lunedì 27 gennaio 2014

Eccidio di Pedescala - prima parte -

Ringrazio Piero da Vicenza 
che mi ha passato il filmato sull'eccidio di Pedescala, 
che dura all'incirca un'ora. 
E' stato spezzettato in 4 parti di circa 15 minuti l'una.
Ringrazio anche Stefano G. per tutta la parte tecnica.




35 commenti:

  1. Bene, questo è un argomento serio e assai sensibile e confido che i buontemponi si mettano una mano sulla coscienza ed evitino commenti inopportuni. Vediamo se si riesce a trarne qualche insegnamento utile.

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  2. Aspetto, con molto interesse, il resto del video. Carla non potevi fare 2 x 30 mn ?

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    1. ho scelto 4x15 perchè i video qui in zona caricano lenti tu l'hai visto bene?

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  3. Molto interessante questo video. Attendo gli altri.
    Tanta amarezza sicuramente, sia per Pedescala che per gli Ebrei che per tutti quelli che son morti e han patito per niente in tutte le guerre.

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  4. Grazie Carla e collaboratori per questo servizio. molto bello e commovente. Giorgio

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  5. Guardato molto volentieri grazie non sapevo di questo video, grazie anche a Piero.

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    1. lo sapevo che molti non conoscevano il documentario spero di aver fatto cosa buona...

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  6. Ma a quando la prossima parte del documento??????

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    1. Sta bon AGOS che la riva...
      ma sicòme che par sta roba a me gò dovésto rivolgere al'esterno... porta na sghinsa de pasiénsa.

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    2. Era solo un po' di curiosita' per sapere se quello che mi hanno raccontato corrisponde ai fatti documentati nel video.Sai io manco da 52 anni ;nel frattempo ho letto su vari libri la storia di Pedescala pero' vedere le immagini è tutt'altra cosa.Tranquilla aspettero'in silenzio.ciao

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    3. Carla, se avevi desiderio di mettere sul blog il filmato dell'eccidio potevi chiedere a qualche persona di Pedescala chè non avresti ricevuto un rifiuto anca se, pur a distanza di quasi settant'anni, c'è ancora molto riserbo a diffondere all'esterno un dolore così grande.
      Le ferite, che andavano lentamente chiudendosi, si sono riaperte e non ancora rimarginate.

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    4. Caro anonimo delle 12.18: Forse c’è stato un fraintendimento sulla frase: “... a me gò dovésto rivolgere all'esterno..." Non mi riferivo infatti all’ottenimento del filmato (del quale io peraltro ignoravo l'esistenza), ma per renderlo tecnicamente idoneo ad essere pubblicato come post, dato che io non sono esperta in merito.
      Sono consapevole che anche dopo quasi 70 anni il dolore non sia completamente sopito, ci mancherebbe e mi creda che ne ho profondo rispetto. La scelta di pubblicare sul blog questo filmato obbedisce all’unico scopo di far conoscere e meditare questa immane tragedia e non altro.

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  7. bravissima Carla sarà stata dura ma alla fine ci sei arrivata brava ancora ciao

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    1. Se zé vero el dito che Dio vede e provvede...
      mi me zé rivà un angioléto par le savàte...

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  8. bello bello e ancora bello, complimenti a Carla per aver messo questo pezzo di storia fondamentale per la valle.Vedo,mio malgrado,che gli insegnamenti delle guerre servono a far dimenticare la possibilità che un altra guerra possa avvenire.

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  9. Bene, stavolta anche i buontemponi si sono moderati e ne giova il blog. E' chiaro che questa dell'eccidio è una ferita aperta, forse impossibile da rimarginare, ma sono anche convinto che non è il silenzio la chiave giusta per metabolizzare eventi del genere. Quindi, col dovuto tatto, parliamone. Allora io mi trovavo lontano dal paese, ma mi ricordo benissimo lo sconcerto che trovai al mio ritorno e i racconti spezzati. Anche l'amico Sponcio quella volta sentì l'odore acre risalire la valle e aveva età e fervore per poterci raccontare ben più di qualcosa di quel che capitò allora in valle e il suo silenzio questa volta un po' mi disturba.

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  10. Forse Sponcio è alle prese con la badante, che gli fa lo sciopero e non lo tira giù dal letto... o forse la badante è in vacanza, e lui è rimasto chiuso a chiave in bagno... oppure sta meditabondando sul suo stesso silenzio, suo nonno era più giovane di lui, e non sa come spiegarselo... da cui la crisi di identità, perché sta concludendo: ma allora io sono mio bisnonno??!!

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  11. Anonymous da Pedescala29 gennaio 2014 alle ore 19:39

    ahahahahaha ! te me fe ridere Musso.

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  12. Vedi Sophus, come ben sai, per parlare serenamente di queste cose come vorresti tu, bisogna avere il tuo aulico e intellettuale distacco, dovuto all'innata equanimità di chi non si è mai posto realmente in gioco. La cosa non è altrettanto agevole per chi ha vissuto le tensioni e i drammi di quei tempi. Molti anni fa, nel forte di Mauthausen appena riconvertito a monumento alla memoria, accanto ai ganci da macellaio a cui impiccavano gli internati combattenti dopo averli torturati, l'amministrazione austriaca fissò diligentemente una targa di spiegazione, scritta anche in italiano: "Qui venivano giustiziati i prigionieri". Qualcuno (non si sa chi, forse chi come me aveva compagni che vennero appesi li), cancellò la parola "giustiziati" e sovrascrisse: ASSASSINATI. Come vedi anche le parole riprendono il loro significato quando il si relativizza il concetto di giustizia.

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    1. Beh, Don, mi stai veramente toccando, e meravigliando per la compostezza che intimamente ti tiene in equilibrio ... Vedere i "ganci" ai quali furono appesi amici e conoscenti, ma anche altri sconosciuti, miseri, innocenti, vittime delle demenze umanoidi paranoiche e sadiche della parte marcia demoniaca della fattispecie "umana", deve essere veramente sconvolgente.
      Ma mi rendo conto che se ne deve parlare. Anche se fa male.
      E da ambo le parti, abbandonare le "convinzioni" pseudo-politiche per difendere solo una parte; e dire quello che si sa, confrontandosi, e non scontrandosi, con quello che sa l'altro. Senza ipocrisie. Possibile cha ancora nessuna ricostruzione storica chiara debba esserci su questi massacri? Sapere solo che l'odore della carne bruciata, in quelle giornate piovigginose, si sentiva fino a Piovene e forse più in là?… sentire alcuni dire: i partigiani han fatto bene, a Pedescala erano tutti fascisti, se la son meritata! Altri dire: colpa di un paio di vigliacchi, poi scappati in alto lasciando macellare i paesani?
      E convivere in amorevole discordia fino alla fine dei secoli?

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    2. Questo commento DS mi ha molto sorpresa e commòssa. Ma, non c'è opposizione con le tue pseudo idee sull'impero ? Forse non ho capito bene perchè è tardi. Buona notte a tutti !

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    3. Eh no ciò, desso, Odette, santoparadiso! Antevoremìa trarme pararia tuta la me costrussion, no?
      Sei tua a stupirmi. Dovresti sapere cheil bagolo ha le sue regole e i suoi riti che bisogna rispettare. Serve creare un contrappunto, una disfida, un po’ di cren, altrimentemente non c’è phatos. È a questo che giova il richiamo imperiale e mitologico. Antevoremia che sipìa dal bon cussita intronà, vero? Che poi ci sia anche chi ci crede dal bon a queste differenze e coltivi un razzismo intravalligiano, nella feconda molteplicità delle ispirazioni e delle opinioni, ci può anche stare, .. ma dei, nemo ahh…

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    4. Hai perfettamente ragione Alago delle ore piccole, ma devi convenire che se non è stato fatto finora delle ragioni forti ci devono pur essere. Si possono chiamare in tanti modi: pavidità, connivenza, opportunismo, trasformismo, quieto vivere, paura, menefreghismo, ecc. La più parte delle riserve derivano da rapporti parentali o politici o da entrambi. La cosa singolare che secondo me ne è emersa, è che da noi non ci si sofferma tanto sull’eccidio in sé, come brutale assassinio di massa perpetrato da un esercito in ritirata e a prescindere dalle eventuali cause scatenanti (cosa peraltro capitata in molte altre parti d’Italia), ma si evocano scenari oscuri e mai chiariti di colpe o vigliaccherie sussurrate, quasi che chi ha materialmente perpetrato l’eccidio fosse stato solo l’incolpevole interprete delle contrapposizioni locali.

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    5. ....trovare scuse a chi non ne ha insòmma.
      OK Sponcio, je prends note. Co i bagoli non se sa mai quando chi cominssia e quando chi finisse !
      Mio suòcero è stato fatto prigioniero di guerra, in 1940 dai tedeschi : 4 anni in Prussia orientale, a lavorare duro, mangiare pane fatto con le segature . Quando è ritornato a casa,(peso : 42kg per 1m90) aveva perso più della metà del suo peso normale, e molti problemi di salute. Non amava parlare di questi 4 anni, ma quando i figli si lamentavano del cibo servito in casa, andava prendere quel pezzo di pane che aveva portato dalla Prussia e diceva loro : questo è il pane che avevamo in cattività e bisognava contentarsi. Lo volete ?
      La vita, in campo di concentramento era peggio, però, e ho un immenso rispetto per i combattenti dei quali parli, DS.

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  13. Caro anonimo delle 12:18 per vedere il filmato dell'eccidio basta andare su you tube perciò Carla ha fatto bene a metterlo sul blog.Io questo filmato. lo avevo visto tanto tempo fa questo filmato e sono stato contento anche se non ha soddisfatto la mia curiosità.

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    1. Aggiungerei che in definitiva, questo filmato non chiarisce nulla della sostanza... è una documentazione sulla barbarie umanoide, utile comunque a sapersi.

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    2. Non riesco a capire.
      Ma quale tua curiosità deve essere soddisfatta su un fatto di tale barbarie?

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    3. Forse non mi hai capito e fraintendi, e forse hai letto ma non riflettuto sulla risposta del Don, emblematica. Le "contrapposizioni locali" , quelle cioè che vi fanno convivere in antitesi fra paesani, se non le superate con coraggio (lo so, ce ne vuole molto) vi saranno eterna zavorra, così come la rivalità inopportuna fra le due sponde.

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  14. Io da Pedescalota, vi dico che per il mi paese è stato un massacro: generazioni portate via che mai più potranno ritornare, defraudati da quello che si possedeva, uccisi come delinquenti .. mio papà mi raccontava che per anni sembrava che tutti fossero diventati pazzi ... credo che di fronte a quello che è successo a Pedescala ci voglia un atteggiamento di rispetto. Vi dico questo perchè ho tanta amarezza dentro di me... in occasione di un ritorno dal bosco di alcuni anni fa, per una banale divergenza e un pò di vino(ma in vino veritas...) mi è stato detto :- Quella volta hanno fatto uno sbaglio, dovevano uccidervi tutti voi di Pedescala...- e non dico altro, è perchè valuto le persone per quello che dicono, ma credetemi si sta tanto, ma tanto male....

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    1. Questo è alle volte il rapporto che esiste con qualche alcolista decerebrato.
      Ed il fatto accaduto a Lucia non è il solo.

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  15. E' spaventoso, Lucia, sentirsi rivolgere questa frase e me ne vergogno per chi l'ha pronunciata. Spero solo che sia opera dell'alcol e dell'ignoranza e non fetido fermento di un humus familiare. Circa i commenti del Don (lo chiamerò anch'io così, anche se mi vien da ridere) e di Alago: conosco e comprendo la posizione del primo e anche la sua amarezza per i comportamenti della gente, che è anche la mia, Così come capisco la legittima e ragionevole aspettativa di Alago (che penso rappresenti il comune buon senso) di riuscire a venire fuori da queste odiose, sterili ed immotivate contrapposizioni (salvo che qualcuno non si prenda la briga di illustrarcene le ragioni, sempre che obbediscano alla ragione e non a supini schieramenti di tipo calcistico). Mi pare anche che ultimamente tra le due comunità si siano intrecciate parentele come non mai, segno questo che tante radicate motivazioni di impedimento a collaborare insieme non dovrebbero essserci. E allora? Vi esorto a non abbandonare l'argomento: chissà che sia la volta buona!

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  16. Ciao Lucia spero che quella persona che ti ha detto quella cosa orrenda passata la sbornia sia venuto come minimo a scusarsi perchè certe cose non si dicono neanche per scherzo altrimenti è la persona più ignorante che ci sia sopra questa terra .Prima di parlare bisogna mettere in moto il cervello evidentemente quella persona di cervello non ne ha .ciao

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  17. Ecco, questa cosa dolorosa che dice Lucia, purtroppo, fa da sfondo...

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