strada, le do una caramella e lei sorride: - Ah, ghè xè la Befana in volta!!! - Poi silenzio, sembra un paese di fantasmi! Arrivo al parcheggio della Casa di Riposo e vedo un gruppetto di persone che sono appena tornate da una camminata e lì … faccio un po’ di “bàgolo”, (c’è con loro anche il nostro Nicolò), dispenso caramelle e bagigi e mi fanno delle foto: sembra un avvenimento! Entro nello stabile e vengo accolta con gioia dagli ospiti che mi parlano, accettano i miei dolci e mi chiamano … lascio il sacco per terra per andare dove guardano la tv e quando torno mi accorgo che il sacco è … sparito! Un uomo in carrozzina sta scappando con il sacco in spalla ed io gli corro dietro mentre cerca di nascondersi ... Che scena!!! Faccio il giro del salone di sopra e delle camere … quanti sorrisi, richieste di baci, lacrime, ringraziamenti … ho visto la gioia in quei volti, la felicità di aver avuto un momento diverso nella vita sempre uguale di tutti i giorni. Anche le operatrici e le infermiere mi ringraziano e alcune ospiti mi chiedono: - Quando tòrnitu? - Presto - rispondo io, presto ritorno, magari in un’altra versione, ma tornerò! Ho dato qualcosa e sono stata felice di farlo, ma ho ricevuto tanto … tanto si riceve, nella semplicità delle cose, nella normalità delle situazioni, dove non si crede di ricevere …



Dentro ci sono 30 gradi e sento il sudore che scende lungo la schiena, saluto tutti ed esco: ormai è sera, il buio sta scendendo nella valle, alzo gli occhi al cielo e ringrazio Dio per tutto questo ... All’incrocio che sale ai Lucca trovo un gruppo di amici di Forni che erano andati a camminare  e mi intrattengo con loro, facendo le mie solite battute. Sul poggiolo c’è mia figlia con Gioele che mi chiama; ho paura che riconosca la mia voce e così lo saluto con la mano, ma sveglio com’è, mi aveva sentito parlare con il gruppetto di persone e a un tratto dice: - Ma tu sei Befana nonna Cia? -   Devo sparire in fretta! Vado a far visita ad alcuni amici che mi accolgono sempre con gioia, poi risalgo in auto e torno a  casa. Non avrei voglia di svestirmi di quei panni da vecchia, ma mio marito mi chiede cortesemente di lavarmi la faccia per tornare alla normalità perché dice che faccio spavento! Così mi svesto e mi lavo il viso… Un indumento dopo l’altro, la Befana scompare, il nero del viso non c’è più, torna la Lucia … Mi guardo allo specchio e mi sento contenta di quello che, nonostante lo stato d’animo che avevo, sono riuscita a fare, a essere. Ringrazio la Befana perché grazie a lei, per un paio d’ore ho dimenticato pensieri e problemi e ho portato un po’ di gioia a chi ne aveva bisogno. Il giorno dopo il mio nipotino mi chiede se ero io la Befana… gli racconto con la fantasia che di solito uso, che ero con il nonno a Pedescala e la befana non l’ho proprio vista!  Ma i giorni seguenti mi accorgo che la Befana mi ha fatto un regalo … Mi sono presa un accidente dal caldo al freddo … via la voce e una tosse da cani che non mi ha lasciato in pace per una settimana … La sera dell’undici, quando ho iniziato a presentare il Coro di Forni al Concerto del Grumello, ho dovuto scusarmi  davanti a una chiesa gremita, per la voce terribile che avevo. Così ho iniziato dicendo: - Mi scuso con voi tutti, ma il sei gennaio ho fatto la … Befana e mi sono presa un malanno! - Risata generale! 
Ecco, oltre a far sorridere anziani, giovani e amici vari, la Befana ha fatto sorridere di gusto, tanta gente!

                                                        Al prossimo 6 gennaio, speriamo!  Lucia

23 commenti:

  1. Buongiorno Lucia ogni giorno ti presenti sotto nuove spoglie sempre divertenti ,belle e cosa più importante BUONE. Ti avevo gia' scritto un commento per la storia della Befana.Riguardo al travestimento "PERFETTO"; non riesco a stabilire la tua altezza ma se si equivale alla tua filantropia dovresti essere alta almeno tre metri e più .Un Abbraccio.

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    1. Eh sì caro, sono una donna dalle mille versioni!!! Grazie! Lucia

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  2. Lucia, sei bravissima ! Ti ho trovato una poesia di una tua collèga, poesia che potrebbe essere quasi tua...
    Da 36 anni faccio la befana
    con la stessa gonna di lana
    Con lo scialle tutto scolorito
    con i guanti bucati nel dito.

    Mi accettano tutti volentieri
    oggi, dopodomani come ieri.
    Mi aspettano grandi e piccini
    perchè gli piace esser bambini.

    In pensione andarmene vorrei
    con le nuove finestre non potrei.
    Ormai vecchia mi tocca a lavorare
    ma carbone non lo vorrei portare.

    Lo porterei solo ai politicanti
    non ce n'è uno che m'incanti.
    Tutto carbone e del più nero
    a tutto quanto il ministero.

    I bambini se potessi li farei
    tutti fratelli, tutti figli miei.
    Toglierei la fame e la malattia
    piena di regali lascerei una scia.
    La Befana (lucia)2010

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    1. Ma che bella poesia Odette, Lucia credo se la meriti alla grande!!!
      Brave ad ambedue.

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    2. Grazie della poesia, questa mi mancava, merci beacoup madame Odette!! Grazie Carla!!!

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  3. Vestita anche da befana per far contenti i vecchietti della Casa di Roposo? La prossima volta che andrai a trovarli ti sentirai dire: "Credevamo che eri la befana, ma tu sei un angelo!"
    Anonimo

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    1. Ben lontana dall'essere un angelo... e poi io amo talmente gli angeli che per me sono una cosa speciale! Grazie Anonimo, un commento veramente toccante!

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  4. Lucia, varda che complimenti!
    No sta ingrassarte però... senò stanchevèn te squaraj la sscoa!

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    1. Ah Ah!!! Per i complimenti te ghè rasòn, i xè massa e no me li merito.... par la scoa, la xè quela che me gà dà me pupà la prima volta cà son ndà in giro a far la Befana e quindi la xè stajonà e la tegno ben rancurà!!! La xè un caro ricordo...

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  5. te somiji na star su la prima foto, con i ociai da sole !

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    1. Si daì, anca quela desso!! Ghetu mai visto nà star che la someja a la Befana????

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  6. Cara Lucia
    confermo che chi ha i suoi cari in questi luoghi può' solo RINGRAZIARE, oltre a chi ci lavora sempre, volontari o chi come te dedica del tempo per vederli sorridere!!!Grazie, mi commuovi come sempre per il tuo essere..un abbraccio..(anzi vestita così fai proprio RIDERE!!!)

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  7. beh, credo tu possa essere felice di ciò che sei e di ciò che fai cugina cara...il bene si riconosce ed avvolge con quell'affetto di cui tanti, troppi, han bisogno..a presto

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    1. Invesse che ciance, date da fare anca ti. Pareciate par stanchevèn, cà te ghedè el cambio, no sempre ela, che se po' la singrassa cui cumpilinti e la squaraja la scoa; e so popà dandò ca l'è el se ravoltola, nemo.
      Se po' te fussi anca so cusina, te sarìa de dovere, sensa ciance.

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    2. Bisogna precisare che Ada da tantissimi anni opera nel volontariato : prima a Schio ora a Santorso, al venerdì è in geriatria e co il suo camice bianco porta parole, sorrisi e gioia a chi è ricoverato con un'attenzione particolare per chi abita in Valle... tanto di cappello!!!

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  8. Io la signora Lucia la conosco poco però credo che bisogna riconoscerle un merito che è quello di aver anticipato i tempi. Lei non ha mai guardato la sinistra o la destra Astico, la sinistra o destra Torra. Lei c'è ovunque ed è neutrale e per questo credo ci sia d'esempio e meriti un applauso!

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    1. Nel buio si distinguono le stelle; nel dolore e nel bisogno si distinguono le persone buone e altruiste.

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  9. Grazie delle vostre parole, è vero io sto con tutti: a Pedescala mi impegno come posso, a Forni dò una mano, a S. Pietro faccio altrettanto e se c'è bisogno non faccio a meno di andare in altri comuni , senza problemi, anche se tengo al mio paese... E' per questo che quando sento certe cattiverie, sto male ....

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  10. E cara Lucia quando uno pensa solo al proprio paese vuol dire che ha la mente tanto stretta. Tu continua sempre così e sarai sempre GRANDE .ciao

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    1. Grazie... parole sagge le tue, ma dovremo essere in tanti ad agire così e forse, dico forse, le cose andrebbero meglio...io mi sento tanto piccola , ma grazie del tuo GRANDE.... Ciao

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  11. Grande Lucia, gli amici di Cogollo e Velo hanno molto apprezzato la sorpresa e la tua estroversia! E dopo aver fatto la SIngèla, anche i bagigi e le caramelle sono stati graditi...

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    1. Saluta tutti e ringrazia dell'accoglienza!! mi sono divertita anche con loro!

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